Durante una vacanza in Germania ero andato in un centro termale nel quale potevano entrare solamente persone maggiorenni.
Nelle piscine di acqua calda avevo notato due splendide ragazze di circa 25 anni. Erano entrambe molto alte e formose. Una biondissima e l’altra rossa. Indossavano due magnifici bikini che esaltavano le forme dei loro splendidi corpi giovani.
Stavano sempre vicine tra di loro. Avevo anche notato che si tenevano spesso la mano tra di loro.
Erano due lesbiche. Peccato che la loro omosessualità sottraesse tali corpi al piacere degli uomini.
Le persi di vista per un po’. In quel centro le piscine erano tante e sparse su più piani.
Erano oramai parecchi giorni che non avevo più rapporti sessuali.
Nelle piscine c’erano tante donna ultra cinquantenni. Le ragazze giovani erano poche e, tra queste, quelle veramente belle si contavano sulle dita di una mano.
Ogni tanto gli occhi si abbandonavano sul corpo di una teutonica e la mia mente cominciava a sognare rapporti sessuali.
Avevo oramai dimenticato le due bellissime lesbiche quando le vidi nuovamente entrare nella piscina nella quale ora mi trovavo.
Eravamo solo noi tre. La due donne cominciarono a toccarsi. Poi si diedero un rapido bacio sulla labbra. Ebbi modo di vedere che le loro lingue avevano esplorato le rispettive bocche.
Il membro mi diventò subito duro e non riuscii più a staccare lo sguardo da loro.
Le due ragazze se accorsero ma proseguirono come nulla fosse. Non erano per niente imbarazzate dalla mia presenza. Oramai erano eccitatissime.
Una di esse prese a carezzare il seno dell’amica scoprendo il capezzolo turgido. Alla vista di quella bellissima mammella mi sentii il sangue circolare ancora più velocemente.
Dalla posizione di un braccio capii che la ragazza bionda stava toccando la fica dell’amica che, probabilmente, aveva allargato le cosce.
Io continuavo a fissarle intensamente sempre più eccitato. Mentre le due ragazze si stavano ora baciando appassionatamente, vidi la rossa che girò la faccia nella mia direzione e mi fissò con uno sguardo languido. Estrasse la lingua dalla bocca dell’amica e cominciò a leccarle il viso con la lingua appuntita.
In quel momento entrarono tre persone anziane e, appena in tempo, le due belle veneri smisero di darsi piacere vicendevolmente.
Peccato per l’intrusione. La scena era veramente eccitante. Notai però che il braccio della bionda non si era spostato. L’acqua termale sulfurea non limpida non consentiva di vedere al di sotto della superficie. Con ogni probabilità l’esplorazione del sesso della rossa continuava.
Ora entrambe le ragazze mi stavano guardando.
Io ero un po’ imbarazzato per essere stato scoperto a spiare la loro intimità e volsi lo sguardo altrove.
Il mio senso di colpa era alquanto ingiustificato in quanto ci trovavamo in luogo pubblico ed erano loro a tenere un comportamento non consono.
Poco dopo le due ragazze uscirono sfiorandosi le mani.
Benché l’acqua calda della piscina cominciasse ora a darmi fastidio, dovetti aspettare ancora qualche minuto per uscire in quanto l’erezione del mio membro non mi consentiva di allontanarmi.
L’eccitazione era tanta. Dovetti attendere almeno cinque minuti.
Decisi di andare a farmi una sauna.
Mi recai nel locale soprastante, mi spogliai dello slip ed entrai nella sauna a 85°. Dentro c’erano già altre cinque persone.
Nelle saune era obbligatorio entrare nudi e sedersi o sdraiarsi su di un asciugamano.
Nonostante tutti i sessi fossero così bene in vista, il particolare calore del locale evitava, almeno a me, eccitazioni indesiderate ed imbarazzanti. Infatti già altre volte mi era capitato di essere nella stessa sauna con altre donne, anche belle, e di non avere avuto, fortunatamente, alcuna reazione.
Mi sedetti sulle panche e cominciai a sudare copiosamente.
Dopo circa quindici minuti decisi di uscire. Oramai il caldo cominciava a farsi
insopportabile.
Appena fuori entrai nella vasca d’acqua fredda.
Così ristorato, mi sedetti alle vaschette nelle quali si ponevano i piedi nell’acqua fredda.
Le vaschette erano cinque, piccole e poste in tondo. Intorno a loro vi erano le sedie.
Poco dopo arrivarono anche le due bellissime ragazze che io avevo ritenuto lesbiche e che tanto mi avevano prima eccitato.
Anche loro erano nude. Probabilmente erano uscite da un’altra sauna ed erano venute lì a rinfrescarsi. Si sedettero proprio di fronte a me.
Mi notarono e tra di loro si scambiarono un sorrisetto.
Evidentemente mi avevano riconosciuto.
Al rivederle, nude, ebbi un balzo al cuore che cominciò a battere un poco più in fretta.
Le due bellezze, probabilmente per divertirsi alle mie spalle, si misero un po’ più comode sulle sedie di plastica spingendo avanti il bacino ed allargarono leggermente le cosce.
Ora potevo vedere bene le loro magnifiche fiche completamente depilate. Il cuore accelerò immediatamente i battiti ed il mio cazzo cominciò a dare segni di eccitazione. La vista era splendida.
Tuttavia non potevo restare lì così con il membro che stava crescendo sempre più nonostante l’imbarazzo.
Decisi così, a malincuore, di alzarmi e di allontanarmi.
Vidi le due magnifiche ragazze scambiarsi un altro sorriso divertito.
Entrai nella sauna a 90° per farmi passare i bollori.
Dentro c’era solamente un ragazzo sdraiato sulle panche.
Decisi anch’io di assumere quella posizione e mi concentrai per non pensare alla splendida visione di poco prima. Dopo qualche minuto, complice anche il gran caldo, il cazzo si smosciò togliendomi definitivamente dall’imbarazzo.
Chiusi gli occhi e mi godetti il gran calore della sauna.
Sentii aprire e poi richiudersi la porta del locale. Non ci feci caso e non aprii gli occhi per vedere chi era entrato. La sauna era completamente libera e, anche se me ne stavo ancora sdraiato, c’era tanto posto per chi era appena entrato.
Inaspettatamente sentii un gran peso posarsi sul mio petto.
Aprii immediatamente gli occhi ed ebbi una splendida visione.
Erano entrate le due magnifiche ragazze che avevo notato. Una si era seduta sopra di me e l’altra sopra il petto dell’altro ragazzo.
Alla sola vista di quel magnifico corpo, di quelle splendide gambe vicino al mio viso, ebbi un sussulto al cazzo che subito si alzò in piedi. Probabilmente anche l’altro sconosciuto mio compagno di sauna ebbe la medesima reazione.
Le due amazzoni cominciarono tranquillamente a discorrere tra di loro come se nulla fosse.
Passata l’iniziale sorpresa, posai una mano sul polpaccio della ficona seduta sopra di me.
La mano salì piano piano sino ad entrare all’interno della cosce e raggiungere la magnifica fica.
Mentre la bellezza continuava a parlare con la sua amica in tedesco, allungò una mano e impugnò il mio cazzo che subito mostrò la dovuta riconoscenza. Cominciò in una lenta ed eccitante sega. Sapeva come muovere la manina e donare piacere.
Dopo qualche minuto si alzò per risedersi subito sulla mia faccia. Senza bisogno di farmi pregare estrassi la lingua e cominciai ad esplorare la fica.
Era bagnatissima. Il mio membro ebbe un nuovo sussulto ed uno scatto in alto. Ora era durissimo.
La manina della ficona continuava nell’esperta sega mentre ancora chiacchierava con la sua amica.
Ero alle stelle. Sentivo il cazzo che mi stava scoppiando sotto i massaggi della mia cavallerizza che muoveva il culo per trarre maggior godimento dalla mia leccata.
Non potevo vedere cosa stava succedendo all’altro ragazzo, ma dai mugolii che sentivo immaginai si trovasse nella mia stessa piacevolissima situazione di cuscino.
Passarono altri magnifici istanti. Poi la mia cavallerizza si alzò per andarsi a sedere proprio sopra il mio cazzo che scomparve nella sua caldissima e bagnatissima fica.
Anche la sua amica aveva adottato la stessa posizione.
Muovevano i fianchi per sentirsi bene dentro il cazzo duro. Intanto tra di loro
continuavano a parlare.
Avrebbe potuto entrare qualcuno da un momento all’altro. Se le ragazze si fossero alzate immediatamente, noi uomini saremmo rimasti lì con i nostri sessi belli diritti. Questa possibilità però non ebbe l’effetto di farmi calare l’eccitazione. Anzi, il rischio mi aumentava il piacere.
Speravo non finisse mai. Anch’io muovevo i fianchi.
Le due donne cominciarono una bella cavalcata.
L’eccitazione cresceva a dismisura. Poco dopo la mia bellezza venne. Restò ancora seduta con il mio cazzo impalato dentro di lei. Io non ce la facevo più. Nel frattempo con una mano le stavo carezzando alternativamente le cosce, i fianchi e le tette. Ero al culmine dell’eccitazione.
Venni anch’io sborrando dentro di lei.
La donna che mi stava cavalcando si alzò e venne a sedersi nuovamente sulla mia faccia.
Capii che dovevo farle il bidè. Non ebbi esitazione alcuna. Ero ancora troppo eccitato.
Poi le due ficone si alzarono definitivamente e si allontanarono.
Restai lì sdraiato a riprendermi ancora qualche minuto. Il caldo e la recente scopata mi avevano abbattuto. Ripreso fiato mi alzai ed uscii dalla sauna. Nel frattempo il cazzo era ritornato in condizioni normali.
Mi gettai nella pozza d’acqua fredda vi rimasi fino a quando non sentii freddo.
Dopodiché dovetti andare a sdraiarmi sul lettino. Mi guardai ancora in giro ma non vidi più le due magnifiche amazzoni che tanto piacere mi avevano donato.
Vidi solo l’altro ragazzo uscire dalla sauna con un sorriso soddisfatto sul viso e gettarsi nella pozza d’acqua fredda. FINE
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