Un giorno qualsiasi… una treno qualsiasi…
La vita del pendolare è scandita da orari, ritardi, ressa, sempre di corsa.
Chi fa il pendolare sa di cosa parlo, e sa che dietro tutti questi inconvenienti il treno è un mezzo straordinario per chi (come me) è interessato a tutto quello che lo circonda.
Forse è meglio che mi presenti mi chiamo Paolo ho 34 anni e per chi non l’avesse capito sono anche un pendolare… e la mia storia è in parte reale e in parte un fantastico volo pindarico…
Il treno raccoglie tutte le tipologie di persone che compongono il tessuto sociale della nostra pazza società, però io sono parecchio attento e attirato dalla parte femminile di quest’umanità. A chi non è mai capitato di sedersi su una poltroncina di un treno (un grazie a chi ha inventato la disposizione dei posti su un treno) magari con tre donne tutte immerse nei loro discorsi, aprire un libro e fissare le pagine e intanto ascoltare quello che dicono, oppure approfittare della loro immersione in un libro e sbirciare le gambe messe in mostra con disinvoltura… oppure ancora aspirare il loro profumo sia artificiale sia naturale…
Ma veniamo a me… da qualche settimana e comparsa nella mia vita di perenne cacciatore di immagini, sensazioni e odori una creatura che ha calamitato tutta la mia attenzione.
è una donna di mezza età, si chiama Orietta (così l’hanno chiamata le sue amiche) e mi ha stregato con la sua presenza …Avete presente il fascino che emanano quelle donne avanti leggermente con gli anni, quell’insieme di ordine, efficienza, di bellezza austera che comincia a declinare… a mi fa impazzire.
Forse ‘ il caso che ve la descriva: alta circa 175cm, capelli rossi (naturali) , occhi verdi, un seno discreto, un sedere leggermente abbondante (forse l’unico segno del tempo che passa) e gambe lunghe, ben fatte ed esibite sempre generosamente coperte da calze velate che ne esaltano la naturale bellezza. La cosa che incanta è l’unione della luminosità dei suoi occhi e della sua bocca quando sorride… spero di avervi fatto una descrizione esauriente…
Sul treno si siede sempre in un posto fisso ed io dopo alcuni giorni di studio ho provveduto a farmi trovare seduto in uno dei posti liberi …lei sale, si avvicina si toglie la giacca , la piega, si siede accavallando le gambe in un frusciare di nylon che fa venire i brividi…
Spesso i nostri sguardi si incrociano, lei mi sorride e io contraccambio, come saluto naturalmente…
A questo punto la mia fantasia comincia a galoppare…il mondo fantastico non ha limiti…
La mia fantasia più ricorrente è questa: sono seduto nel posto in fianco a lei …è inverno quindi ambedue abbiamo il cappotto… il treno è pieno… i cappotti sulle nostre ginocchia… lei si è assopita …nel suo sonno leggero si appoggia alla mia spalla …non se ne è accorta… io sono teso come una corda di violino assaporo il suo profumo che mi stordisce…il suo profumo di donna matura …quella commistione di acqua di colonia e di ormoni femminili che solo i nasi sensibili come il mio sentono…che ispirano terremoti interni del tostesterone… lo so che mi capite… Che faccio? … niente …che vuoi fare? Non vedi quanta gente seduta intorno a te? questi sono i miei pensieri in questo momento… il mio membro però tradisce i miei buoni propositi… meno male che ho il cappotto sulle gambe… e se provassi a toccarla? …il mio alter ego mi dice: sei forse pazzo? vuoi prenderti un ceffone qui davanti a tutti ? sei comunque conosciuto sul treno no? … un altro respiro profondo …quell’odore penetra profondamente nel mio cervello… non ce la faccio più.. la mia mano sotto il cappotto non si cura di quello che gli altri vedono… si muove in direzione del tuo ginocchio… fermo pazzo che fai? … no ormai ho deciso …un tocco fugace… leggero… ora ti svegli e mi colpisci… aspetto il ceffone… uno due tre quattro secondi… niente… forse dormi pesante… altra toccatine al ginocchi più decisa…niente ancora sento le pulsazioni del mio cuore nel mio cazzo teso allo spasimo… più su… sulla coscia… ti muovi impercettibilmente …verso di me… alzo lo sguardo per vedere se ci stanno guardando…la ragazza seduta di fronte mi sta guardando …ha capito cosa succede…mi fissa con uno sguardo complice…distolgo lo sguardo…la mia mano è salita …l’elastico delle autoreggenti… fantastico …non ci sono molti ostacoli al frutto proibito…ora ti sei raddrizzata…per mascherare quello che sta succedendo… in realtà hai aperto leggermente le gambe… e ora? un fugace movimento …sento la tua mano sul cavallo dei miei calzoni… il mio cuore si è fermato… batti stronzo …non voglio morire così… proprio ora… ok così va bene… la ragazza di fronte ha dato di gomito alla sua amica seduta di fianco e con la testa ha indicato noi due… hanno capito tutto… sorride in maniera complice …le tue mutandine… sono arrivato …una traccia umida sul tassello dei tuoi slip… sento la cerniera dei miei calzoni che sì abbassa… nooo che sta succedendo? …
la tua mano leggermente fredda ha impugnato la mi asta …le tue dita si sporcano del mio liquido preseminale… ho spostato il bordo delle tue mutandine… dalla tua fica cola un miele denso e profumato …le mie dita sono impregnate…
le ragazze di fronte sono diventate rosse …mi guardano …io vorrei sprofondare …però un sentimento di esibizionismo si fa strada sempre più prepotentemente… sostengo il loro sguardo… e intanto che loro lo distolgono gli affondo le dita nella tua micetta …ahhh l’ho sentito il brivido che ti ha percorso… le tua mano ha stretto il mio cazzo in uno spasmo quasi doloroso… il tuo clitoride sporge come un piccolo membro ed io lo stropiccio più forte ogni volta che le due ragazze mi guardano… sono a disagio …accavallano le gambe in modo sempre più nervoso… strizzando le loro fichette e cercando di trovare sollievo…il mio cazzo è mostruoso… non l’ho mai sentito così… e c’e una cosa che sta per succedere per la prima volta …sto per venire senza che tu me lo abbia lavorato…ma anche tu sei vicina… lo sento da come è cambiata la tua respirazione …sempre più veloce… io non ce la faccio più …dalla punta del mio membro erutta una quantità di sperma eccezionale… sento che tu la stai raccogliendo nella mano… e in questo momento ti sento venire …avverto le profonde contrazioni della tua vagina… non finiscono più… le ragazze si sono accorte che siamo venuti entrambi …ci sorridono in modo complice… ora ci ricomponiamo…non ci siamo neanche guardati negli occhi… siamo arrivati alla tua fermata…ti prepari …prima di scendere mi allunghi la tua mano ancora umida del mio seme… c’e un bigliettino… il mio cuore ha un tuffo… il tuo indirizzo e numero di telefono… scendi dal treno lasciando una traccia del tuo profumo… lo aspiro con voluttà… le due ragazze mi sorridono… si alzano …devono scendere anche loro… una si allunga verso di me e mi sussurra in un orecchio…
“quando vuoi saremmo anche noi intenzionate a provare questo nuovo optional del treno”… e sorridendo se ne vanno…
Il treno emette un suono prolungato, sono arrivato, i miei occhi ricominciano a vedere la realtà tu sei ancora lì, le ragazze anche, e io invece devo scendere… FINE