I miei occhi fissavano la corta divisa dell’hostess, le cosce abbronzate e perfette facevano bella mostra, la tipetta si sentì osservata e si girò ammiccando, purtroppo già era stato dato l’avviso dell’atterraggio e così memorizzai il volto della ragazza, poteva tornare utile in un altro volo.
” Benvenuti all’aeroporto di Punta Raisi di Palermo”
Gracchiò la voce nell’altoparlante, la temperatura era molto elevata nonostante l’aria condizionata, e la camicia che avevo indosso me la sentivo come una seconda pelle, il tempo di ritirare le valigie e uscii fuori a cercare un fuoristrada blù, così mi era stato indicato, appena misi la testa fuori era lì, un enorme Land Rover nuovo e lucente, la carrozzeria rifletteva i raggi del sole come uno specchio, feci cenno ad un tizio che appoggiato ad un palo si godeva il fresco sfogliando LA SICILIA tenendo la sigaretta penzoloni, alla mia vista il tizio buttò via la cicca e riposto frettolosamente il quotidiano si avvicinò…….
” ‘Vossignoria è stato convocato dalla Fotòò Communichescion? ? , minchia! , ma como caspita si dici sta parola, mi scusasse avvossia, ma con le lingue straniere poco io ci capisco”
Al mio cenno di assenso mi tolse le valigie dalle mani sistemandole nel bagagliaio della capiente Jeep.
“Societè Photò Cinematografic Communichescion, non si preoccupi per la pronuncia, l’importante è che che lei sia stato puntuale, se nò potevo prendere un altro volo e tornarmene in Francia, dove stavo in vacanza con la mia famiglia, d’altronde non avrei saputo come fare per raggiungere il castello, visto che non so quale sia. “
“‘Nomm’addumannassi nenti, perchè io nienti sò, m’hanno incaricato di prendere le pirsone all’aeroporto e di portarle al castello con questa automobile fuorstrada di lusso”
” Non si preoccupi, sono pure io siciliano” ………..
Con la mente tornai a come era cominciato quel………….. lavoro, e si! , se tutto andava in porto avrei ricevuto come compenso abbastanza soldi da poterci comprare una villa al mare con piscina e un grosso fuoristrada, come quello su cui stavo viaggiando, fui tentato dal dirgli se me lo faceva guidare, ma abbandonai l’idea.
Circa un mese prima avevo ricevuto una e-mail con l’invito di recarmi presso uno dei più importanti notai di Messina, dove avrei avuto conferma della vericidità di quanto era scritto, vi era accluso il numero, lessi il prefisso 090……….. , senza nemmeno finire di leggere quanto stava scritto nell’e-mail telefonai…….
” Pronto? , disse un squisita voce di donna, Studio Notarile Barb….. “
Senza darle il tempo di terminare la frase riattaccai, qualcosa di concreto vi era, non si trattava del solito rompipalle che preso un’indirizzo in rete ti invia cazzate di vario genere.
Continuai a leggere l’e-mail che recitava così;
Gentile signore, a quanto ci risulta lei col nomignolo di Hantuan è parte facente di una lista erotica e l’attività principale del vostro gruppo consiste nel parlare di sesso e di erotismo a 360 gradi, per cui avremmo in mente di invitarla ad una vacanza della durata di un mese in un castello in Sicilia, tutto spesato, compreso il viaggio, se resisterà per un mese senza abbandonare il luogo di villeggiatura avrà anche diritto ad una grossa ricompensa già depositata presso il notaio sopracitato, io rappresento di fatto una società cinematografica francese e siamo stati contattati da una Pay Tv italiana per realizzare un programma tipo “Il grande fratello con la grande sorella “, una sorta di Truman Show destinato ad un pubblico adulto, logicamente oltre lei contatteremo gli altri partecipanti della lista, e se sarà raggiunto un numero sufficiente daremo il via a questa impresa che aprirà una strada nuova nel mondo dell’eros.
Il programma che sarà a pagamento e riservato esclusivamente ad un pubblico adulto, conta già un buon numero di potenziali spettatori.
Al suo arrivo al castello, oltre a lei e agli altri partecipanti della lista ad accogliervi vi sarà una coppia di colore essi provvederanno a tutto quanto vi necessita, prima di entrare nel castello vi saranno consegnate delle mascherine che, se volete le potrete indossare per tutelare la vostra privacy, in quanto il castello è disseminato di videocamere accese 24 ore su 24 che mandano tutto in regia, poi sarà il regista a decidere cosa mandare in onda, il tutto rigorosamente in diretta, se volete ritirarvi dovrete dire ad alta voce:
STOP, MI VOGLIO RITIRARE, se lo farete, logicamente non riceverete alcun compenso.
Arrivammo davanti al castello, questi un antico manufatto in aperta campagna si erigeva in tutta la sua imponenza, non mancai ni notare l’enorme parabola montata sulla torre, che sicuramente serviva a mandare il segnale.
Appena la pesante porta si apri l’autista deposti i miei bagagli a terra mise in moto e e ne andò.
“Prego, “
Ad aprire la porta del maniero era stato un uomo di colore che indossava un frac nero con le code, dal volto simpatico che in un primo tempo scambiai per Eddy Murphi, al suo fianco una bella ragazza anch’essa di colore con un vestitino che lasciava gran parte delle gambe scoperte ed evidenziava delle belle tette che sfidando la forza di gravità rimanevano alte, nonostante le proporzioni.
“Io sono Ollie e lei è Ellie e loro…. “
Clap, clap, al solo suo battere le mani si avvicinarono due grossi cani Dalmata,
“è allergico? , a niente in contrario se rimangono in casa? , “
“Non fanno niente, e sono affettuosi, molto affettuosi”sottolineò in modo allusivo la ragazza,
“No! , non si preoccupi, mi piacciono i cani”
“Quando e cosi, si accomodi, “
La ragazza mi aiutò ad indossare una mascherina, e presa una valigia in mano si incamminò,
“Prego mi segua, “
Gli andai dietro Ollie intanto aveva preso il resto dei bagagli e ci seguiva insieme ai cani…..
Ellie indossava una divisa da cameriera, se non erro due taglie più piccola, infatti mentre lei saliva le scale ebbi l’occasiona di bearmi della vista di quei globi scuri, e potei accertarmi la totale assenza di biancheria, vedevo le sue scure chiappe dondolarsi dinanzi a me, lei si voltò per accertarsi che la stessi guardando, e una volta sinceratasi dell’effetto ancheggiò di più, arrivata davanti ad una porta si fermò, e con la scusa di poggiare per terra la valigia si abbassò e indietreggiando appoggiò il suo culetto sul rigonfiamento dei miei pantaloni, accertatasi dell’effetto che aveva avuto su di me, appoggiò la valigia in un lato, entrò anche Ollie che una volta deposti i bagagli si eclissò.
“Vuole che l’aiuto a disfare le valigie………… Signore? , “
“No! , grazie, in caso la chiamo dopo, ora ho urgentemente bisogno di un bel bagno,
“Allora le preparo subito la vasca”
Così aperta l’acqua e regolata la temperatura versò una dose abbondante di bagnoschiuma, mentre osservavo la camera, che sarebbe stato il mio alloggio per i prossimi cento giorni, entrato in bagno e la vidi china a quattrozampe in tutto il suo splendore, con le ginocchia appoggiate sul tappeto azzurro che agitava l’acqua per fare della schiuma, guardandola da dietro potei scorgere la rosea vagina, che stagliava tra le cosce d’ebano, sbottonandomi la camicia grande fu la tentazione di prenderla li subito, di infilare il mio cazzo turgido nei suoi pertugi, e sicuramente ella non aspettava altro, ma pensai alle videocamere nascoste e mi bloccai,
“Va bene così, se avrò bisogno la chiamerò io”
Potei notare uno sguardo di stizzito disappunto sul suo volto,
“Se vuole insaponato le spalle non ha che da chiamare, “
Uscendo mi indicò una campanella d’argento, mi spogliai con circospezione, ma disinvoltamente, cercando di essere me stesso, non sapevo dove fossero le telecamere, quindi decisi di non pensarci e di fare le cose in modo normale, si può fingere per un paio d’ore, qualche giorno………… ma poi?
Quindi feci tutto come se fossi stato a casa mia, mi slacciai i polsini storcendo il muso e guardandomi allo specchio un brufolo provocato da un pelo incarnato, tolta la camicia e i pantaloni li appoggiai sul letto, e così arrivai al punto cruciale, gli slip, li sfilai tutti di un colpo, il mio amichetto era tutto rannicchiato, entrai nella vasca, il profumo di pesca emanato dal bagnoschiuma era paradisiaco, mi sdraiai nella vasca rilassandomi, 100 giorni, erano tanti, da passare in quel luogo, quindi decisi che era bene prendere di petto la cosa, petto, ripensai a……………… come si chiamava, Ellie? .
Agitai la campanella, ne uscì un dolce ma debole suono, con la porta chiusa mi sembrava alquanto improbabile che udisse, invece sentii un delicato bussare alla porta,
“Ha chiamato? , Signore”
” Prego, si accomodi! “
Ellie entrò abbozzando un sorriso, che però lasciava trasparire la sua gioia, evidentemente stava aspettando che la chiamassi, se consideriamo la sua celerità, sicuramente stava aspettando dietro la porta! , probabilmente mi stava spiando.
Dal buco della serratura o da dietro qualche specchio finto? .
” Gentilmente mi potrebbe insaponare le spalle? “
” Perchè no? “
Prese il grosso guanto di crine che stava nel mobiletto sotto il lavandino e fissandomi gli versò sopra del bagnoschiuma, e sedendosi sul bordo della vasca e iniziò a frizionarmi la schiena, con movimenti orbitali, lenti, come in un lento massaggio, poi mi chiese di alzarmi, si sfilò il guantoe presa una spugna iniziò a lavarmi le cosce, con una lentezza esasperante, muovendosi dalle caviglie sino a risalire alla schiena, non disdegnando di soffermarsi tra i miei glutei, debbo ammettere che la cosa mi eccitava, guardai nel grande specchio l’immagine del mio corpo riflessa e l’erezione che le mani di quella splendida mulatta mi aveva provocato, il glande lucido con qualche gocciolina sopra mi fece ricordare i fiori al mattino carichi di rugiada, l’asta turgida si muoveva ogni qualvolta Ellie si avvicinava di più al mio ano, sfiorando abilmente il perineo, sentii la spugna soffice insaponarmi i coglioni, d’istinto aprii le gambe, abbassai gli occhi e vidi la mano di Ellie che impadronitasi del mio cazzo lo muoveva piano, avanti ed indietro, spingendo con il pollice le vene che incrociava nel cammino, faceva un po’ male ma era molto stimolante, con l’indice dell’altra mano, intanto mi lavorava l’ano e grazie alla schiuma non trovò resistenza, mi ritrovai ad essere sodomizzato da una donna, credevo si provasse dolore, ma fu solo una fitta che si trasformò in un dolce massaggio interno, così mi ritrovai a spruzzare il mio seme sul grande vetro, mentre lei si affrettava a raccogliere con la lingua i rivoli di bianco sperma che colavano, succhiava come una dannata, per dissetarsi dell’ultima goccia rimasta, vidi nello specchio le sue paffute guance scavarsi nella foga…………..
“LE TELECAMERE !!!! “
Ellie si bloccò di colpo:
” Che succede? “
” No! , Niente, ormai abbiamo rotto il ghiaccio, abbiamo ancora a disposizione 99 giorni di tempo per divertirci. “
E rivolgendosi allo specchio……….
Ciao Italia!!!!
FINE