Le tre donne, sfuggite al Sultano, erano scappate per conto loro. Pensavano così di non essere prese.
Il Sultano cominciò a dargli la caccia con tutti gli uomini disponibili.
La bionda era andata ad est, sperando di raggiungere il porto, per prendere una nave e tornare a casa.
Il deserto era infuocato e doveva camminare a lungo per arrivare al mare.
Aveva sete ed era stanca.
La notte camminava aiutata dalla luna e di giorno trovava riparo nelle grotte.
Una notte stava camminando nel deserto quando incontrò un accampamento di nomadi.
La bionda si nascose sdraiandosi nella sabbia.
Il vestito stracciato che portava era chiaro che rifletteva la luna.
Le guardie dell’accampamento videro il bagliore e incuriosite andarono a vedere.
Videro così la donna in tutto il suo splendore.
Katrin si chiamava oltre ad essere biondo naturale aveva delle curve da far mozzare il fiato.
I suoi seni erano non grandi ma proporzionati con il corpo.
Il culo era sodo carnoso ed era alto con le curve fatte in modo perfetto con la schiena.
Il volto era gentile e non volgare, con quell’aria da innocenza che non guastava.
Gli occhi erano versi smeraldo e davano una luce propria.
Le guardie quando la videro si eccitarono, anche perché non vedevano una donna da tanto tempo.
Lei era spaventata e non sapeva cosa fare.
Le due guardie la tolsero dall’imbarazzo tirando fuori le loro spade di carne.
Saranno stati ben 30Cm di cazzo duro e pronto per la battaglia. !
Katrin presa alla sprovvista e vedendo quel ben di dio davanti agli occhi non resistette, la fatica passò in un lampo.
La sua bocca cominciò ad andare su e giù dell’asta del primo e con la mano massaggiava il secondo.
La punta della lingua passava sul glande di uno e dell’altro con una velocità supersonica.
Prendendoli in bocca alternativamente l’uno e l’altro.
I loro mugoli erano così forti da risuonare in tutto il deserto.
Lei riusciva a prenderli anche entrambi insiemi succhiandoli avidamente.
I due uomini erano pronti all’esplosione, ma volevano sborrare entrambi nella sua bocca.
Così presero una decisione di farlo a turno.
Il più giovane così si sfilò dalla pompa della donna lasciando il posto al più anziano.
Katrin con un solo cazzo lavorò meglio e cominciò a succhiare e leccare con vera maestria, il suo soprannome in Olanda, dove veniva era la pompa d’oro.
Così l’uomo capitolò schizzandogli in gola una quantità in descrivibile di sborra.
Lei bevve tutto.
Il più giovane era eccitato da quella vista e si stava facendo un ricco segone.
Non fece in tempo a metterglielo in bocca e per questo le schizzò in faccia tutto il suo sperma, che lei raccolse con la lingua.
La performance non passò in osservata all’accampamento; infatti, il rumore dei due, svegliò tutti, compreso il terribile Abdul Kaleb.
Abdul Kaleb era il loro capo.
Arrivò prima degli altri sulla scena del delitto e vide la ragazza sporca di sborra, che si puliva e le due guardie esauste.
Cominciò a prendere a calci le due guardie con tutta la forza che aveva.
Katrin mossa a compassione per quelle povere guardie cominciò a strattonare Abdul.
Il capo era così incazzato che estrasse la spada per ucciderli.
La donna si mise in mezzo tra Abdul e le guardie per non farle uccidere.
Il capo prendendola dal vestito la strattonò; e così d’incanto volò via, facendola rimanere nuda.
Tutti si paralizzarono vedendola così bella e così nuda.
Il capo rimase a bocca aperta e con la spada a mezz’asta (solo quella di ferro).
La sua fica depilata luccicava nel deserto.
La portarono in trionfo nella tenda della festa.
Cominciarono così una festa bellissima.
La musica araba si spandeva nel silenzio della notte come i profumi d’incenso e di the aromatizzati.
I rappresentanti di quel baccanale erano circa una decina che si misero intorno alla donna.
L’eccitazione si fece a mille quando lei, nuda, cominciò a ballare la danza del ventre.
I suoi fianchi si cominciarono a muovere lentamente.
I suoi seni cominciarono a ballonzolare su e giù prima piano, poi sempre più veloci.
Il pubblico era in visibilio.
Si cominciarono a spogliare e quando erano tutti nudi, cominciarono a toccarla da tutte le parti.
Gli avevano versato oli profumati rendendo la pelle lucida e scivolosa.
Alcuni però non erano interessati alla donna e si divertivano tra loro.
Gli altri cominciarono a metterglielo in bocca pregustando un sontuoso bocchino. Katrin non stava con le mani conserte ma le utilizzava facendo seghe grandiose.
Sembrava che non c’era più nessuno che comandava, ma si era raggiunta la vera democrazia.
Si erano tutti messi in piedi con i loro cazzi dritti. Katrin passava ad uno ad uno a sbocchinarli.
La donna se li passo tutti con un gusto.
Dopo di che si mise alla pecorina e il capo si mise sotto di lei e la cominciò a chiavare.
Un altro introdusse il suo cazzone nel culo, cominciando a spingere.
Il grosso cazzo nel culo cominciava a farsi strada dentro di lei.
La donna stava urlando sia dal piacere del capo sia la scopava ma anche dal dolore del cazzo nel culo. Intanto gli altri gli e lo mettevano in bocca a turno.
Il capo venne e anche l’uomo che stava di dietro venne sborrandogli dentro.
C’erano anche degli uomini non interessati alla donna che stavano in disparte, divertendosi tra loro. Iniziarono a ripulirla dalle sborrate degli altri sia in faccia sia sulla fica sia sul culo.
Katrin ululava come una matta dal piacere, ogni qual volta che la leccavano.
Il turno fu poi di altri che prosegui senza sosta fino all’alba.
La donna era esausta ma i nomadi erano conciati anche peggio.
Questa performance la portò a diventare la regina dell’accampamento, e per ringraziarla di tutte le attenzioni date; l’accompagnarono fino al porto più vicino FINE
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