E’ una notte buia e tempestosa.
Mi trovo in gira per la mia città.
Ad un tratto sento una voce provenire da un vicolo.
Data l’ ora, sono circa le 11 di notte, mi giro insospettito, e non nascondo di avere un po’ di paura.
Osservo con l’ oscuro vicolo, prestando attenzione ad ogni minimo particolare.
All’ improvviso una ragazza fa capolino da un portone e mi invita ad avvicinarmi a lei senza timore.
Io, stupito, resto immobile ad osservarla: è una dolce ragazza bionda di circa 18 anni, alta forse 1,75 m , con degli stupendi e profondi occhi azzurri.
Mi dice di chiamarsi Deborah (con l’ ACCA) e che si sente molto sola e desiderebbe un po’ di compagnia, data la brutta nottata.
Ammaliata dal suo sguardo, entro nel portone.
Mi invita a salire nel suo piccolo appartamento, avvertendomi però che non è nulla di eccezionale.
In effeti la casa non è nulla di chè, ma a me sembra stupenda anche se non so il perchè.
Mi porta nel salotto, dove ci sediamo in terra sulla moquette, davanti ad un scoppiettante caminetto.
Mi offre da bere e cominciamo a parlare dle più e del meno.
Vengo cosi a sapere che lei è una ragazza svedese, venuta in Italia per motivi di studio.
Continuiamo a parlare per ore, ma io ormai non mi accorgo più del tempo che passa.
Ad un tratto Deborah comincia a dirmi che qui si sente sola, che vorrebbe degli amici, che desiderebbe compagnia.
Lei comincia a piangere, ed io mi avvicino per consolarla.
Ad un tratto mi sento una mano sbottonarmi la camicia. Non realizzo subito cosa sta accadendo, e mi las cio così trasportare dagli eventi.
Mi ritrovo così completamente nudo, al fianco di una ragazza stupenda, anche lei ormai senza più abiti, desiderosa di “possedermi”.
Cominciamo a toccarci, ma con una delicatezza indescrivibile: ci sfioriamo appena, e mi accorgo che mi sto eccitando sempre di più.
Poi Deborah mi fa stendere e mi si sdraia sopra.
Cominciamo a fare sesso, con un’ ardore e una passione che non avevo mai provato prima.
Quando sento che sto per venire lancio un urlo di goduria strepitoso.
Ed è proprio in questo momento che mi sveglio, realizzando così che tutto ciò che è successo altro non era che sogno: uno stupendo sogno
FINE