Per capodanno avevo fatto un programma speciale per te e me.
Pensavo di andare a Praga verso il 28, da un mio amico che li gestisce un hotel in centro, lì ti farò conoscere a fondo una delle più belle e disinibite città del mondo.
L’ultima volta che ci sono andato ho scoperto che un massaggio può essere ben più appagante di un rapporto sessuale.
La nostra notte comincia sul roof garden di quest’albergo con una cena a base di carne, la tua|
Voglio un tavolo un po’ appartato perché mentre tu sei intenta a nella tua cena la mia mano scivola sul tuo sesso gonfio e umido, mi diverte vederti alle prese con i piselli mentre le mie dita scostano il filo delle tue mutandine, rosse è ovvio, e si fanno strada nella tua carne.
Immagino il tuo respiro affannato mentre cerchi di concentrarti sul tuo dessert con il mio dito medio che senza sosta accarezza il tuo clitoride duro e rosso per lo sforzo.
Voglio sentire il tuo miele che cola sulla mia mano gratificata dal questo balsamo.
Dopo aver festeggiato nella discoteca all’ultimo piano di uno splendido palazzo nella piazza principale di Praga comincia la vera festa, quella che conta.
Stiamo salendo in ascensore verso la nostra stanza e la tua mano si fa strada nella mia patta in cerca del tuo giocattolo preferito.
Lui e li ad attenderti sull’attenti la tua mano accarezza le pieghe sotto glande fino a scendere alla base e di li fino allo scroto contratto e pronto a far esplodere una cascata di bianco latte.
Le mie mani cominciano frenetiche a farsi strada sotto la tua camicetta alla ricerca dei tuoi chiodi che sento vogliosi nelle mie mani… il nostro piano.
Esco dall’ascensore tenendoti fra le braccia, ad un ignaro passante sembriamo due sposini che si apprestano alla loro prima notte .. ACQUA.
La porta della camera si apre il pavimento e coperto da uno splendido, morbido tappeto; sei in ginocchio davanti a me mentre ci accarezziamo e ci spogliamo la tua lingua scava nella mia bocca, sento che i miei pantaloni stanno per scoppiare quando finalmente il mio cazzo viene liberato da te che subito te ne impossessi cominciando a succhiare con slancio.
Sento la punta del mio glande che tocca l’inizio della tua gola, il rumore del succhio è devastante debbo averti.
Ti siedi sulla mia faccia non abbandonando mai il mio cazzo se non per prendere il mio scroto in bocca, sento la tua lingua che mi solletica e mi fa godere come un ossesso.
Io però non voglio sembrare un ingrato e comincio ad affondare la mia lingua nelle tue labbra fradice.
Ti sento fremere ma il tuo mugolio e soffocato dal mio membro che tu tieni fino in gola come un bene prezioso.
Il profumo della tua vulva mi rende pazzo di desiderio e continuo a leccare il nettare che stilla dalle tue piccole labbra.
Il tuo clitoride e lì duro come il ferro ed io lo gusto con piacere.
Sento dai tuoi gemiti che sei venuta e mi preparo anch’io; sono in piedi davanti a te con la punta del glande disegno i contorni della tua bocca mentre tu con la tua mano non gli dai pace.. ecco una cascata di miele bianco erompe maestosa e tu avida ne raccogli ogni stilla.
I tuoi capelli bagnati delineano l’ovale del tuo viso sorridente mentre ti disseti alla mia fonte e sono felice .
Ti abbraccio grato e ti stendo sul letto per un massaggio tonificante.
Le mie mani forti accarezzano la tua pelle, il tuo collo si distende sotto di me, sento che il tuo corpo ha bisogno di dolcezza ed io frugo in ogni tuo più recondito nascondiglio alla ricerca di tutti i punti che ti fanno godere.
Il tuo seno turgido sotto le mie mani freme sento che ne io ne tu possiamo più aspettare.
La tua schiena nuda e una strada immacolata dove viaggiano le mie voglie più sconce, vedo il tuo fiore bruno ancora intatto che mi chiama.
Devo resistere? No, non devo!
Con la mia lingua ammorbidisco la carne vicina al tuo ano, ti sento gemere, sei pronta.
Con cautela inserisco il mio membro; sento la carne intorno a lui che stringe ma i tuoi sospiri danno forza alla mia carica.
Non posso fermarmi, non ora.
Il mio respiro si fa affannoso mentre bacio il tuo collo e con una mano porto la tua ad accarezzarti per godere assieme e di più.
Ti giro, davanti a me c’è la tua vulva che geme, vuole anche lei prendere parte alla festa, ed io non posso disattendere una signora.
Sfilo la mia asta dal tuo culo sodo e comincio con il glande a torturare le labbra della tua fica.
Voglio che sia tu a chiederlo, lo fai ed io ti sono grato non avrei resistito un secondo di più.
Il movimento è lento, inesorabile come la marea che avanza.
Avanza anche il tuo orgasmo che giunge un attimo prima del mio.
Mi fermo su ti te; sudato e felice come non lo sono mai stato.
La notte si schiarisce in un’alba che ci vede uniti e tempo di riposarsi…. la vacanza non è mica finita! ! FINE
Leggi anche
La trasformazione
Avevamo conosciuto Melissa al mare , l’anno scorso. Sulle prime mia moglie stentava a darle …