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Zia Rosy si masturba

Mi chiamo Maurizio, ho 32 anni sono originario del sud Italia e lavoro come libero professionista in una cittadina del centro Italia, questo mi permette di vivere agiatamente per conto mio, avere qualche occasionale avventura, ma niente di più, anche perché nessuna donna può farmi dimenticare la prima femmina che vidi nuda da piccolo, cioè mia zia Rosanna che tutti chiamiamo familiarmente Rosy.
Mia zia ha 54 anni, single, ed è ancora una donna piacente. Non è molto alta, ha capelli biondi, ed ha un bellissimo paio di gambe ben tornite che terminano con un figone peloso ed un culo morbido e burroso che spesso quando è mia ospite spio mentre si spoglia, ma la cosa più bella di Rosy è il suo seno molto pronunciato, una quinta misura un poco cadente per l’enorme peso, ma ancora eccitante per una calda spagnola.
Molte volte mi ero masturbato pensando di scoparla, ed anche quando trovavo una compagna non facevo altro che pensare a lei, era diventata una mia ossessione.
Un giorno mi chiese se poteva venire a vivere con me, perché per motivi di salute lei doveva sottoporsi di frequente a dei controlli, e la mia cittadina è molto vicina a questo centro diagnostico, in cambio lei mi offriva aiuto in casa, visto che sono negato nel cucinare.
Quindi quando venne ad abitare con me immaginate che gioia provai, vivendo insieme potevo vederla spesso in slip e reggiseno, o entrando sbadatamente in bagno potevo scoprirla nuda sotto la doccia o sul vaso, o potevo masturbarmi tutte le volte che volevo con i suoi slip sporchi avvolti tipo preservativo sul mio cazzo. Vivevamo così quasi come marito e moglie ma senza scopare, e quindi mi mancava qualcosa ma a dire la verità mancava qualcosa anche a lei come racconterò di seguito in vari episodi.
Un giorno torno a casa ed entro senza far rumore, sperando di vedere quello che poi vidi. Fortuna che avevo con me la videocamera (avevo fatto delle riprese sul lago). Infatti vado in silenzio nel salone e scopro Rosy di spalle con una veste a fiori alzata sopra le sue magnifiche gambe che mi permettevano di intravedere il suo culo perfetto leggermente sceso a pera come piace a me.
Io intanto avevo iniziato a toccarmi il cazzo turgido dentro i pantaloni perché ormai ero arrapatissimo da quella vista, ma Rosy sempre di spalle rispetto a me, non accortasi della mia presenza si tolse la sua vestina rimanendo con il suo culone in bella vista, aveva le chiappe bianche che le aveva lasciato il costume ma sopra aveva messo uno slip nero che sembrava un filo interdentale tanto era sottile, e quella sottile striscia di stoffa le entrava tutto dentro le sue pere culari facendomi provare una grossa invidia verso quello slip, e confesso che mi ci volle una grossa forza di volontà per non entrare e saltarle addosso, poi gettando la vestina a terra si diresse verso il divano e lentamente si levò anche quello slip striminzito che sicuramente ora conservava i suoi più intimi umori sia ficali che anali e lo gettò verso la porta del salone ma sempre senza girarsi, ed io con un poco di fortuna riuscii anche a prendere a volo quel trofeo da me ambito, ora le si vedeva anche il montarozzo peloso della sua sorca e lei dopo essersi appoggiata al divano con la sua fregna cominciò a strusciarsi sul divano ansimando e mugolando in un torrido amplesso solitario.
Avrei voluto entrare nel salone ed entrare con il mio cazzo dentro di lei, ma mi limitai solamente a riprenderla mentre lei cavalcava solitaria nella prateria del godimento abbandonandosi a mugolii e gemiti:
“aaah …siiiiii…mmmh …oooooh …. siii …ooh …ooooh …oooooh …aaaaaaaahhhh”, era uno spettacolo arrapantissimo vedere Rosy masturbarsi, ora aveva cominciato a titillarsi il clitoride con un dito, andò avanti così qualche minuto, poi non contenta iniziò ad introdursi dentro la sua figa due dita prima lentamente accompagnando la penetrazione con un lento movimento su e giù del culo e con dei flebili gemiti, poi prese a fottersi duramente con le dita, si vedeva il suo culo sobbalzare ad ogni penetrazione delle dita sembrava ormai prossima all’orgasmo, e sicura di essere sola veniva:
“ooh …siii …sssii …mmmh …aah …aah …aaaaahh …godoooo” ed accompagnò il suo orgasmo con movimenti ritmici del sue pube, poi mentre si accasciava stanca ma felice sul divano, io smisi di riprendere e mi avviai piano verso la porta, inserii la chiave nella toppa interna della porta ed aprii, sentii un trambusto nel salone era sicuramente Rosy che si stava rivestendo in fretta, ma il suo slip lo avevo io. Appena entrai le mi accolse tutta sudata e leggermente rossa in volto con il suo vestitino appena sollevato sulle gambe mi baciò sulla guancia: “ciao nipotino sei già di ritorno” ma si vedeva che cercava nella stanza qualcosa che non riusciva a trovare (il suo slip), io la salutai poi con la scusa di avere mal di pancia andai subito in bagno per spararmi un segone in suo onore guardando le riprese che avevo fatto qualche minuto prima e annusando e leccando il suo filo interficale e interculare.
Entrai in bagno e chiusi la porta a chiave per non essere disturbato, portai indietro la videocassetta inserii la cuffia e dopo aver preso dalla tasca lo slip mi abbassai i pantaloni e con il cazzo fremente cominciai a vedere il filmato ed a pompare lentamente, quando giunsi al momento in cui Rosy si toglieva lo slip e lo lanciava verso di me facendomi vedere lo spettacolo bellissimo del suo culo bianco bloccai la cassetta, poi in quel momento presi lo slip umido di umori e lo portai al naso sul filo si sentiva un odore di sapone misto al suo sudore anale, lo leccai tutto passando più volte la lingua sullo string per poi infilarlo tutto in bocca insalivandolo tutto, mentre mi pompavo sempre il cazzo duro.
La pezza corrispondente alla potta invece sapeva di sapone misto ad urina, sudori ficali e ciprino solidificato (doveva aver goduto stanotte a letto la porca), la baciai e dopo aver preso con i denti ed ingoiato i peli della gnocca di Rosy che si erano incastrati nel tessuto comincia a leccarla come se le stessi leccando la patanona vogliosa, dopo averla insalivata tutta la misi sul mio cazzo come se fosse un preservativo e riaccesa la videocamera cominciai a masturbarmi in simultanea con Rosy anche se in silenzio, dopo alcuni minuti bagnai lo slip con una quantità industriale di sperma proprio mentre Rosy godeva come un’ossessa nel filmino.
Ripulii il cazzo, chiusi la videocamera, pulii lo slip levando il grosso ma lasciando qualche traccia affinché si solidificasse insieme al suo ciprino, poi aprii la porta ed andai in camera a nascondere il filo interficulare. Rosy era ancora alla ricerca del suo slip ed io vedendo che lei cercava qualcosa le chiesi se potevo essere utile nel cercare quello che lei aveva perso, ma Rosy un poco imbarazzata mi disse che aveva perso alcuni spiccioli ma che non faceva niente perché prima o poi sarebbero usciti fuori.
Cenammo, poi ci mettemmo sul divano a guardare la televisione, io mi misi proprio sul posto dove lei aveva goduto infatti era ancora umido e per farla arrapare un poco le dissi:
“uuhm che buon profumo c’è su questo divano Rosy è il tuo? “. Lei riconoscendo l’odore della sua venuta cominciò ad arraparsi infatti i suoi capezzoli vennero fuori gonfiando il suo vestitino all’altezza delle zinne e ridendo ed abbracciandomi forte il braccio in modo che con le mie mani le pastrugnassi “involontariamente” le tettone turgide disse:
“si nipotino è un mio profumo “personale””, poi stemmo un poco abbracciati così dopo andammo a dormire, ed io indossai i suoi slip quella notte per sentirmela più vicina, visto che non potevo scoparla.
Durante la notte però Rosy forse pensando a quello che avevo detto (sul profumo) si stava masturbando in silenzio anche se si sentivano i suoi ansimi e mugolii prima del suo orgasmo strozzato in gola per non farsi sentire da me che “dormivo” con il mio cazzone in mano ascoltando Rosy… FINE

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Un commento

  1. Bellissimo racconto mi piacerebbe molto avere una zia così

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