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Per mio cognato mia moglie è come una madre

Io sono Paolo, sono sposato con Francesca, donna molto bella, piena d’interesse e d’umanità, infatti, sembra che faccia parte dell’esercito della salvezza, poiché si tuffa in aiuto di chiunque ne abbia bisogno.
Tempo fa corse in soccorso a sua sorella Laura che aveva litigato con il fidanzato, trascinando pure me a fare opere di bene.
Francesca aveva cominciato a parlare di questa vicenda poco prima di andare a letto, e così il racconto era proseguito per forza di cose anche mentre ci spogliavamo e ci accingevamo a coricarci.
In fin dei conti si trattavano di confidenze normali fra sorelle, le prime esperienze con un maschio e lo scambio d’impressione sul sesso.
Solo che io avevo sempre avuto un’attrazione speciale per la mia cognatina e adesso mi stavo eccitando come un mandrillo, nel sapere che per la prima volta aveva preso in bocca il cazzo di un uomo.
Intanto mia moglie continuava la storia spiegandomi il problema che era sorto:
“Il fatto è, che mentre Laura e il suo ragazzo pomiciavano, lui, con una mano, le abbassò la testa sul pene e l’ha costretta a provare i piaceri del fellazio.
Lei, certamente cercò di scansarsi perché non voleva, ma poi per accontentarlo iniziò a sbaciucchiarlo lì proprio sulla punta, sentendo il sapore che aveva quell’uccello bagnato di umori, e strofinandoselo in faccia e sulle labbra ne annusò pure l’odore forte e inebriante che emanava.
Naturalmente fece ciò in primo tempo timidamente e un po’ schifata, non conoscendo ancora il piacere che inseguito avrebbe provato, ma poi, via, via prendendoci gusto e provando anche lei eccitamento, iniziò a godersi le piacevoli sensazioni che quel cazzo gonfio e pulsante le stava dando.

Lui, poveretto, giovane e inesperto per com’è, non ce l’ha fatta a trattenersi e quando lei, ormai presa dalla foga, lo stava spompinando a regola d’arte, esplose il suo orgasmo inaspettatamente dentro la bocca di Laura.
Sai com’è… ? Le prime volte…e bhe… capita che l’emozione gioca brutti scherzi, anche al più prestante degli uomini.
L’inesperienza del ragazzo, quindi, ha fatto sì che lei si é trovata di colpo lo sperma in bocca e non sapendo che fare ha…ha…. ingoiato….. tutto! …..
L’esplosione di Michele la lasciò schifata, facendola sentire umiliata, tradita, poiché lui non l’avvertì in tempo per poter decidere di propria volontà se scansarsi o lasciarsi venire in bocca.
Quindi, per come erano andati i fatti, essendo stata colta di sorpresa, sembrava che lui non avesse avuto abbastanza rispetto di lei e che ne avesse approfittato con astuzia, facendole violenza, con la prevedibile reazione di lei che sentendosi offesa ha litigato di brutto con il poveretto e per il momento non si frequentano più”.
Mi disse tutta divertita Francesca, cosciente che per un giovane uomo è difficilissimo poter resistere al piacere del pompino.
Intanto io al solo immaginare la scena, della bocca aperta di mia cognata che andava su e giù sul cazzo del fidanzato ebbi un sussulto.
Così cercando di mascherare, i brividi di piacere che quella porcellina di sua sorella mi ispirava, le disse scherzosamente con l’ironia d’uomo maturo e libero di certi tabù:
“Insomma, era ora che cominciasse anche lei, a ciucciare cazzi, non credi? ”
“Bhe, si… ma la prima volta deve essere speciale, altrimenti rimane il trauma per lungo tempo… ” .
Aveva osservato Francesca, proseguendo:
” Io ho cercato di spiegarle qualcosa ma, secondo me, ci vorrebbe un uomo navigato per le prime esperienze, che sappia guidarla ai piaceri dell’amore e anche un buon dottore, per le prime visite e i primi contraccettivi.
Per questo, se ti va, poiché sei medico potresti aiutarla tu? ”
“No, io no, sono un parente e poi é sempre meglio una donna!
Comunque posso darti qualche nominativo di brave colleghe…. ”
Risposi, forse con troppo nervosismo.
Le disavventure sessuali di Laura e del suo ragazzo, entrambi poco più che ventenni, erano diventate per una pura combinazione, oggetto di confidenza e di commento per un’altra coppia.
Laura si era confidata con la sorella maggiore e questa aveva raccontato tutto al marito.
Quindi adesso anch’io sapeva che la mia graziosa cognatina aveva preso in bocca il cazzo del giovane amico ed era rimasta quasi sconvolta giacché lui, di fretta e senza preavviso, avesse eiaculato schizzandole il suo piacere in bocca.
L’immagine di quelle labbra bagnate mi avevano turbato ed eccitato notevolmente, ma mi ero guardato bene dal dirlo e pertanto mi ero limitato a dei garbati commenti sul problema della prima volta.
Impaurito dalla voglia sessuale che mi metteva Laura, mi accorsi di sobbalzare ancora una volta quando Francesca mi ha proposto, in qualità di medico, di occuparmene io per fare una accurata visita alla sorellina.
No, meglio di no, per carità, avevo pensato fra me e me, cosciente del pericolo di trovarmi in qualche pasticcio di cui poi pentirmi.
Quindi, cercai delle buone scuse per tirarmi fuori di questa situazione, suggerendo che era meglio una dottoressa.
Poi aggiunsi che tutt’al più avrei potuto dare dei consigli al ragazzo, così tanto per aiutare la giovane coppia.
A sua volta Francesca aveva borbottato:
“Uhm, buona idea! ”
e si riprometteva di incontrare Michele anche lei per spiegargli qualche cosetta dal punto di vista di una donna.
Nel frattempo iniziò a toccarmi il cazzo che era già duro, poi non contenta lo tirò fuori dal pigiama e lo meno velocemente quasi con rabbia, sussurrandomi:
“Uuuummm…… queste storie ti stimolano e…? Bhe pure a me è venuta voglia. All’idea di quel bel cazzo giovane e vibrante mi sento tutta eccitata. Tu invece cos’è che ti ha fatto gonfiare il pene? ? ? Quella fighetta di mia sorella? ”
“Siii.. amore quella porcellina di Laura ma anche le tua intenzioni di istruire il ragazzo me lo fa drizzare sai non ti nascondo che l’idea di vederti alle prese con lui mi sconvolge”
Eccitato com’ero le salì a cavallo e iniziai a massaggiarle le spalle convergendo a centro, nella sensibile schiena.
Nel mentre cercai i movimenti che facilitassero l’intrusione del mio pene tra le sue cosce, e una volta riuscitoci cercai d’avanzare piano, piano verso la bagnata e vogliosa fica per infilzarla nel bastone dell’amore.
Lei strinse le cosce quasi a voler bloccare la mia avanzata che stava trovando la strada del piacere.
Poco dopo sentii allentare la sua morsa, dandomi nuovamente la possibilità di forzarla per conquistare ancora terreno.
Provai a raddrizzare la mira verso la fica ed infilai buona parte di minchia dentro di lei, che non disse niente, incoraggiandomi a sferrare colpi sempre più decisi.
Ma dopo un po’ prendendo coscienza che me la stavo chiavando fantasticando su sua sorella e su suo cognato, alzò la testa e si irrigidì, quasi in attesa di una riflessione per decidere cosa fare, rilassarsi e continuare a sognare spudoratamente di temi così erotici oppure bloccarmi e abbandonare quella scopata così eccitante?
La vedevo contorcersi di piacere e nello stesso tempo appariva combattuta imbarazzata dei sentimenti nuovi che entrambi stavamo provando.
Intanto io felice ne approfittavo di come stavano andando le cose e continuai a pomparmela con un leggero disappunto di lei che ormai scioltasi nei piaceri dell’amore trasgressivo ebbe appena la forza di sussurrarmi languidamente:
” Che fai sporcaccione?
Ti….. sei eccitato come non mai a parlare di queste cose, non è vero?
Siiii …. Dillo che ti piacerebbe se ti mettesse le corna con Michele. E magari nel frattempo tu ti scoperesti Laura, he? Che ne pensi? ”
“Uhhmm amore certo che mi piacerebbe!
Mi eccita tantissimo pensare tua sorella che lo prende in bocca…, mentre tu cerchi di insegnarle a fare i pompini e con la scusa dell’insegnamento mi fai le corna e ti gusti un frutto proibito.
Uhmm che libidine come vorrei che questo sogno diventasse realtà.
Sai mi piacerebbe tantissimo assistere veramente alle lezioni che potresti dare a giovani bisognosi d’amore”
“Che porco che sei! A furia di parlare di queste cose mi stai facendo diventare una troia, siii… proprio una troia. Uuuummm… che bello si amore più forte, siiii su dai, scopa si scopa, umm mi stai facendo morire.
Sai amore mi eccita tantissimo anche a me l’idea di poter dare qualche lezioncina di sesso a quel povero pivello di Michele, farlo sbavare, impazzire, morire di piacere, credo proprio che prima o poi lo farò, . Siii… ho voglia di scopare con lui di farmelo crescere in mezzo le cosce. Ummm che goduria scusami ma ho bisogno di fantasticare di farti le corna di tradirti. Ssiiii.. fottimi cornuto spaccami. Sei contento della puttana che sono? Vedi come mi bagno quando penso di tradirti e faccio la vacca con altri? Ssiiii ancora su fottimi forte che mi piace tantissimo pensare di scopare con il verginello e farle da maestra, da nave scuola”.
A quel punto avvinghiati l’uno all’altro sborrammo insieme e soddisfatti e appagati dallo sconvolgente orgasmo che queste fantasie erotiche così trasgressive ci avevano dato. Ma poi come se nulla fosse successo quasi vergognandoci un poco dei sentimenti provati ci addormentammo senza ulteriori commenti al rapporto forte appena vissuto.
Fu così che quella sera tutti e due abbiamo avuto entrambi degli strani sogni, dopo averci confessato per la prima volta la voglia che entrambi avevamo del proibito e di come questo era indispensabile per farci provare emozioni nuove.
Tirando bene le somme capivo che eravamo pronti per cogliere l’eccitante frutto della trasgressione e che sarebbe bastata trovare l’occasione buona per far si che si avverassero le nostre prime corna, concretizzando, finalmente, i nostri sogni proibiti.
Quindi non solo sentivo di desiderare Laura, rendendomi conto che si trattava della sorella di mia moglie e che era in fin dei conti una ragazzina alle prime armi, ma desideravo pure di vedere scopare mia moglie con un altro uomo confermando a pieno la mia voglia di perversione.

Contemporaneamente anche Francesca cominciava ad ammettere in cuor suo che avrebbe volentieri dato una prima lezione di “educazione sessuale” al fidanzatino della sorella.
Un ragazzo molto bello che da sempre le provocava uno strano rimescolamento solo a guardarlo.
Ma purtroppo lui era un ragazzino di vent’anni e per giunta stava con la sorella, non poteva certo sedurlo e portarselo a letto e divertirsi a scopare come desiderava fare con la fantasia? anche se la sola ipotesi la affascinava morbosamente inzuppandole la fica di piacevoli e imbarazzanti umori.

Quello che nessuno di noi due poteva immaginare era che, per uno strano scherzo del destino, le cose andassero rapidamente nella direzione giusta per poter cogliere le emozioni indimenticabili della trasgressione.
Io ricevette infatti una telefonata da Laura che mi chiedeva un appuntamento e una accurata visita, che dopo aver consultato l’agenda le fissai in un’ora tarda, in cui in studio non ci fosse stata più nemmeno la segretaria.
Intanto Francesca ricevette a sua volta una telefonata da Michele, che disperatamente le chiedeva aiuto per riavvicinarsi nuovamente a Laura.
Preoccupato per come si stavano mettendo le cose voleva urgentemente parlare con lei senza che la fidanzata lo sapesse.
E anche Francesca, desiderosa che succedesse qualcosa di eccitante, accettò di incontrarlo in un posto sicuro dove sua sorella non potesse arrivare neanche per caso.
Pertanto propose di passare a prenderlo lei stessa con la sua macchina per poi fare una passeggiata fuori città al sicuro da occhi indiscreti.

Così quando Laura entrò allo studio e io le chiese con tono rassicurante che problemi ci fossero, mi sentì dire di colpo che era ora che l’autorizzasse ad usare degli anticoncezionali perché aveva un ragazzo e probabilmente da un giorno all’altro avrebbero potuto fare l’amore.
Io annuì, fingendo di non sapere niente, anzi chiese se sua sorella era al corrente e mi fece raccontare in breve delle cose che grosso modo sapevo già.
Ma poi mi sentì dire che Francesca non avrebbe dovuto sapere niente di questa visita e del fatto che le avrei prescritto la pillola, dovendo promettere sotto giuramento il mio silenzio e solo allora Laura ebbe un sospiro di sollievo e cominciò a spogliarsi, dicendo:
“adesso devi farmi una visita accurata e profonda, cercando di aiutarmi a risolvere i problemi e i dubbi che mi inibiscono e mi fanno stare male… ”
spogliandosi davanti a me malgrado che avrebbe potuto ripararsi dietro un paravento.
Sembrava divertirsi a provocarmi con il suo sorrisino spavaldo che fu offuscato da un leggero imbarazzo soltanto quando rimase davvero nuda e dovette sdraiarsi.
Iniziai a visitarla con cautela ma non ho potuto fare a meno di fissare il suo corpo con desiderio e cominciare a sfiorarle il seno per una prima palpazione.
Laura chiuse gli occhi e si rilassò abbandonandosi alle carezze delle mie mani e poco dopo mi confessò che si stava eccitando.
“Mi succede sempre così, sai? Anche col mio ragazzo, appena comincia a toccarmi non capisco più niente…. “.

Eccitatissimo, malgrado il mio ruolo di dottore, colsi la palla a balzo e approfittai dell’occasione, così le strizzai i capezzoli e intanto le ordinai di aprire le cosce, la fichetta era così bagnata che sembrava colasse, era davvero molto calda e sensuale.
Infatti spinse lei stessa, da sola, il bacino verso l’alto e poi prese la mia mano e la posò direttamente sulla fica, cominciando ad agitarsi.
“Senti come è bagnata? Paooolo pensi che sia normale che sono sempre così…. vogliosa”
“Ti masturbi spesso? ”
le chiese con are del tutto professionale ma nel frattempo cercando direttamente il bottoncino di carne da titillare sfregandolo con la speranza che producesse gli effetti da me tanto desiderati.

“Oh, siii.. mi piace tanto toccarmi e vorrei tanto fare l’amore.
Siii…. Paolo ho proprio una voglia matta di provare a fare l’amore ma ho paura, avrei bisogno di affidarmi ad una persona sicura un amico ma nello stesso tempo un uomo maturo che sappia non combinare guai.
Ssiii.. Paolo aiutami tu dai insegnami a godere, sii il mio maestro, il mio dottore l’amico affidabile che da tempo cerco. Ti prego non dirmi no.
Francesca mi racconta spesso che a letto sei molto bravo, su aiutami dai” replicò Laura, inarcando di nuovo le reni e cercando di godere delle mie carezze che intanto si erano fatte più audace.
Intanto nessuno dei due in quel momento avremmo mai immaginato che Francesca e Michele, fermi in macchina su un viale di campagna, fossero anche loro impegnati in una improvvisa ricerca del frutto proibito.
Per loro tutto si era spianato dopo che Michele aveva raccontato in modo dettagliato le sue prime esperienze con Laura.
Francesca, che già era al corrente di tutto, lo aveva interrotto dicendo:
“Non bisogna godere subito nella bocca di una ragazza se lei é cosi giovane e inesperta.
Bisogna abituarla a poco a poco, far si che scopra l’amore gradualmente, essere contenti già se è disposta a succhiarlo, bisogna aspettare la sua maturità per poter pretendere di andare oltre”.
Michele era rimasto per un attimo sorpreso dal linguaggio aperto e libero di Francesca, ma poi, con un po’ d’imbarazzo, le confidò che anche per lui era stato il primo pompino della sua vita e che la tensione e l’inesperienza l’hanno portato a combinare quel pasticcio che Laura non gli aveva ancora perdonato.
“Sa signora, io, io no ho potuto fermarmi, giuro! Era la prima volta anche per me, che una ragazza mi succhiasse il coso, e non ho saputo resistere al piacere provato.
Il problema è che ci vorrebbero le scuole di educazione sessuale che ci insegnassero come godere e far godere una donna.
Non è giusto che dobbiamo imparare tutto da soli o dai filmini porno, che quasi sempre ci storpiano la realtà insegnandoci cose sbagliate.
Ci vorrebbero delle donne mature che spiegassero l’amore a tutti i giovani maschi e dei bravi amanti che iniziassero le ragazze ai piaceri del sesso”.
“Hai ragione Michele, ma viviamo in una società dove il sesso è tabù ed è proibito pure parlarne.
Comunque se hai bisogno di qualche consiglio sarò ben lieta di sfidare la nostra cultura puritana e di aiutarti, sia per il bene tuo che per il bene che voglio a mia sorella, sperando che possiate risolvere i vostri problemi di coppia e le vostre domande sul sesso.
Comunque, a mio parere, tu, prima di andare con Laura, dovresti provare a fare esperienza con qualche donna più grande, a limite pure con qualche prostituta che possa con pazienza insegnarti a resistere ai piaceri dell’amore”
“Si signora io, io c’io provato ma con le puttane non ci sono riuscito, sa? Davvero! Neanche a farlo dritto non so perché, forse la paura dell’AIDS o di altre malattie non lo so.
E malgrado svariati tentativi tutte con donne una più bella dell’altra ci ho rimesso i soldi oltre che la faccia, accumulando umiliazioni su umiliazioni che ancora mi bruciano e mi hanno mandato in crisi ”
“Su dai non ti preoccupare se è solo questo il problema penso che si possa rimediare. Sicuramente l’emozione di andare per la prima volta con una donna a pagamento, con i rischi di oggi giorno, può giocare brutti scherzi, ma questo non significa di essere impotente o malati, stai tranquillo.
Comunque bisogna trovare qualcuno che possa insegnarti a fare l’amore senza crearti dei traumi, tu non conosci nessuno che può venirti in aiuto? ”
“No, nessuno. Mi sa che sono nato proprio sfigato”.
“Ma che dici scemotto, non ti preoccupare il mondo è pieno di ragazze e donne mature che verrebbero volentieri a letto con te, basta solo che ti dia un po’ da fare e vedrai che ne troverai tutte quelle che vuoi”.
“Per favore signora Francesca mi aiuti lei, le resterei molto grato e lo ricorderei per tutta la vita del bene che mi sta facendo”.
Lei intenerita dalla sincerità del ragazzo e per nulla offesa rispose:
“Bhe così mi prendi alla sprovvista e mi metti in difficoltà ma se mi prometti che terrai per te la mia simpatia nei tuoi confronti e per il bene che voglio a mia sorella accetto di farti da maestra ma solo per questa volta e per cose di poco conto, va bene? ”
“Va bene signora Francesca, ci sto, le prometto che terrò tutto per me e le sono riconoscente per l’aiuto che mi sta dando”
così fiera del suo ruolo da maestra prese l’iniziativa cercando di agevolare il ragazzo a superare l’imbarazzo iniziale e accarezzò le gambe di lui vicinissimo al vibrante pene ed esordi:
“Vuoi che iniziamo la nostra prima lezione con una sega o vuoi riprovare per una seconda volta a mettere il tuo sesso in bocca ad una donna per provare la tua resistenza? ”
Stropicciando ormai chiaramente il vistoso pacco che Michele teneva tra le gambe, dimostrando che ci stava veramente a prendere il posto delle prostitute per insegnargli a scopare.
Dopo un emozionato sproloquio appena accennato
“SSsiiii…, signora mi insegni, mi insegni tutto, mi faccia riprovare a stare con una donna tenera e comprensiva, la prego… , voglio vedere se saprò resistere alle sue labbra sii.. dai”
Michele aveva fatto seguire un rapido abbassarsi della cerniera lampo per liberare l’uccello che prontamente fu afferrato da Francesca che iniziò a masturbare con un movimento deciso ma dolce.

” Adesso devi resistere, io te lo stringerò forte per non farti venire, ma devi volerlo anche tu…. ”
Disse Francesca, iniziando teneramente a prendere in bocca il cazzo del giovane e a passarci su la lingua per un primo assaggio. Nel frattempo con una mano si accarezzava le cosce e dolcemente si gustava le vibrazioni di quel ragazzo, poi sprofondo sull’asta ed iniziò il pompino più gustoso e proibito della sua vita.
Intanto tra se e se, quasi a giustificarsi, si ripeteva che lo stava facendo soltanto per il bene di quel povero ragazzo e soprattutto per sua sorella.
Ma poi un brivido di piacere le ha fatto pensare che forse stesse esagerando con l’amore fraterno e che vista così, con il cazzo del fidanzato di Laura in bocca e con la fica inzuppata di umori, lo facesse anche per lei o forse soltanto per lei e per soddisfare i suoi desideri proibiti.

Quasi nello stesso momento Laura, dopo le prime carezze aveva accettato anche di toccare il mio sesso, di masturbarlo e di avvicinarselo alle labbra con la voglia inconfessata di riprovare a prenderlo in bocca.
Io ero in estasi, sconvolto dalla libidine di quel pompino che lei si accingeva a farmi.
Timidamente, con calma, con fare ingenuo e voglioso di chi ha voglia d’imparare, faceva scorrere le sue labbra per tutta l’asta procurandomi irrefrenabili brividi di piacere che inesorabilmente mi portarono all’apice del godimento.
Prontamente avvertì Laura che stavo venendo e lei pur tirandoselo fuori dalla bocca lo lascio vicino le labbra e se lo strofino sul viso mentre imperterriti spruzzi dimostravano il piacere che era riuscita a donarmi. Poi spinta dal desiderio di provare tutto lo riavvolse nuovamente per farlo finire di scaricare nella calda e accogliente bocca che freneticamente ricominciò a far andare avanti e in dietro procurandomi spasmi di piacere a limite della sopportazione.

Intanto mia moglie che era riuscita a godersi a lungo fra le labbra il cazzo del giovane Michele interrompendo ogni tanto il pompino, se sentiva che l’eiaculazione si avvicinasse, non si negò di baciarlo in bocca come la più puttana delle amante, succhiandole la lingua e facendole assaporare il gusto
del cazzo appena spompinato.
Da buona maestra a tratti lo interrogava chiedendogli se avesse gradito e capito come dare e ricevere piacere.
La sua performance fu superba, da grandissima troia.
Si fermava su la punta del pene, lo ingoiava senza paura di soffocare, sembrava scatenata, succhiava, leccava e poi si rifermava per alleggerire la tensione del ragazzo, e quando volle concludere accelerò tutto d’un tratto i movimenti della mano che impugnava l’uccello masturbandolo furiosamente finche decise che fosse il momento di far godere Michele nelle sue esperte labbra.
Costatare l’eccitamento che aveva procurare al giovane le diete una grandissima gioia e ancora tremante di lussuria e non ancora paga del suo successo continuava a succhiare e a pompare, impegnandosi a far rimanere duro quel cazzo e a sentirlo ancora pronto per nuove imprese.
Così decise lei stessa, scostando le sue mutandine, di salirgli addosso accoccolandosi sopra di lui e di prendergli il cazzo in mano dirigerselo con decisione dentro la fica, iniziando la scopata più sconvolgente e libidinosa della sua vita, degna di una pornostar o da gran troia professionista, dimenticandosi tutti i limiti che inizialmente si era prefissa.
Come in un raptus erotico iniziò a sbottonarsi la camicetta offrendo le sue tette alle labbra di Michele perché lui le succhiasse e le mordesse.
Intanto lei gli mordeva il lobo dell’orecchio e gli sussurrava
“Hai un cazzo magnifico, Michele bravo cosììì… bambino mio si, si… scopami. Sei bravo amore, hai già imparato, sei un alunno promettente che sa dare tante soddisfazione alla propria maestra. Ancora amore siiii ancora, vacci dentro non aver paura, scopami bene, più forte. Ti piace he? Ti piace scopare con la tua maestra? Su dai dimmi se ti piaccio? Se sono brava ad insegnare? Sono abbastanza troia?
Mi sento tutta piena sai… mi fai morire amore siii …. ancora, ancora…. siiii vengo che bello vengo sul tuo giovane cazzo si.. ancora”
Così in un movimento rotatorio della fica sborrò ancora una volta il suo orgasmo e sta volta su i coglioni pieni di Michele che dopo poco, sfilandosi a fatica dalla tana del piacer appoggiò il pene nel ventre di Francesca svuotando ansante tutto il suo seme sulla pancia e sul seno di lei che soddisfatta si spalmo meglio per tutto il corpo.
“Uhmm, quanto ne avevi eri proprio pieno cucciolo mio”
e annusando le dita sporche di sperma lo ribaciò in bocca con il gusto e la libidine di chi è ormai persa nelle piacevoli spire del vizio, dove anche i profumi sanno regalare brividi di lussuria.
Intanto per me, che avevo goduto da poco fra le labbra di Laura e credevo che fosse necessario ricorrere a una pausa, era il momento di cercare una sigaretta e di accenderla per rilassarmi.
Ma allo sguardo della ragazza pieno di gratitudine, per il piacere che le avevo procurato, e nel frattempo anche curioso tanto da fissarmi l’uccello con lo stupore divertito di vederne diminuire l’eccitazione e la durezza, mi fece provare ancora i brividi di piacere.
Fu lei stessa a prenderlo in mano e a carezzarlo, osservandone incuriosita i cambiamenti con la felice intuizione di riinfilarlo in bocca ancora una volta, per ridargli il turgore ormai svanito.
E dopo poco con immenso piacere e anche un po’ stupito di costatare di essere nuovamente pronto col cazzo che era tornato a irrigidirsi e a gonfiarsi tra le sue labbra, come non mi succedeva ormai da tempo, così mi abbandonai felice a quel nuovo pompino sapendo che adesso sarebbe durato più a lungo del precedente.

” Io, io… vorrei fare l’amore… vedrai, non ti farò male e starò molto attento…. ”
le disse infine, decidendomi a confessare la mia voglia.
Laura senza smettere di spompinarmi mi guardò con allegria facendomi intuire che non aspettava altro.
La fece smettere di succhiare e la baciai amorevolmente.
La sdraiai sul lettino e le aprì le gambe sollevandole, per facilitare i miei strofinamenti col mio voglioso pene.
All’inizio mi limitai soltanto ad andare in su e giù esternamente lungo le labbra ormai aperte e ben bagnate, ma appena il cazzo fu unto e reso scivoloso, dagli umori che la sua fica stava producendo interrottamente, iniziai a penetrala senza strappi, lentamente, soffermandomi soltanto ogni qualvolta che la vedevo in difficoltà.
Ma quando ormai lei era tutta aperta e sembrava desiderare nuove spinte, mi decise ad affondare i colpi e a penetrarla fino che le mie palle toccassero il suo corpo.
Lei emise un piccolo lamento che subito fu seguito da sospiri forti, fortissimi e sempre più forti fin quando scossoni e spasmi segnarono il suo primo e sconvolgente orgasmo.
Quella ragazza era davvero la sensualità in persona e mi stava facendo impazzire per la sua disponibilità così piena e spontanea, senza tabù.
Riflettendoci bene mia moglie alla sua età era più bloccata e paurosa, c’è voluto un bel po’ prima che iniziasse a scopare alla grande come una troia, ma si sa che le nuove generazioni in fondo sono una continua sorpresa e fanno in fretta ad imparare.

Anche Francesca aveva in quei momenti riflessioni simili, ricordando che in fondo il ragazzo di vent’anni che per primo aveva scopato con lei era una frana e che solo io, in seguito, riuscii a farle conoscere progressivamente tutti i piaceri dell’amore.
Invece Michele era solo un timido alle prime armi ma aveva mostrato di saper imparare subito la lezione e di essere potenzialmente un ottimo amante.

“Vedrai che riuscirai a fare felice la mia sorellina, devi sempre essere così, come stasera… ”
gli sussurrava, con un tono materno che rispondeva però solo in parte al suo stato d’animo.
Poiché lei non era andata con lui solo per educarlo e consegnarlo nelle migliori condizioni alla sorellina, no!
Sinceramente lei con la scusa di Laura volle assaporare le sensazioni del frutto proibito che dà il piacere che nessuno amore normale può dare.

Per questo, anche se si era ripromessa di non vederlo più e di andare a quell’appuntamento solo per risolvere i problemi di sua sorella, sapeva anche che le cose non sarebbero andate così e si sarebbe nuovamente incontrata con Michele, per altre lezioni di sesso.
Avrebbe cercato più volte con lui quell’ebbrezza speciale che il suo corpo giovane, inesperto ma scattante le procurava, e soprattutto voleva ancora provare l’emozione del tradimento e del trasgredire le regole della morale fatta dalle frigide e dai puritani.

Anch’io, dopo aver augurato a Laura un buon prosieguo sessuale con il suo fidanzato nei migliori dei modi, non ho potuto fare a meno di dirle che sarebbe stato giusto rivederla di tanto in tanto, anche solo come suo medico curante.
Ma poi i suoi occhi brillarono e lei sorrise. ” Posso chiederti un piacere prima di andarmene” disse con un tono malizioso.
“Certo cara” le risposi.
“Vorrei approfondire altre posizione compreso la sodomia quindi vorrei che mi fissassi già sin da ora un altro appuntamento”
Come potevo dire di no a una simile proposta, se già il mio cazzo era tornato a indurirsi e lei accorgendosene iniziò di nuovo a stropicciarlo per poi tiralo ancora fuori dai pantaloni e imboccandolo golosamente?
“Tu, tu… mi fai morire… sei una troietta, … ” mugolai
” Te lo succhio bene? Dimmi, ti piace? ” disse lei lasciandolo per un attimo per poi riprendendolo subito a spompinare con voluttà autentica.
Io avrei voluto dirle che era più brava di sua sorella ma non lo fece, sapevo che avrei potuto assaporare ancora quel frutto proibito se fossi stato capace di non ferirne la sensibilità e di farlo maturare nel modo migliore.
Anche Francesca, che aveva fatto giurare al giovane Michele di non dire mai nulla a nessuno e di non fare soffrire la sua amata sorellina, adesso pensava fra sé e sé che qualche altra volta ancora avrebbe potuto pur rivederlo, insomma magari non molto spesso ma soltanto il tempo necessario per istruirlo bene e intanto godere della sua inesperienza lasciandolo crescere tra le sue esperte cosce.
Splendida come sempre Francesca nel rassettarsi pensò bene di lasciargli le mutande in dono per lui poter ricordare quella sera a lungo e che non avesse il dubbio che fosse stato un piacevole sogno.
Ma vista l’ora tarda mise in moto l’auto e si avviò verso il centro accettando le carezze di Michele che ancora non si era saziato di toccarle le cosce.
“Signora Francesca lei è una maestra bellissima, mi sarebbe piaciuto tanto averla come mamma”.
“Su Michele che dici, con una mamma mica si ci scopa! Comunque grazie per la stima. Ma ora fermati non mi pomiciare più le cosce se no mi eccito di nuovo e sarò costretta a commettere un incesto e dovrai infilarmelo ancora, e a una mamma non è consentito scopare con il figlio, lo sai no? “.
Quelle parole sull’incesto e della madre che chiaverebbe con il figlio lo fecero eccitare istantaneamente e trovò l’argomento libidinoso al massimo, così provo a trasmettere a Francesca questo suo desiderio di poter realizzare questa fantasia.
“Sii.. sarebbe bellissimo se lei fosse davvero mia mamma. Ohhh.. ! quante volte ho sognato di fare l’amore con mia madre, quante seghe mi sono fatto pensando a lei. L’incesto è la trasgressione più eccitante per un ragazzo sa? Poiché la prima donna che tocca, bacia, sbircia e ama un uomo è la madre che con tutti può far l’amore tranne con il figlio perchè a lui è proibito gustare il piacere che quella donna saprebbe donargli. Ssiii… facciamolo ancora, facciamo un incesto lo voglio ti prego mamma insegna a tuo figlio come si fa godere una donna. Ti desidero ancora su mammina fermati scopiamo un altro po’ “.
Anche lei fu eccitata con nuovi brividi all’idea emozionante dell’incesto e capiva anche l’effetto che in quel momento aveva Michele a poter mettere in atto quest’altra trasgressione, così un po’ per desiderio proprio e un po’ perché intenerita dal desiderio del ragazzo acconsentì “è va bene Michele scoperemo ancora un poco ma andiamo su da me così lo facciamo nel mio letto matrimoniale, dove stasera dormirò con quel cornuto di mio marito. Uhmmmm già sono tutta bagnata al pensiero che possiamo farlo sul letto. Finalmente potrò gustarmi serenamente la giovane minchia del mio bambino scopone.
Toccami senti come sto venendo, voglio darti tutte le attenzioni che una brava madre in calore può dare. Ummm… come è eccitante, mi sa che sto impazzendo, sono proprio un mammina snaturata a desiderare di fottere con mio figlio”

“Grazie mamma sei una maestra dolcissima. D’ora in poi voglio fare tante lezioni di trasgressione con te. Non mi sembra neanche vero che possa essere possibile, sei un sogno, ti amo” e baciandola le mostrò tutta la sua gratitudine per l’esperienza che stavano vivendo, dimenticando del tutto Laura e che Francesca infondo non era nient’altro che la sorella della sua fidanzata.
Appena arrivati dentro presi dalla passione della più peccaminosa della trasgressione Michele scopò Francesca continuando a chiamarla mamma con molto piacere di lei che in un solo giorno stava provando tutte le emozioni che da sempre aveva sognato.
E dopo che la graziosa mammina offrì pure il culo al furioso e felicissimo figlio caddero, tutti e due, spossati nel giusto sonno di chi ormai ha goduto.
Quando rientrai a casa vidi Francesca uscire dalla nostra camera da letto tutta nuda che si stava infilando una camicia azzurra, che a stento riusciva a coprirla, e in fretta e furia mi veniva incontro facendomi segno di fare silenzio e di muovermi piano. Poi mi si tuffò a dosso e mi baciò appassionatamente con tanto di lingua in bocca e mentre si strofinava a me come una gattina che ha bisogno d’affetto mi disse:
” amore fai piano c’è Michele di là che dorme. Uummm non sai come abbiamo goduto mi sembra l’ora di raccontarti tutto, però adesso non posso ho paura che si sveglia e ci trova insieme. Quindi ti chiedo un favore di andartene e di ritornare quando ti chiamo io. Va bene amore? Vedrai ti farò impazzire di piacere quando ti racconterò come ho goduto”
Frastornato ma eccitato indietreggiai e come uno stupido le chiese:
” C’hai chiavato? ”
“Certo che si. Che stupidino che sei, vai, vai ti racconto tutto dopo”
” Ma almeno dimmi qualche altra cosa”
” E va bene, sai è proprio un porco mi ha chiavato pensando di scoparsi la madre e a tale proposito mi ha chiamato mamma tutto il tempo pure quando me l’ha sbattuto nel culo”
” Ti sei fatta inculare? Che porca che sei amore mio, però mi piace tanto saperlo. Sono contento e tutto eccitato. Senti, senti qua come mi è venuto duro”.
” Eee…eee…. ” sorridendo mi disse: ” lo sapevo che ti sarebbe piaciuta questa storia. Uuummm quanto ti è venuto grosso. Ti piace he? Ti piace saper che ti ho fatto le corna? Finalmente sei un cornuto amore sei contento? Toccami guarda come sono bagnata, sono proprio una troia una puttana, la tua puttana amore”.
Ero sconvolto emozionato come non mai. Il sangue mi si era gelato e brividi di freddo avevano iniziato a scuotere il mio corpo, anche la voce mi usciva a stento inspiegabilmente visto che non ero geloso e che tutto ciò mi piaceva e speravo da tempo che si avverasse. Ma adesso che era successo davvero stavo reagendo in modo inaspettato, sembrava che il mio corpo e i miei nervi fossero ognuno per conto proprio. Il cazzo continuava ad essere duro, a testimonianza del piacere che provavo ma la testa mi girava e tutto mi appariva sfogato e persino l’udito si era ribellato ovattando ogni suono che percepivo rendendomi parzialmente sordo.
Lei masturbandomi da sopra i pantaloni avvertiva i miei turbamenti e il fiato che affatica ossigenava il mio corpo, così per sdrammatizzare, sempre con il sorriso sulle labbra come se tutto ciò fosse la cosa più normale del mondo, continuo imperterrita a farmi vedere solo i lati positivi della trasgressione:
“mi sa che per farti stare buono mentre chiavo con lui, d’ora in poi ti dovrò procurare un’altra puttana che prontamente appaghi i tuoi virili istinti.
Chi sa magari potremmo coinvolgere mia sorella oppure la mammina di Michele così potrò provare pure l’amore lesbico che ne dici? ” e ribaciandomi
ancora e lasciandomi buona parte della sua saliva in bocca mi fece gustare tutti i sapori che lei aveva precedentemente gustato.
Nel frattempo lei continuava a sospingermi verso la porta, approfittandone del mio sbandamento, e senza accorgermene mi ritrovai letteralmente fuori.
Mi misi in macchina e lentamente mi avviai verso qualche locale per trascorrere la serata. Intanto a stento vedevo la strada e tutto mi continuava a girare intorno.
Ripercorsi tutto ciò che ci era successo e fra me e me capì e accettai l’emozione che il proibito dà, trovando ogni brivido stupendo unico, infatti ero eccitatissimo, si insomma ero felice di avere una moglie libera di certi tabù e che sapeva cogliere e offrirmi le delizie dei frutti proibiti e che sicuramente si sarebbe fatta scopare ancora del ragazzo e che avrebbe sicuramente fatto del tutto per poter accontentare pure me coinvolgendo sua sorella e la mamma di Michele alle perversioni del sesso di cui tutti, malgrado le apparenze, ne abbiamo bisogno per poter vivere una vita felice e frizzante. FINE

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3 Commenti

  1. sarà un caso ma anche mio cognato si scopa mia moglie, tutto è iniziato per gioco e per caso, devo dire che io lo spinta a provocarlo e quando lei un giorno si presento alla porta per aprirgli in mini vestaglietta e nuda sotto, lui dopo un po non resistette e avvicinandosi a lei inizio a palparla e la bacio con la lingua in bocca, lei già era eccitata e lo lascio fare, io guardavo di nascosto con il cazzo tra le mani duro ed eccitato, lui la spoglio la bacio sul colle le succhio le tette toccandole la fica e subito lei si abbasso e gli prese il cazzo in bocca spompinandolo come non aveva mai fatto, io ero eccitato come non mai, lui la prese la butto sul tavolo a pecorina e le mise il cazzo dentro la fica sbattendola con forza e lei mugolava godeva e lo incitava, dai più forte sbattimi si si mi piace godo, io mi sbodolaio tra le mani e le cosce e lui le sborro un litro di sborra dentro la fica facendola godere come una troia, meraviglioso e dopo lo abbiamo fatto ancora quando io avevo voglia di fare il cornuto le dicevo dai amore chiamalo dille che hai voglia del suco cazzo vallo venire e fammi vedere come lo succhi e come ti fai sfondare la fica, e lei non se lo faceva ripetere due volte, mi diceva sei un porco ti piace fare il cornuto

  2. devo dire che anche a me piace fare il cornuto, vedere mia moglie che scopa con mio cognato, la cosa mi eccita da morire e lei e talmente porca che si scoperebbe anche tre cazzi assieme, laltro ieri mentre eravamo a letto mi disse sai amore ho una voglia di provare con un cazzo nella fica uno piccolo nel culo e uno grosso in bocca, che dici ti ecciteresti , e io le risposi amore siii mi ecciterei ma credo che tu godresti come una troiona tre cazzi assieme sarebbe bellissimo ed eccitante

  3. salvatorecimara

    sarà una cosa comune ma eccita anche a me vedere mia moglie scopata da mio cognato, ieri sera lui era a cena da noi e dopo cena la troietta di mia moglie lo ha stuzzicato, gli ha tirato fuori il cazzo e lo ha spompinato sul divano mentre io li guardavo, dopo la fatta mettere a pecorina e la sbattuta di brutto, devo dire che lui ha un cazzo grosso e duro, lei non contenta mentre ululava come una cagna in calore ha voluto il mio cazzo in bocca e quando siamo arrivati assieme lui nella fica e io in bocca lei è andata in estasi gridando siiiii dai fottetemi siiii godoooo, e dopo gli a leccato la cappella pulendola per bene dalla sborra, che troia

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