Ultimi racconti erotici pubblicati

Cos’e’ una spagnoletta mamma?

Mi sembrava di vivere in un incubo, di punto in bianco, quella che sarebbe dovuta essere la più bella serata di tutta la mia vita, si era trasformata nella più terrificante giornata della mia esistenza. Almeno così credevo prima che arrivassi a finire di mangiare il dolce.
Quella sera avrei dovuto uscire con Sara, la mai attuale ragazza, eravamo insieme da poco più di un mese, per l’esattezza dal giorno dopo che ci hanno comunicato i risultato della nostra maturità classica. Sara era davvero una bellissima ragazza, stare assieme a lei sembrava un sogno, e finalmente quella sera lei si era decisa. Mi aveva invitato a casa sua, una rapida cena e poi mi si sarebbe concessa, completamente.
Fino a quel giorno avevamo solo avuto rapporti orali, qualche spagnola, cosa che io adoravo, ma che le sue tette, una seconda scarsa, non mi potevano certo dare grandi gioie e soddisfazioni. Mi aveva giurato che se volevo, l’avrei anche potuta prendere da dietro.
Ma quello era solo la fantasia. Sara, mi chiamò pochi minuti prima che uscissi per andare da lei, dicendomi che sua madre, era caduta dalle scale, rompendosi una gamba e che l’avrebbe dovuta accompagnare al pronto soccorso. Mi ero offerti di andare assieme a loro per farle compagnia, ma lei aveva rifiutato.
Cosi eccomi costretto a passare la serata con mia madre al posto che con la mia fidanzata. Io e la mamma eravamo soli da quasi una settimana, mio padre sarebbe stato via ancora un’altra settimana per lavoro. Simona, mia madre, vedendomi triste e sconsolato per la buca, decise di tirarmi su il morale, organizzando una bella cenetta sul terrazzo di casa.
Abitavamo in un appartamento all’ultimo piano di un piccolo condominio, nel nostro palazzo eravamo solo quattro famiglie, e ci conoscevamo tutti fra di noi.. Era un bell’ambiente, davvero.
Fatto sta che alle otto ci mettiamo a tavola, faceva un caldo atroce, , io ero in pantaloncini e maglietta e sandali.
La mamma invece indossava un grande camicione, molto fresco bianco. Era anche abbastanza trasparente e le potevo vedere senza alcun problema il reggiseno anch’esso bianco e le grosse tette, una quinta abbondante , che conteneva. E un paio di shorts aderentissimi che mettevano in risalto il suo fantastico culo. La mamma aveva 40 anni, era un tipo veramente giovanile, e ancora fascinante, aveva una folta chioma di capelli rossi che le ricadevano lungo le spalle, arrivandole fino a metà schiena, un fisico curato e senza il segno di cellulite o di chili superflui. La ciccia, ce l’aveva solo nei punti giusti, e i posti che servono per farlo diventare duro ad un uomo.
La mamma cucinava veramente bene e la cena era squisita, in più entrambi eravamo dei gran bevitori di vino, ed ogni portata era accompagnata da fiumi di vino rosso. Mi ritrovai brillo, complice anche il caldo, senza nemmeno accorgermene.
“Mi spiace che la tua serata romantica sia saltata, Gianni”
“Anche a me mamma, anche a me”
“Avevate in mente qualcosa di particolare? ”
“Oh no le solite cose… la cena, un film”
“E che genere di film? ”
“Non lo so… lo sceglieva Sara” bofonchiai la risposta, in realtà sapevo benissimo che film era, era un porno prestatomi da un mio amico. Roba forte, mi aveva detto. Ma questo forse era meglio non dirlo alla mamma.
“Stai bene? Sei tutto rosso? ”
“S… si, dev’essere il vino… buono. Brava hai scelto bene”
“Grazie, ma dai non fare il finto tonto, guarda che non sono completamente andata, me ne accorgo ancora quando uno vuol cambiare discorso”
“Ma ti ho detto tutto quello che avevamo in mente”
“Senti, forse ho fatto male… ma ieri stavo sistemando la tua camera e ho visto la cassetta che avevi intenzione di portare da Sara. ”
“Cazzo, l’avevo dimenticata sulla scrivania credevo che non l’avessi vista… ti posso spiegare, non era sicuro che l’avremmo visto… me l’ha dato un amico e… ”
“No, no rallenta, non ci vedo nulla di male. So che stasera è saltato molto più che una cenetta romantica e una pomiciatina, che sarebbe finita con un bel pompino… ”
Non credevo alle mie orecchie, mia madre aveva appena detto pompino. Sapeva cosa facevo con Sara, o almeno l’immaginava. La cosa non ma avrebbe dovuto stupire più di tanto, in fondo, chissà quanti pompini avrà fatto lei da giovane… ma, sentirselo dire, è sempre un po’ strano.
“Quello di cui mi preoccupo è se hai preso anche le giuste precauzioni. ”
“precauzioni? ”
“I preservativi Gianni, li hai comprati? ”
Oh si mamma, ero uscito apposta, me li ero dimenticato e sono corso fuori prima che fosse troppo tardi… ”
“bene, ora sono tranquilla. Avevo paura che mi portassi a casa un nipote da accudire. ”
Il discorso cambiò immediatamente, fu la mamma stessa a farlo. Credevo che mi avrebbe fatto una bela ramanzina sulle mie intenzioni e invece no. Giustamente si preoccupava solo per me e Sara. Eravamo arrivati a mangiare il secondo, che consisteva i poca carne e molto vino. La mamma era molto accaldata, e iniziò a sbottonarsi i primi bottoni della camicia, che le rimaneva appiccicata al corpo per il caldo. Il sudore che le scendeva lungo il soffice profilo delle sue pere era ipnotizzate. Prima di quella sera non mie ero mai reso conto di quanto fossero belle e grosse le tette di mia madre. Una quinta di seno, che ha 40 anni, non volevano saperne dell’età e rimanevano sempre dritte nell’aria senza mai ammosciarsi più di tanto quando si levava il reggiseno..
Una volta Davide, il mio migliore amico, dopo un paio di birre di troppo bevute su questo terrazzo mi disse.
“Sai, tua madre è una gran fica, me la farei volentieri” Io rimasi sconvolto, ma poco dopo scoppiammo tutti e due a ridere su quella notizia. In quel momento, con decisamente quasi una bottiglia di vino di troppo nel sangue mi ritrovai a pensare a quella frase e a dare decisamente ragione al mio amicò. Ero stregato dal leggero dondolare delle sue poppe, che sobbalzavo ad ogni suo minimo movimento. Ora la mamma aveva slacciato tutta la camicia e si stava sventolando con i lembi di questa. Io fissandola scoprii di avere il cazzo duro.
“Mamma” le chiesi “Davvero non sei arrabbiata per quello che avremmo fatto io e Sara? ”
“E perché dovrei? Se mi hai detto che avevi i profilattici e che li avreste usati, non vedo cosa ci sia di male. Per te sarebbe sta al prima volta? ”
“No” arrossii un poco.
“Per lei? ”
“Nemmeno”
“Se sapessi quante fatiche abbiamo dovuto fare io e tuo padre, e prima ancora io e gli altri miei fidanzati, per poter scopare senza che i nonni lo venissero sapere… Se ci ripenso adesso mi pare quasi impossibile”
“davvero? ”
“Certo, osa credi che non l’abbai mai fatto? Se cosi fosse mi spieghi tu da dove saresti venuto fuori? ”
“No, non intendevo questo.. ”
“Lo so. Almeno spero. Comunque, a patto che non diventi un’abitudine, se vuoi portare qui Sara o le altre tu fidanzate ogni tanto per poter scopare liberamente basta che me lo dici e provvederò io a portare fuori tuo padre a cena e ad un cinema. ”
“Va… va bene, ve lo dirò” ero senza parole a sentire mia madre che mi incitava a portare delle donne a casa per scoparmele. E intanto il cazzo continuava a diventare sempre più duro.
“Bene, ora la cena l’abbiamo fatta, ci manca di veder un film, cosi non ti sarai perso nulla delle serata con Sara”
“Più o meno” Ero ubriaco fradicio, dicendo quella frase in quel momento, speravo che la mamma volesse anche accontentarmi per il dopo film.
“Cosa guardiamo? ” chiedo io, sedendomi di fianco a lei sul divano. Ora s’era tolta del tutto la camicia e continuavo a mantenere gli occhi fissi sulle sue grosse pere sudate. Il cazzo mi faceva male dal tanto era duro
“Non so. L’hai scelto tu il film” e dicendo questo fece partire il video. Era il film porno che dovevo vedere con Sara.
“Mamma, , hai sbagliato cassetta”
“No. Sai è da un bel po’ che non vedo dei porno. Sono curiosa di sapere cos’è cambiato dai miei tempi”
“Tu guardavi i film porno? ”
“Si, li portavano i mie fidanzati. Ma raramente ci interessavamo al film per più di un quarto d’ora… non so se mi spiego”
“Si” deglutii io “Perfettamente”
Dopo una ventina di minuti, il film era in pino svolgimento, ora c’era un’attrice che veniva fottuta da due cazzi contemporaneamente. Mi sentivo l’uccello scoppiare fra le gambe, e il bozzo che avevo sotto i pantaloni era enorme E improvvisamente la mamma me lo disse
“Se vuoi masturbarti Gianni fa pure. Non mi dai fastidio, Tanto vedere un cazzo in più o in meno.. ”
“Ma mamma, non posso ci sei tu”
“Guarda che te l’ho già visto, quand’eri piccolo e non credere che non sappia cosa facevi quanto ti chiudevi in bagno tutte quelle volte… e poi guardatelo. Se non o tiri fuori tra poco ti spacca i pantaloni”
Mia madre stava facendo una serie di pesanti e spinti apprezzamenti sul mio cazzo, e aveva ragione, a quel punto cosa sarebbe servito trattenersi? Mi aveva fatto lei, sapeva benissimo cosa fanno gli uomini davanti ad un porno e allora?
Allora niente, mi tolsi mutande e pantaloncini in un sol colpo e rimasi li a gambe divaricate col cazzo duro in mano a masturbarmi guardano il film porno con mia madre.
“Va meglio? ” Mi chiese con un filo di eccitazione nella voce
“Si, molto”
“Hai una bella mazza Gianni, ti ho fatto veramente bene… ”
“Be , l’ho sempre trattata bene”
Ad un certo punto mia madre fece qualcosa di veramente sconvolgete, per me, si abbassò gli shorts, e posando una mano sulle sue mutandine rosa in pizzo, che facevano intravedere benissimo la folta peluria che c’era sotto iniziò a masturbarsi il clitoride.
Mi fermai come ipnotizzato, incapace di continuare a masturbarmi.
“Ma… mamma” dissi alla fine con un filo di voce
“Cosa fai? ”
“Non dirmi che non lo sai” mi fece lei con una voce incredibilmente sexy e provocatoria “Mi sto masturbando anch’io piccolo. Guarda che con certe cose non vi eccitate solo voi maschietti. Anche noi femminucce, abbiamo le nostre
necessità”
“Si, lo so… ma non mi aspettavo che anche mia madre… ”
“Ma cosa dici, guarda che prima di tutto sono una donna, e madre o non madre un cazzo come quello che si fotte in culo quella troietta farese eccitare chiunque… fammi un paciere Gianni, prendimi una banana dal cesto della frutta”
“va… va bene” allungai una mano e gliela presi. Proprio non riuscivo a capire come gli fosse venuto in mente di mangiarsi una banana in quel momento. Stupidamente, non pensai ad altri utilizzi del frutto. In fondo era mia madre quella donna. La mamma mi sorrise e mi ringraziò, si mise tutta la banana in bocca senza sbucciarla e poi spostandosi leggermente l’elastico della mutandine, ora il suo pelo era completamente alla mia vista e io cominciai a masturbarmi guardandole la fica e non più il film, la mamma si stantuffò in fica con la banana. Quell’immagine mi eccitò ancor di più, e aumentai il ritmo della mia sega. Anche mia madre se ne accorse
“Ehi non dirmi che ti stai eccitando per la tua mammina”
“Si, mamma. Insomma ti stai fottendo in fica con una banana e cazzo me lo fai davvero tirare ”
“Sei un porco, rallenta un po’ che se no vieni subito, non vuoi venire assieme a me? ”
“Si veniamo assieme”
La mamma s’era levata la camicetta e mentre si tintillava il clitoride con la banana s’era messa a palparsi le grosse tette, ormai completamente libere dal suo reggiseno. Guardando quelle pere enormi e qui capezzoli duri come baionette mi veniva in mente un solo pensiero
“Mamma, quante spagnolette ti fa il papà al giorno? ”
“Spagnolette? Cosa sono? ” mi chiese lei decisamente stupita.
“Non so come le chiami tu, insomma quando ti mettono il cazzo fra le tette e ti scopano li”
“Non ho mai provato, tuo padre non me l’ha mai chiesto”
“Non ci credo. Non sa cosa si perde. A me piace tantissimo farlo è stupendo, ma Sara ha delle tette piccole, non come… ”
mi fermai impaurito e al tempo stesso eccitato per l’idea che mi era venuta in mente.
“Come quelle di chi Gianni? Come le mie forse? ”
“Si mamma, come le tue pere”
“Se vuoi puoi provare con me allora”
“Ma mamma cosa dici”
“Se me lo devi mettere solo fra le tette non ci vedo nulla di male… poi magari se mi piace lo faccio veder anche a tuo padre”
“Mamma, non scherzare, io ci sto pensando seriamente alla tua proposta”
“Non scherzo affatto… mi devo sdraiare? ”
“Si… sdraiati sul divano ti faccio godere adesso”
“Vediamo”
La mamma si stende sul divano a pancia in su, io mi siedo sulla sua pancia e col cazzo le accarezzo le tette e i capezzoli duri
“come ce li hai duri mamma, non ti fanno male? ”
Simona mosse rapida una mano afferrandomi il cazzo iniziandomelo a menare lentamente
“Un poco, ma vedo che anche il tuo bastone è bello rigido e a te non male? ”
“Noooh sii Simona sei stupenda, mi stai masturbando mamma”
Mia madre sorrise ma mi molò il cazzo
“Bene, e adesso cosa si deve fare? ”
Feci tutto io, mi sistemai bene sopra di lei e gli misi il cazzo in mezzo alle sue tettone
“Poi, devi prendere le tette e stringerle assieme così” e mentre parlavo, facevo seguire i fatti, e più che stringere le tette gliele stavo palpando avidamente, le mie dita passavo dalla carne abbondante fino all’aureola dei capezzoli, per constatarne la durezza con le dita e sfregarmeli contro i polpastrelli, facendo visibilmente godere mia madre.
“Fai te con le tette Gianni o ti vuoi dedicare a qualcos’altro? ” mi sorride in modo decisamente seducente, sulle prime non capii a cosa stava alludendo, ma poi tutto mi fu più chiaro, mi girai e vidi che dalla passera di mia madre spuntava ancora la banana.
Mollai le tette che subito mia madre si premurò si stringere contro la mia asta pulsante, e con una mano, sempre a cavalcioni di Simona afferrai la banana cominciando ritmicamente a stantuffarla in fica con la banana e fra e tette col mio cazzo
Era la cosa più eccitante che mi fosse mai capitata, cercavo di godermi al massimo quegli attimi di amore peccaminoso di lussuria sfrenata, ben sapendo che il giorno dopo nessuno dei due avrebbe più riparlato dell’accaduto e tutto sarebbe tornato di nuovo alla normalità
“Bravo Gianni cosi così fai godere la mamma”
“Ohh ti piace mamma ti piace sentire il mio palo fra le tette? ”
“Si, tuo padre me lo dovrà fare sempre da oggi in poi sei un bravo figlio Gianniiiiiihhh mi hai fatto godere… forza ora tocca a te venire”
Estrassi la banana dalla fica di mia madre e me la portai alle labbra, Priamo l’annusai per bene e poi leccandola mi degustai tutti i sapori e gli umori dell’orgasmo di quella donna che stavo chiavando fra le tette.
“Ti piace il sapore della mammina vero? ”
“Si, cazzo come sei dolce”
“Anche a me piace il mio piacere. Forza dammene un po’”
Senza pensarci avvicinai la banana alla bocca di mia madre, ma lei la rifiutò.
“Ma hai detto che.. ”
“Ho detto che voglio gustarmi il mio piacere. Ma su questa banana non c’è più nulla, l’hai tutto tu in bocca Gianni.
Forza fammi assaporare”
Era stupendo mia madre mi stava chiedendo di limonare, non glielo feci ripetere, mi buttai sue labbra, fu un bacio lungo e infoiato, Simona mi frugava in bocca con la sua lingua cercando di rapirmi ogni goccia possibile del suo sapore, quando ci staccammo, mia madre mi disse che aveva goduto ancora.
“bene, adesso sono io che devo venire mamma, mi fa male il cazzo ora ti esplodo addosso” detto questo le brancai le tette con le mani e strizzandole i capezzoli cominciai a cavalcarla come se fossi impazzito il mio ritmo era furente, sentivo lo sperma salirmi dai coglioni duri come palle da biliardo, mentre mia madre mi incitava a fotterla e a venirle in faccia
“Forza Gianni cosa aspetti, schizzami schizzami tutto in faccia… dai ti apice scoparmi fra le tette vero porco? ”
“Si, si mi piace troia, mi piace mamma. Sei una puttana Simona, sei una vacca mamma”
“Sii insultami mi piace, mi eccita ora, ora godimi addosso”
In quel momento esplosi, un incredibile quantità di liquido bianco mi partì fuori dal cazzo col primo schizzo. La sborra raggiunse mia madre in faccia, in bocca, poi le vedevo riempirsi le tette di quel caldo liquido. Fu l’orgasmo più inteso che abbia mai avuto. Mentre godevo continuavo ad insultarla e più le davo della troia più lei era contenta. Mi accasciai esausto sul suo corpo, eravamo sporchi e sudati tutti e due, ansimavamo per la fatica, eravamo esausti.
Come avevo previsto da quel giorno non parlammo più dell’accaduto e non ebbimo più modo di riprendere il discorso.
Almeno fino a stasera. Mio padre era tornato a casa da una settimana, e oggi s’è fermato in ufficio per sbrigare degli affari, tornerà molto tardi. Io sono a letto a leggere, la mamma entra in camera mia nuda, con addosso solo un paio di calze nere e reggendo in mano una banana e mi dice
“Gianni, scusa se ti disturbo, ma quello stronzo di tuo padre, non ne vuole sapere di farsi fare le spagnolette, e a me piacciono tanto. Non è che vorresti farmi un favore? ”
Tutt’oggi il rapporto con mia madre continua senza problemi, lei e mio padre scopano regolarmente e regolarmente lei viene da me per farsi godere in mezzo alle tette. FINE

About Sexy stories

Storie sexy raccontate da persone vere, esperienze vere con personaggi veri, solo con il nome cambiato per motivi di privacy. Ma le storie che mi hanno raccontato sono queste. Ce ne sono altre, e le pubblicherò qui, nella mia sezione deicata ai miei racconti erotici. Aiuta il sito chattando con le ragazze cliccando QUI. Iscrizione gratuita!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *