Mi chiamo Luca ed ho 42 anni.
Da 7 anni sono sposato con Maria che ha la mia stessa età, è alta 1 metro e 68, un po’ rotondetta sui fianchi e sul culo, ma ben messa di seno dato che ha una buona quarta misura abbondante.
Maria ha una sorella più giovane di lei di dieci anni che si chiama Debora.
Io sono molto affiatato con mia cognata Debora, mentre non vado molto d’accordo con Piero, suo marito. Piero è uno di quei tipi sempre precisi, puliti e profumati, è molto ossequioso e riverente, insomma è un vero gentleman d’altri tempi ma che a me che sono un tipo “selvaggio” la sola presenza innervosisce.
Mia cognata Debora è una bella ragazza, alta un metro e 73, slanciata e formosa al punto giusto con una terza misura di reggiseno ed un culetto proprio niente male.
Devo confessare che alcune volte mentre scopo mia moglie, chiudo gli occhi e penso che mi stò scopando mia cognata. La cosa mi eccita a tal punto che vengo sempre rapidamente.
Per anni ho pensato che sarebbe potuto accadere solo nella mia fantasia, ma un giorno accadde l’impossibile.
Una sera, come di consueto il fine settimana io e Maria eravamo a cena a casa di Debora e Piero.
Debora indossava una gonnellina nera a pieghe ed un top bianco molto aderente che le lasciava scoperto l’ombelico, era stupendamente sexy quella sera.
Al termine del pasto, prima di accomodarci tutti e quattro in salotto per prendere il caffè, io e mia cognata andammo in cucina per prepararlo mentre mia moglie era andata in bagno e Piero era sceso in garage per prendere le sigarette che aveva lasciato nell’auto.
Dato che al momento eravamo soli, Debora si fece coraggio e mi disse: ” scusami Luca, ma tra noi c’è ormai una certa confidenza, posso chiederti la tua opinione su una cosa un po’ delicata? “.
Io allora le dissi che sarei stato ben lieto di ascoltarla e di dirle la mia opinione.
Debora allora disse: “vedi Luca, io voglio molto bene a Piero, ma sessualmente mi annoia, è sempre ripetitivo e troppo rispettoso nei miei confronti, mi dice sempre posso oppure scusa qui, scusa là, è sempre tenero e romantico. Molte donne pagherebbero oro per avere un marito così, ma non io, io adoro le situazione insolite ed intriganti …… mi eccita essere trattata coma una puttana di strada….. insomma mi piacciono le maniere forti! “.
Io dato che il solo starle vicino mi eccitava da impazzire, udendo le sue parole non ho resistito più e le ho messo una mano sul sedere accarezzandoglielo dolcemente, dicendole: “più che un consiglio qui ci vogliono i fatti, lasciami fare e non te ne pentirai! ”
Debora allora con uno scatto fulmineo si allontanò da me e disse: “Luca…ma sei impazzito.. che cosa hai intenzione di fare? “.
Io per tutta risposta mi riaccostai a lei e le afferrai un seno da sopra il top e glielo strinsi con forza dicendole: “stai zitta e ferma! ….. puttana che non sei altro…. ora mi voglio divertire un po’ con tè”.
Debora allora disse: “ma sei matto…. Maria e Piero possono arrivare da un momento all’altro.
Io pero risposi che non doveva preoccuparsi per suo marito o sua sorella, da doveva preoccuparsi solo di fare ciò che le dicevo, punto e basta.
Debora allora si mise di fronte a me come congelata, lasciò cadere le braccia lungo i fianchi e rimase immobile lasciandomi giocherellare con le sue tette.
Poi mi misi seduto su una sedia e dissi e Debora: “girati ed alzati la gonna che voglio ammirare il tua fantastico culetto da troia che chissà quanti cazzi avrà già preso! “.
Lei come un automa fece come gli avevo detto, si girò dandomi la schiena e poi si alzò la gonna chinandosi un po’ in avanti.
Io allora dopo averglielo accarezzato un po’ iniziai a darle delle sculacciate.
Le prime erano quasi carezze, ma ogni volta calcavo sempre di più la mano fino alle ultime che erano così forti che la fecero sobbalzare.
Quando udii il rumore delle scarico del bagno dissi a Debora: “per il momento basta così brutta porca depravata e zoccola che non sei altro.. ma ricordati che questo è stato solo l’inizio, vedrai in seguito quello che sono capace di fare”.
Debora allora si riassestò la gonna, poi mi venne vicino e con mia grande sorpresa mi diede un dolce bacio sulla guancia bisbigliandomi nell’orecchio: “grazie Luca…. in questa casa sei l’unico che mi capisce fino in fondo! “.
Poi si rimise a riassestare la cucina, giusto in tempo per l’arrivo di mia moglie nonché sua sorella.
Dopo pochi minuti arrivò anche Piero che fortunatamente si era attardato per colpa di un vicino di casa che le aveva placcato sulle scale per raccontargli l’esito della riunione di condominio che si era svolta poche ore prima.
Pertanto ne Piero ne Maria si erano accorti di nulla. FINE
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