Quando suona la sveglia
Restiamo a letto, amore.
Parliamo piano,
In un sussurro,
Mormorii a increspare il silenzio,
Turbarlo appena con le nostre parole senza senso,
Fusa di gatto,
Baci rubati e sorrisi,
Mani che toccano dolci,
Risatine,
Rinnovare eccitati il piacere,
Tra mugolii e sospiri,
Sotto il sole che piove dalla finestra socchiusa.
Restiamo a letto,
Ancora un po’,
Il mondo là fuori può aspettare,
La vita no,
Mentre ci immergiamo a turno tra le coltri,
Prima io, poi tu,
Con la bocca intenta ad appagare.
Divino gioco e dedizione,
Il tuo canto strozzato e il tuo sapore
E poi la favola che sempre ritorna,
Tra le tue labbra,
Tu silenziosa regina che mi strappi via il seme un’altra volta.
Dobbiamo alzarci, tesoro,
Il caos ci attende,
E poi il lavoro,
La città folle che non si dà mai pace,
Ma penso al tuo nome che mi accende,
Alla tua voce, ai tuoi capelli,
a come sei.
Sorrido e niente fa paura,
Mentre ripenso ai tuoi occhi e al tuo profumo,
A lambirti il lobo di un orecchio,
A baciarti sul collo quando tornerai a casa stasera,
Tu che sei sempre Vera.