Ultimi racconti erotici pubblicati

Dal mio amore per la musica da camera

La stanza è avvolta da una penombra calda. Sono nudo, seduto sullo sgabello davanti al pianoforte nero e lucido, e il legno freddo sotto le piante dei piedi accresce l’eccitazione. Le mie mani sono posate sulla tastiera, ma non hanno ancora iniziato a suonare. Respiro profondamente, lasciando che il silenzio si distenda come una tela bianca.

Lei è lì, accovacciata davanti a me, tra me e il pianoforte. Le sue mani accarezzano le mie gambe, salendo piano, sfiorando la pelle con una delicatezza che mi fa fremere. Non abbiamo bisogno di parole. Le sue dita raggiungono il pene.

Premo il primo tasto. Una nota sola, pura, limpida, che si espande nella stanza come una goccia in un lago calmo. Il pedale di risonanza la trattiene, la prolunga, la trasforma in un’eco che vibra dentro di me. Lei sorride, un sorriso appena accennato, e le sue labbra si avvicinano alla mia intimità, schiudendosi per lasciare che la lingua inizi a sfiorare e lambire. E’ il preludio, la promessa di ciò che verrà.

Le mie mani iniziano a muoversi, lente, esplorando la tastiera come un amante che scopre per la prima volta il corpo dell’altro. Ogni nota è un tocco, un sussurro, un respiro. Lei avvolge piano le labbra attorno al glande e mi segue, il suo ritmo si accorda al mio, e insieme creiamo una melodia che è fatta di suoni e di sospiri.

Il tempo si dilata. Ogni istante è infinito, ogni nota è una carezza che mi attraversa. La musica cresce, si arricchisce di armonie, di dissonanze dolci che parlano di desiderio e di attesa. Il mio corpo è uno strumento, vibrante e teso, e lei lo suona con una sapienza che mi lascia senza fiato.

La melodia si fa più intensa, più urgente. Le mie dita scivolano sulla tastiera, cercando di tradurre ciò che sento in suono, ma le emozioni sono troppo grandi, troppo forti. Le mani arrancano, esitano, si perdono, mentre lei continua, senza fermarsi, senza mai smettere di regalarmi il suo bacio intimo e prolungato, uno scrigno sigillato di tesori che mi lambiscono con carezze morbide, pulsando a ogni suzione che increspa l’aria di un’eco sorda e liquida.

E poi arriva il momento. La musica si spezza, un cluster di note disperse esplode sotto le mie dita mentre un gemito mi sfugge dalla gola. E’ un grido strozzato, un canto che nasce dalla profondità del mio essere e che risuona in tutta la stanza. Il pedale è ancora premuto, e l’eco di quell’accordo finale si mescola al battito frenetico del mio cuore.

Crollo in avanti, appoggiando la fronte sul pianoforte. Il legno è caldo ora, impregnato del mio respiro. La mia mente è vuota, svuotata, come il silenzio che segue. E in quel silenzio, che è pace e abbandono, sento il suo respiro e la bocca vestire aderenti la mia forma, il suo sorriso che mi accoglie senza condizioni.

Non c’è bisogno di altro. Siamo musica, siamo corpo, siamo anima. E tutto è perfetto.

About Antonio

Antonio è un poeta di poesie erotiche. Scrive poesie molto coinvolgenti, è praticamente impossibile interrompere la lettura se non arrivati alla fine della poesia. E quando si arriva alla fine, ci si guarda intorno alla ricerca di un seguito.

Leggi anche

Sotto la luna

Dedicata a Beyoncé che mi ha ispirato con la sua meravigliosa “Blow”, ma ancor di …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *