La scena inizia in un cinema della tua città, nella sala hai incontrato un paio di conoscenti a cui mi hai presentato come un tuo vecchio compagno di corso, sono seduti nella fila davanti a noi.
Il cinema è quasi vuoto perché è il primo spettacolo e la gente e al lavoro.. anche noi.
Si spegne la luce, le immagini si stagliano sullo schermo proiettando una luce tenue.
Hai messo una gonna lunga con piccoli disegni a fiori ma con una lunga fila di bottoni che ne consente l’apertura totale.
Dopo pochi minuti il film ci ha già stancato , ecco perché la sala è vuota, ad un tratto senti la mia mano sulla stoffa della tua camicetta, il primo bottone si slaccia, il secondo la mia mano entra a contatto con la tua pelle resa tesa dall’inaspettato gesto.
Non porti il reggiseno, bene questo facilita il mio compito. Le mie dita disegnano la curva dei tuoi fianchi, accarezzano la tua pelle liscia soffermandosi sui tuoi nei chiari al mio tatto.
Ecco il tuo seno inturgidito dalle mie mani freme sotto il mio tocco, il mio indice si sofferma sul tuo capezzolo destro, disegnando lente spirali sulla tua corolla ansiosa fino ad arrivare al centro dove oramai il tuo fiore è duro e dritto, trema , è l’ansia.
La tua bocca si apre sospirando ne esce un piccolo gemito che sà di paradiso.
Sento che non è giusto tormentarti così, ti avvicino a me e le nostre bocche si incontrano a lungo, le nostre lingue lascive in attorcigliano, contro il mio petto sento i tuoi capezzoli duri attraverso la seta della tua camicetta, succhio il tuo labbro è il rumore che ne viene fuori e sessualmente insopportabile.
La mie mani slacciano i primi bottoni della tua lunga gonna, ogni attimo è uno strazio ma serve a prolungare il piacere del bacio.
Finalmente sei libera le mie dita scostano il delizioso fiocchetto che orna le tue mutandine e trovano la tua foresta meravigliosa.
Sei grondante questo mi riempie di orgoglio e fuoco. La tua vulva è come un fiore tropicale carnoso e umido pronto a catturare le sue prede.
Il mio medio e già sepolto nella tua carne ed inizia a tormentarti con movimenti frenetici, cominci a mugolare una signora davanti ci riprende stizzita con un perentorio stt..
Ma oramai non si può fare più nulla sei come impazzita, la mia mano si addentra sempre più in te solleticando le tue labbra e d il tuo clitoride, vieni con un gemito lungo e prolungato.
I tuoi conoscenti si voltano e ti vedono e tu sfacciata di rimando finisci di sbottonare la gonna e ti impali sul mio pene gonfio fino ad esplodere.
La coppia è basita ma con la coda dell’occhio vedi che l’uomo si porta la mano alla patta e inizia a masturbarsi.
Abbiamo vinto.
Il tuo movimento su di me e una cavalcata irrefrenabile.
Sei una amazzone a caccia e non vuoi mollare la tua preda,
I tuoi capelli sudati si attaccano al tuo viso dandoti l’espressione di una dea , la dea del glande; sono lì sprofondato nel piacere mentre tu continui a strusciarti contro il mio corpo.
L’odore della tua pelle eccitata mi manda in estasi con un dito mi faccio strada fino al tuo ano e lo penetro senza sforzo, ti arresti un attimo stupita e poi ricominci.
Lo sperma esplode dentro di te inondandoti, la frustata di seme ti fa venire violentemente non riesci a soffocare l’urlo di godimento estremo, il latte in parte cola alla base del mio cazzo e tu lo raccogli con avidità inebriata.
Mentre ti ricomponi senti l’uomo davanti a te che viene .. un’altra vittima .
Usciamo dal cinema all’intervallo fingendo di andarcene per la pessima qualità del film.
La verità è che in tv danno un film pessimo ed io non vedo l’ora di perdermi il primo tempo con te. FINE
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