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Uffa !!!Voglio dormire!!!

La mia casa è un porto di mare. E dire che abitiamo in città, dove lo spazio è notoriamente scarso.. ma papà è ingegnere, e parte dei profitti delle sue prime opere lo ha investito in tre appartamenti che ha poi unito in un unico mega-appartamento sbilenco a più piani…. un mostro… come la mia famiglia. Padre, madre e due sorelle, ed io. E ognuno di loro, tranne me purtroppo, invita sempre a dormire, mangiare, fare colazione, fare il bucato… qualcuno… abbiamo CINQUE stanze per gli ospiti, non so quanti letti, batterie di coperte e lenzuola e cuscini… un casino !!!!
Però c’è molta allegria… almeno questo.. ma pace, la vera pace, il silenzio neanche parlarne…
Ero uscito per festeggiare il mio primo esame all’università, che mi era costato una fatica pazzesca… per trovare la concentrazione….
quando ero uscito di casa c’era mamma, la sua amica Ciò che si trovava di passaggio da Madrid, mia sorella minore Marta, due sue amiche a dormire Giusi e Michela che va bene che hanno sedici anni ma me le scoperei tutte e due, mia sorella maggiore Verena, una amica che era rimasta a studiare per un esame tutta la notte, Olga, che per la verità già ho stantuffato all’insaputa di mia sorella, brava e bella. E per fortuna papà era nello Zimbawe per una diga (penso che scappi per non sopportare tutte quelle donne in casa… ).
La serata è andata benissimo: tequila bum-bum a tutto spiano, gin, vodka, alla fine puzzavo come una distilleria e me n’ero comprata una per i soldi che avevo speso … la mia ragazza mi promette uno show per i week-end, i suoi vanno a Clitunno a fare non so cosa…. meglio per me…
Torno distrutto a casa e mi spoglio completamente, dormo nudo da anni… mi gira tutto.. quasi vedo gli asini che volano…. bleah….
Mi accascio sul letto e tiro la coperta… voglio dormire per lo meno fino a l’una di domani…

La mia ragazza è nuda, davanti a me…. cavalca un enorme bottiglia di tequila…. scende con un salto mortale, mi dice di stendermi sul letto, mi afferra il cazzo ormai duro, e poi, mettendosi in bocca sale e limone, comincia a farmi un pompino bellissimo, non prima di avermi detto: -tesoro, è in arrivo la tua tequila bum-bum !!!!
è bravissima… strano non me ne aveva mai fatti…. però, che bella la sua lingua, le sue guance che s’infossano…. che gusto.. oooohhh

Ehi… è un sogno, però che bello… aspetta, sento qualcosa… cazzo !!! non sto sognando….

Sento un respiro anzioso nel buio, ed il gorgoglio sulle labbra che mi lavorano l’uccello… due mani accarezzano le palle, soppesandole e stringendole piano…. però , è brava proprio…
Sono troppo cotto per poter neanche chiedermi chi fosse… allungo la mano e sento un seno sodo e rotondo, il capezzolo mi lambisce la coscia… lo accarezzo piano mentre mi godo la suzione….
Arpiono una chiappa, tirandola a me…. chi mi spompina capisce e si stende sopra di me, per un gustoso sessantanove….. posso sentire l’afrore ed il calore di questa conca bagnata e pelosa davanti a me… lecco con piacere le grandi labbra.. sento un sobbalzo ed un “oooh ” di piacere…. continuo a lappare come un micio con la scodella del latte, ripasso le grandi e le piccole labbra…. i gorgogli sul mio uccello sono inframmezzai da urletti di piacere…. I suoi seni splendidi sono schiacciati sul mio pube…. accelero i colpi e sento il corpo inarcarsi per gemere ad ogni mio colpo di lingua… “aaah aahh mmmm”
Ancora qualche minuto, sgrillettando pure il clitoride che un urlo soffocato da una mano ed una colata di umori mi annuncia un gioioso orgasmo…
La sento ansante sopra di me.. ma io non sono ancora venuto…. rigiro la mia ospite sul lettone che si lascia scappare un risolino, risalgo il suo corpo con piccoli baci, arrivando a quei due seni magnifici… una terza, anzi quasi una quarta che stanno su da soli.. li bacio lecco i capezzoli li ripasso con la lingua.. due mani sospiranti mi accarezzano i capelli….. cattivo do un morso sul lato esterno del seno destro, che strappa un “ahia” divertito… ma ora non ce la faccio più….. mi alzo e le inforco i seni col mio coso, cercandole le mani nel buio.
Un urletto strozzato la fa sobbalzare, ma quando capisce le mie intenzione si rilassa si fa guidare dalle mie mani sopra i seni e comincia piano a farmi una spagnola….
Io mi muovo ritmicamente su e giù… sento picchiettare dei colpi di lingua…. è bellissimo….
Dopo qualche minuto sento la tensione sciogliersi e vengo in un mare di lava bianca… un “oooohhhh” si leva da in mezzo le mie gambe…. cado di lato e rotolo malamente per terra rimbalzando sul bordo del letto….
Una risatina accompagna la mia ospite che se ne va nel buio…..
Vado in bagno e mi lavo per bene. Beh, un bel regalo.. non c’è che dire…. ma sonoo distruuutttoooo….

L’assistente di istituzione di diritto romano mi chiede della schiavitù. Io faccio per risponderle ma … non riesco a parlare … d’improvviso il suo tailleur diventa un completo sado-maso in pelle, una frusta le appare tra le mani… ehi sono nudo !!! .. mi frusta il sedere con rabbia… purtroppo la situazione mi eccita…. “d’ora in poi sarai il mio schiavo !!! ” Mi afferra per l ‘uccello e comincia a stringere.. ma non fa male…..

Non fa male… anzi….. direi…. oh no ci risiamo… ma non si può dormire qui !!!! La manina divertita va su è giù intostandomi l’uccello per bene…. poi per un attimo niente.. e poi…
La simpatica ospite mi monta a cavalcioni.. sento la sua fica bollente e bagnata che cala come una perfetta guaina sul mio uccello…. strappo un “aaaahhh.. mmmmm… ” di consenso… evidentemente la riempio bene….
Comincia ad andare su e giù, prima lentamente e poi sempre più veloce…. sento i gemiti levarsi nell’aria…. rispondo ai colpi con dovizia e poi allungo per mani per trascinare giù il suo busto… lecco i capezzoli duri e gonfi e cerco la sua faccia per un bacio, ma lei sfugge torna su….
Ora m’incazzo sul serio.. la rigiro con un movimento veloce… e comincio a pistonare sempre di più forte…. e a gambe all’aria le racchiude per puntarle e risponderle ai miei movimenti… sento i suoi
“aaah … oohhh aahhh” smorzati perché ha la faccia girata dall’altra parte.. comunque le regalo un bel morso sulla spalla che le strappa un gemito, ricambiato da unghiate feroci sulla schiena…
Ci metto di più a venire stavolta perché mi sono liberato prima .. il tempo di regalarle un paio di orgasmi squassanti… la sento fremere per la lussuria sotto di me.. peccato che non la posso vedere in viso… con la voce ancora rotta dall’alcool le annuncio che sto venendo. Faccio per alzarmi quando due gambe si incrociano sul mio bacino bloccandomi e due braccia mi riportano giù….
A quanto pare vuole che vengo dentro… non mi faccio pregare riprendo a battere e dopo poco vengo in un torrente di sperma…..
Perdo conoscenza per cinque secondi.. rinvengo e non trovo più nessuno….
Cazzo, e chi riesce a dormire… e se riviene ! ? !

Ma stavolta sarò pronto. Accendo la luce, trovo subito una busta di patatine fritte che mi ero conservato dalla mattina. Le spargo finemente sulla porta d’ingresso… se viene…. ti faccio vedere io….. ora basta !!!! devo dormire…

La natura… i cieli sono versi e bottiglie di tequila volano contente per aria… le fontane di Clitunno zampillano latte e gin.. c’è una festa e sento dei petardi gioiosi…

Petardi ! ? ! ? No, le patatine…. Ahhh stavolta ti ho fregato !!!!

Scatto come una vipera da letto. Afferro l’intrusa per il braccio e la sbatto sul letto. Dal suono soffocato che fa capisco che è atterrata di pancia.. esattamente quello che volevo io….
Mi avvento sul sedere due natiche tonde e sode, un po’ grosse ma belle pronunciate, come piacciono a me…. comincio a lappare l’ano.. per fortuna è bello pulito ma nelle condizioni in cui sto tra alcol e lussuria non capisco più niente…. lo inumidisco per bene facendo colare un po’ di saliva.. sento dei gemiti soffocati e rochi dal cuscino…
Mi preparo al gran colpo.. mi alzo. Sento un “mmh! ? ! ” di indecisione… poi appena punto il glande sull’ano sento il corpo trasalire ma è troppo tardi. La stoccata feroce è accompagnata da un urlo nel cuscino… prendi brutta troia, vaffanculo che non mi hai fatto dormire non potevi Aspettare un’altra occasione nooo, dovevi venire adesso.. e io vengo pure io… toh … toh…
I miei colpi strappano gemiti rabbiosi. Il culetto è bello stretto.. sento che con una mano si tiene al cuscino e l’altra scende giù verso il pube, possibilmente per sgrillettarsi….
Il supplizio le dura ancora un po’.. po vengo copiosamente accompagnato da un suo orgasmo rabbioso…..
Mi sento uno straccio… cerco di andare in bagno… mi dio non farmi sbagliare porta che se ricominciamo è la fine…. quando torno dieci minuti dopo non c’è più nessuno… no, mi ripulisce l’uccello !!!
Oddiodddiodddio…

-Svegliati caro !!! la colazione è pronta….
– arghmmmgrblllmm ….
– Lo so tesoro, ma c’ abbiamo ospiti..
– Fanculo tu e gli osp..
– Non ti permetto di fare lo sboccato, Guido !! Diamine alzati e vieni a fare colazione come ogni essere umano…
Lo stomaco non mi regge, i sette nani mi ballano la rumba in testa piccolando allegramente qua e là…. perché hanno inventato la tequila… e stanotte.. cazzo che è successo stanotte ! ? ! ? chi cazzo c’era ! ? ma c’era qualcuno o mi sono sognato tutto… merda non ci capisco più niente….

Arrivo in cucina: una pletora di vociare femminile mi saluta.
– Ciao Giudo… ma che hai combinato ? !
– Sei distrutto…
– Uno straccio….
– Una pezza…
– Ma che hai fatto….
– Ti senti bene….
– Non vi preoccupate – risponde mia madre ai fornelli, e che il bambino ha bevuto troppo – dice scuotendo i suoi capelli ricci e castani – se non sta attento poteva finire all’ospedale…
– Dai Silvana non esagerare, – interloquisce Clò togliendosi una ciocca di capelli neri- non ha fatto niente di male.
– Io non sono mai tornata così – sentenzia Serena, scostando i lunghi capelli biondi, e guardandomi con occhi accusatori – io non mi sono mai ubriacata…. mi sono sempre comportata bene….
– E hai fatto male – risponde Olga, dalla sua massa di capelli rossi – ogni tanto bisogna lasciarsi andare, bravo Guido !!!
– Allora fra un paio d’anni posso bere anch’io così e ridurmi in questo modo, vero mamma ! ? ! –
domanda Marta, che somiglia a mamma da piccola ma ancora più bella, la sua risata ci contagia tutti.
– Su ragazze è ora di andare, tu siediti, invece e fai colazione.

Un terremoto, una decina di persone che si alzano e raccolgono borse e giubbotti e cappotti..
– Ciao..
– Grazie per la serata…
– Arrivederci…
– Ehi Marta ma non hai il reggiseno… e questo cos’è ! ? 1
– Ahia, non è niente è un graffio… andiamo… Giusi…
– Grazie Silvana ma ora devo andare pure io, ci vediamo più tardi.
– Va bene ti aspetto per pranzo, tu cosa vuoi, tesoro…
– Mà solo caffè sto di puzza….
– Olga mi passi la borsa grazie che siano in ritardo.. ahia..
– Cos’è ti fa male la spalla , Vere ! ? !
– Niente uno strappo…. andiamo forza ciao mammotta e mi raccomando mantieniti col sedere sempre sodo..
– Ahia !!! che male….
– Tutto bene, mammotta ! ? ! che hai ! ? !
– Sì piccola, e che ho un dolore al fondoschiena non riesco nemmeno a sedermi, forse vado dal medico….

Continuano per dieci minuti buoni.. e la testa mi scoppia.. capite ora come non ce la faccio più.. come posso concentrarmi in una situazione del genere ! ? ! FINE

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