Chiudo la porta del bagno, apro l’acqua della doccia, che intanto inizia a scaldarsi, e mi spoglio. Ho proprio bisogno di rilassarmi un po’ e di non pensare a nulla. Mi sfilo la camicia ed i pantaloni, poi le calze e la canottiera. Mi sgancio il reggiseno, faccio scivolare le bretelle sulle mie braccia e lo lascio cadere. Poi tolgo anche gli slip, ed eccomi lì, nuda, pronta per un bagno caldo. Entro nel box doccia ed immediatamente mi chiudo le ante alle spalle. Mi getto di viso sotto l’acqua calda, che piacevole sensazione, quasi un sollievo da tutti i miei pensieri confusi. Penso solo al tepore che mi sta dando l’acqua, rimango sotto il getto con il viso all’insù, ed intanto inizio a carezzare il mio corpo. Le braccia s’incrociano, cosicché la mia mano destra si dedica al braccio sinistro e la mano sinistra al destro. Poco dopo si aprono scivolando sui miei seni, inizio ad accarezzarli, l’acqua scorre sui capezzoli che s’inturgidiscono. Rimango così ancora un po’, continuando a massaggiare i miei morbidi ed abbondanti seni. Poi mi giro. Lascio ora che l’acqua scenda sulla mia testa e scorra poi sulle spalle, sulla schiena, scendendo poi fino al sedere. La sento in particolare fluire nel solco tra le natiche, e questo inizia a provocarmi piacere fisico, mi sto eccitando. Mi giro ancora un volta, lascio cadere nuovamente l’acqua sui miei seni, sulla pancia, e ancora più giù, sulla mia vulva.
Vado ad aprirla con due dita, l’acqua inizia a scorrerci dentro, va a bagnare il clitoride e scende tra le labbra. Mi sto eccitando sempre di più, sento che quel getto a contatto col mio corpo diventa improvvisamente morbido e dolce, mi accarezza, e mi accarezza in un modo così sensuale da farmi girare la testa. Sto cominciando a perdermi… perdermi tra i miei pensieri, pensieri di puro piacere. Con la mente sono già all’orgasmo, ad una soddisfazione quasi totale. Sto già viaggiando con la fantasia, per raggiungere quella parte di mondo perverso che è sempre presente nella mia testa. Ci sono quasi. Porto la mano sinistra ai miei seni, li accarezzo nuovamente, gioco un po’ con i capezzoli, ma a breve quelle carezze diventano massaggi più pronunciati, stringo le mammelle in modo deciso, e più le stringo più l’eccitazione sale in me. Inevitabilmente porto l’altra mano sotto la mia passera, mi accarezzo dolcemente. Un dito va ad infilarsi senza quasi accorgermene, e provo così un ulteriore nuovo piacere. Sento di essere già piuttosto bagnata, ma non è acqua, è qualcosa di molto più viscoso, scivoloso ed allo stesso tempo leggermente appiccicoso, sono i miei umori che stanno colando e riempiendo la mia calda vagina. Infilo anche un altro dito, ed inizio a muoverli insieme, molto lentamente, voglio assaporare ogni istante di quel momento magico. Le dita scorrono dentro di me con fin troppa facilità, e così ne metto un altro ancora, cercando di soddisfare la fame della mia passera sempre più vogliosa. Mi sto scopando, ora con fare più violento, il movimento è più accelerato, la mia vagina si contrae ad ogni penetrazione. Faccio scendere anche l’altra mano, e con essa tengo bene aperte le pareti e le labbra. Ora la mano scivola ancora meglio, così faccio entrare anche le due dita mancanti, spingo dolcemente, ma in modo deciso. Tutte le dita sono dentro, fino alle nocche.
“Spingi un po’ di più, ancora dai! ” mi suggeriscono la mia passera ed il mio cervello, e così ubbidisco. La mano entra ancora, si spinge più in profondità, quasi fino al polso. Dalla mia bocca esce un gemito di piacere che non riesco a controllare. Vado a scoparmi, faccio uscire la mano quasi completamente, e poi ancora tutta dentro, tutta fuori, e tutta dentro. Continuo così, accelero, il movimento è sempre più rapido e deciso.
“Sì, sì, così”… Continuo a ripetere queste parole, ma per chi se sto facendo tutto da sola? È come se i miei movimenti non fossero governati da me stessa, è come se parlassi al mio cervello, e gli dicessi cosa fare. Mentre l’orgasmo cresce prepotentemente decido di fermarmi. Faccio uscire la mano, tutte le dita in un solo colpo, ed ho così un altro gemito di piacere, ora mi sento la figa completamente aperta, nonostante sia rimasta vuota la sento ancora allargata e piena. È una sensazione meravigliosa, che aumenta esageratamente ogni mia voglia. Cerco di raccogliere i miei umori con due dita, e vado così a preparare anche lo sfintere posteriore, mentre l’acqua continua a scendere piacevolmente su tutto il mio corpo. Entro con un dito, lo infilo dentro il più possibile, un po’ alla volta, tutto fino in fondo. Con l’altra mano cerco di aprirmi meglio le chiappe, provando così il desiderio di essere ben riempita anche nel culo. Faccio ruotare il dito dentro di esso, e con leggeri movimenti inizio un ritmico dentro e fuori. Dopo un po’ faccio entrare anche l’altro dito, spingendolo bene. Con le due dita dentro sento una gran voglia di essere riempita anche davanti, di farmi scopare e godere in un orgasmo vertiginoso. Porto immediatamente l’altra mano alla vagina, entro con due dita, e poi con un terzo. Inizio a muoverle, e ad ogni affondo riesco a sentire anche le dita dietro. Sto scoppiando. Vado ad alternare i movimenti davanti e dietro: una penetrazione nella figa ed una nel culo, un affondo davanti, e poi uno dietro.
Mi sento doppiamente scopata, ma la voglia di un cazzo vero si fa sempre più forte. Ho una gran voglia di prenderlo e leccarlo tutto come fosse un enorme gelato, voglio succhiarlo come una troia perversa succhierebbe una banana. Mi sto sconvolgendo e scomponendo. I miei pensieri diventano sempre più perversi, la voglia di cazzo mi annebbia il cervello. Tolgo le due dita dal culo, mi appoggio con la schiena e le natiche al muro, e le porto quindi al mio clitoride. Appena lo tocco sento una forte contrazione della vagina che mi stringe le tre dita dell’altra mano. Sto venendo, non ce la faccio più. Chiudo gli occhi e mi lascio abbandonare ai sensi, continuo a muovere quelle tre dita dentro e fuori mentre con l’altra mano mi massaggio il clitoride. Mi sembra di sentire la porta del bagno aprirsi, ma non ho intenzione di distrarmi. Voglio pensare a me, a me soltanto. Anche le ante della doccia si aprono, e ancora mi rifiuto di guardare chi sia. Continuo nel mio perverso gioco, il mio clitoride è al limite, gonfio e duro da morire, ci siamo. Sento un fuoco immenso dentro, un fuoco che arriva direttamente da quel gonfiore, un fuoco che invade il clitoride fino a volerlo far esplodere. Eccomi, eccomi, sìììììì… Un urlo selvaggio accompagna il mio orgasmo, mentre continuo a carezzarmi e a tenere gli occhi chiusi, provocando così continue contrazioni di piacere. Mi sento sfinita, apro gli occhi, e mi trovo davanti il mio adorato pulcino che è rientrato dal lavoro, pronto ad accogliermi con l’accappatoio già aperto. Noto il rigonfiamento nei suoi pantaloni.
“Sei stata fantastica tesoro! ” mi dice. “Ora sciacquati e vieni fuori, ho una gran voglia di fare l’amore con te”. Esco dalla doccia, m’infilo nell’accappatoio, e lui lo chiude in un tenerissimo abbraccio. Mi tiene stretta, mi fa sentire quanto mi ama. Poi mi fa girare, prende il mio viso tra le sue mani e mi bacia con infinita passione.
“Ti amo” mi sussurra. E dopo pochi secondi mi prende in braccio, mi porta in camera e mi getta sul letto, sdraiandomi con le gambe già completamente divaricate. Slega l’accappatoio, lo apre, mi guarda nuda…
“Quanto sei bella piccola mia! ” Poi mi accarezza, partendo dal viso, e facendo scendere le mani su tutto il mio corpo, lentamente, senza tralasciare nemmeno un centimetro della mia pelle. Si tuffa tra le mie gambe, comincia a leccarmi, non ha nemmeno iniziato e mi sta già facendo impazzire. Facciamo l’amore, teneri come due amanti, ma allo stesso tempo profondamente complici, dandoci tutto l’amore e la goduria possibili. FINE