Io mi chiamo Teresa ho 19 anni e vivo con i miei genitori in una località vicino
Pescara.
Non sono fidanzata e sento molto una carenza di sesso, tanto che passo le mie giornate a fantasticare su eventuali incontri a fine sessuale.
ho un fratello, più giovane di me.
sono venuta a sapere che il mio fratellino ha molto materiale hard, ciò non fa che farmi piacere, per cui giorni fa mi sono messa alla ricerca di giornaletti porno e vhs porno per tutta la casa.
ma non avrei mai pensato di trovare una bambola gonfiabile.
è da una settimana ormai che l’ho trovata ma non ho avuto ancora il momento giusto per “provarla” fino a ieri.
Ero sola in casa e appena sentii mia madre chiudere la porta per andare a lavoro, corsi per le scale fino al soffitto dove è nascosta la bambola gonfiabile, è molto carina ha due occhi blu un visino truccata come da perfetta battona, delle tette molto accentuate e appuntite dei capelli lunghi neri lisci splendenti, alta poco più di un metro e mezzo in più ho notato che il birichino del mio fratellino lo ha vestita con dei miei abiti, che credevo avessi perso: un abitino bianco a fiorellini che copre le mutandine di pizzo bianche ed il piccolo reggiseno. insomma non gli mancava nulla.
Presi la bambola e la ficcai sotto le coperte del lettone dei miei genitori.
mi spogliai e mi infilai anch’io sotto le coperte.
dovevo fare in fretta se non volevo che i miei genitori mi beccavano con lei.
cosi per velocizzare la cosa inizia ad eccitarmi toccandomi la fica che era diventata calda e umida.
contemporaneamente presi a palpare la bambola dappertutto, mi misi su di lei (ancora vestita) e presi a muovermi come se volesse mettermi la sua fica nella mia.
Poi la spogliai e la lasciai solo con le mutandine (che rimasero impigliate alle caviglie della bambola) e il reggiseno che sbottonai e lasciai sul letto.
Eravamo entrambe nude ed io eccitata da morire, ero bagnata e i miei capezzoli si erano ingrossate a dismisura, allargai le gambe e mi sedetti sul suo busto e mi toccai le tette poi presi a baciarla voluttosamente e baciai la sua vagina che puzzava di sperma maschile.
Poi avvicinai la mia fica alle sue tette e muovendo l’intero busto la inizia a far
strusciare alle sue tette tartassandomi il clitoride.
Spingevo sempre più forte e iniziai anche a gemere, prima piano (per paura che ritornassero i miei) poi sempre piu forte urlando quasi, fregandomene di un eventuale ritorno dei miei genitori.
Ogni tanto mi fermavo per non venire e poi continuavo in un lungo orgasmo non ancora avvenuto.
Inizia a parlarle come fosse una donna vera:
– dai più forte!
– cavalcami più forte dai
– spingi
– suuuu daii
– ancoraaaaa
– di piuuu.
Fin quando non ce la feci più e gli venetti sul busto, ma guardandomi con lei sotto di me feci una cosa che non avevo mai fatto, ancora eccitata e investita dalla follia presi a leccare le mie voglie appena esplose gli misi la mia tenera fichetta proprio sulla sua finta bocca, e riniziai questa volta il sogno duro poco tempo ma gli rivenetti ancora una volta sul viso.
Poi striminzita ripulii la bambola la impregnai di profumo poiché puzzava di umori vaginali e di sudore e la rimisi dove l’avevo trovata (dopo averla rivestita).
Ogni tanto ritornavo nel nascondiglio e la trovavo sempre allo stesso posto ma in posizioni diverse cosi pensai che quella macchina del sesso veniva ancora adoperata e col sol pensiero di quella esperienza mi chiusi più volte nel bagno e col profumo delle mie stesse mutandine venni e rivenni una miriade di volte ancora.
un giorno decisi di rifarlo presi la bambola la portai al lettone dei miei come avevo già fatto e ficcai nelle coperte quando sentii entrare qualcuno, schizzai come un fulmine giù dal letto , ero nuda, non feci in tempo a coprirmi che entro mio fratello.
rimase li come imbambolato, cercai di spiegare di dire qualcosa di giustificarmi ma come se nulla fosse abbasso i pantaloni e inizio a menarselo… FINE