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Olanda

Ciao sono ancora io Atos, oggi voglio raccontarvi una mia esperienza, di circa quattro anni fa quando avevo appena venti anni.
Andai in gita in Olanda con la scuola ero in una classe mista ma facevo coppia quasi sempre con una ragazza di nome Cinzia che aveva ventuno anni e suo cugino Mauro che ne aveva venti come me; arrivati in Olanda fummo sistemati dai nostri professori nelle rispettive camere e come al solito le donne erano al piano inferiore rispetto a noi uomini.
Io però non capitai con Mauro, ma capitai con Raffaele e Pasquale che erano più grandi di me infatti avevano ambedue 25 anni.
Una volta che avemmo sistemato le valigie ci spogliammo e facemmo a turno la doccia, arrivato il mio turno come al solito trovai l’acqua fredda così uscii dal bagno ed aspettai che l’acqua tornasse calda, mi misi sul letto mio e stavo solo con lo slip, Raffaele e Pasquale, mi domandarono come mai non facessi la doccia ed io gli risposi che l’acqua era fredda, e poi ci mettemmo a parlare del più e del meno.
Raffaele mi domandò se mi piaceva Cinzia visto che stavo molto attaccato a lei, ma io risposi che era solo una amica, ma lui con un sorriso mi disse che non ci credeva che io non la avessi mai toccata. Io dissi che queste cose non le facevo e mi alzai per vedere se l’acqua era calda e lo era diventata così, mi tolsi lo slip ed entrai nella vasca, la porta la rimasi aperta perché non aveva le chiavi.
Intanto Pasquale si alzò e venne in bagno a fare la pipì e non si curandosi altamente di me si abbassò gli slip e fece la pipì, dopo si strillò il pene e mi disse se avrebbe fatto vedere il suo pene a Cinzia, se secondo me lei glielo avrebbe prese in bocca, io gli risposi un bel poco incazzato che le sue porcherie le doveva fare con le altre ragazze ma non con lei.
Allora lui si incazzò e andò di là sbattendo la porta del bagno. Finito di farmi la doccia uscii e andai nella stanza e mentre mi stavo togliendo l’accappatoio, venne vicino a me Pasquale e mi disse che gli dovevo dare una mano con Cinzia, perché se la voleva portare a letto, ma io lo mandai a quel paese.
Allora si alzò dal letto Raffaele e prendendomi alle spalle mi immobilizzò, Pasquale quindi mi tolse l’accappatoio e mi sdraiarono sul letto a faccia in giù, mentre Raffaele mi teneva stretto le mani Pasquale mi sputò sul mio culetto e poi avvicinò il suo pene come se lo voleva mettere dentro, poi mi diede un pizzico sul culo e si incominciò a masturbare quando stava per arrivare mi aprii il culo e mi spruzzò tutto lo sperma sul culo e poi mi girò e lo spruzzò anche in faccia.
Dopo mi liberarono, ma mi dissero che questa sera con una scusa dovevo portarmi Cinzia nella nostra camera, se non lo facevo passavano la voce in giro che ero gay e che avevano la prova del livido che avevo sul culo e dello sperma che si era azzeccato addosso, perché non mi permisero di farmi nuovamente la doccia.
Io non sapendo cosa fare dissi l’accaduto a Mauro, che però mi fece abbassare il pantalone e poi gli slip e vedendo lo sperma azzeccato proprio nel buco del culo non mi credette assai, e mi disse che era meglio che portavo sua cugina nella sua camera.
Mauro intanto si mise d’accordo anche lui con Raffaele e Pasquale dicendo loro che li avrebbe aiutati a farsi la cugina.
Così io con una scusa convinsi Cinzia a venire nella mia stanza e le offrii un poco di coca cola che tenevo su nella bottiglia, solo che con meraviglia la trovai aperta, ma non ci feci caso, ne bevvi anch’io un poco e incominciammo a parlare della città dell’Olanda e di tutte le cose che avremmo visto l’indomani.
Mi venne sonno e non solo a me, vidi entrare i ragazzi e con loro c’era anche Mauro che mi prese e mi mise sul letto, mi spogliò e mi mise subito il suo pene in bocca, mentre Raffaele e Pasquale fecero lo stesso con Cinzia, sentivo che Cinzia si lamentava ed io non potevo fare nulla, quando si stancò della mia bocca passo al mio culetto che era vergine fino a quel momento, perché Mauro aveva un pene di circa 25 centimetri e me lo infilò tutto dentro.
Intanto Raffaele aveva tolto gli slip a Cinzia e le stava passando della vasellina nel culetto e sul suo pene, perché non volevano sverginarla la fica per non avere problemi un domani.
Raffaele infilò il suo pene nel culo di Cinzia che urlò di dolore ma esternamente non si udì nulla perché nella camera avevamo la televisione accesa, quando finì Raffaele iniziò Pasquale e dopo di lui terminò con la scopata del culo di Cinzia anche suo cugino Mauro che era già arrivato per ben due volte nel mio culetto.
Quando furono soddisfatti tutti e tre della meravigliosa serata (per loro), si rivestirono e rivestirono Cinzia. Mauro prese Cinzia e la accompagnò nella sua camera e poi andò a dormire.
Raffaele e Pasquale mi misero nel letto e loro dopo poco si coricarono pure loro. L’indomani mattina, quando mi svegliai, mi faceva molto male il culetto ma purtroppo per loro non ricordai subito l’accaduto perché avevo ancora in corpo quella sostanza che avevano messo nella coca cola che mi faceva stare con la testa ancora nelle nuvole.
Cinzia invece non ricordò mai nulla. Io lo ricordai dopo circa un mese anche perché una sera che Mauro era allegretto mi mise le mani sul mio culetto e quando mi andai a ribellare lui mi disse che io me lo ero fatto mettere nel culo sia da lui che anche da Pasquale e da Raffaele quando andammo a fare la gita in Olanda. Io rimasi esterrefatto e da allora incominciai a ricordare tutto quello che era successo quella sera, ma non lo rivelai mai a Cinzia per vergogna che avevano inculato anche me. FINE

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