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La vedova del terzo piano

Era accaduto tutto in fretta, la mia vicina di casa Elena, con un brutto incidente aveva perso il marito, e adesso era completamente sola, non avevano ne figli e parenti prossimi vicini, e adesso a 38 anni si ritrovava senza nessuno vicino a lei, io mi chiamo Valentina e ho la stessa sua età, ci conosciamo da quando lei è venuta con il marito in questo Condominio, e adesso sono circa dieci anni, la mattina era una consuetudine vederci verso le 10 per prendere un caffé insieme, una volta io da lei, e poi la successiva a casa mia, negli anni ci eravamo scambiate molte confidenze, e lei era felicissima di suo marito, mi aveva detto più volte che lui l’accontentava sessualmente molto bene, e poi il fatto di essere soli e senza figli il rapporto era libero e andava alla grande, ormai erano passati sette mesi e lei era sempre sola, l’unica compagnia ero io la mattina, fortuna che con la liquidazione e l’assicurazione del marito, poteva vivere bene senza pensieri, e già questo rende migliore l’esistenza.

Era un Mercoledì mattina e stavo io in casa di Elena, dopo il caffé si era passati a parlare di tante cose, e quella mattina mi diceva di quanto le mancasse sopratutto fisicamente il marito, era ormai una settimana che si masturbava anche 5 volte al giorno, ma come lo faceva il marito a lei non riusciva, e continuava nel discorso dicendomi, lui mi infilava il medio nel culo, il pollice nella fica, e poi con le labbra mi succhiava la clitoride, è una cosa che io da sola non riesco a fare, ma era l’unica cosa che veramente mi dava soddisfazione, capirai continuava, come faccio a fare tre cose insieme, e poi non riuscirei mai a leccarmi la fica da sola, ma debbo trovare un sistema altrimenti impazzisco, a me non piacciono le donne, anzi non mi sono mai piaciute, però quel discorso mi stava eccitando veramente, e infatti le dicevo, scusami Elena, mi spieghi quello che ti faceva e come? adesso avevo una curiosità incredibile, e poi io con mio marito non avevo un buon rapporto, era un uomo che di inventiva a letto era pari a zero, e quando voleva scopare, mi saliva sopra lo infilava dentro e dieci botte e via, si addormentava subito come un sasso, e la mattina dopo diceva che ero fortunata ad avere conosciuto uno come lui, perché mi scopava almeno due volte a settimana, ma lui non sapeva che quando si era addormentato, io andavo in bagno a farmi un ditalino perché ero eccitata e non avevo sborrato, quando le raccontai questo, Elena mi guardava come un animale raro, ma possibile che tu vivi così con un uomo che non ti soddisfa mi diceva, lo vedi cosa accade a noi continuava, tu hai un uomo che non va, e io sono sola e cerco di dare pace alle mie pulsioni e non trovo il modo, adesso ti chiedo una cosa Valentina, ma ti prego non trarre conclusioni affrettate mi diceva Elena, se io ti chiedessi di fare a me come lo faceva mio marito, me lo faresti un ditalino? ti prego non travisare il discorso, non sono una lesbica, vorrei solo ripetere quello che mi faceva lui che mi dava un piacere immenso, e se me lo fai ti faccio un bel regalo, chiaramente rimane un segreto fra noi, non si dovrà mai sapere nulla di tutto questo, quella richiesta mi aveva disorientato molto, ero imbarazzata da morire, però devo anche dire che il discorso mi aveva eccitato moltissimo, le chiedevo solo, si io te lo farei questo favore, però mi devi anche spiegare cosa debbo fare, con un sorriso radioso mi prendeva per mano e mi portava nella sua camera da letto, poi si spogliava completamente e andava un attimo in bagno dicendomi, scusami un momento che mi rinfresco la fica, debbo essere bella pulita per fare questo, quando ritornava si sdraiava sul letto con le gambe aperte, con tutto che sono una donna vedevo che aveva una fica bellissima, piena di peli castano chiari, l’interno delle labbra rosa e la clitoride che spuntava dritta, le piccole labbra carnose e morbide, e il buchetto del culo stretto e invitante, prendeva della crema e se la spalmava sul buco del culo, e poi mi faceva infilare il medio nel culo e il pollice nella fica, adesso la clitoride era tutta fuori dal suo alveolo, la sua fica iniziava a colare umori, e io mi sentivo la mia fradicia, mi stavo eccitando molto con quella donna, iniziavo a muovermi avanti e indietro, e in pochi secondi Elena sborrava abbondantemente, continuavo e lei si lamentava sempre di più, poi improvvisamente mi prendeva la testa e la spingeva sulla fica, continuando a lamentarsi e a dirmi, adesso ti prego adesso succhiami il grilletto che sto impazzendo, io lo prendevo in mezzo alle labbra e iniziavo la suzione, la sborrata che seguiva mi raggiungeva la bocca, era un fiume in piena Elena, faceva delle schizzate incredibili, e la cosa strana era che il sapore del suo miele mi piaceva, ormai continuavo con le dita e la bocca senza fermarmi, e al suo orgasmo successivo venivo anche io senza toccarmi, poi finalmente non so dopo quante sborrate si rilassava e giaceva inerme sul letto, aveva il viso dolcissimo della persona che è finalmente appagata, e questo mi dava un senso di gioia e contentezza, poco dopo Elena si alzava e cominciava a spogliarmi, io la guardavo senza parlare, ma il fine lo sapevamo entrambe, mi accompagnava in bagno e mi faceva mettere sul bidet, prendeva del sapone intimo e mi lavava con delicatezza la fica, quando la stava di nuovo sciacquando, con il dito prima mi entrava dentro, e poi toccandomi la clitoride mi diceva, ma senti qui che bel bottoncino duro, chissà se lo struscio un pochino cosa succede? e bastava che lo strusciasse per pochi secondi e facevo una sborrata incredibile, poi mi faceva alzare e mi asciugava la fica, una volta sul letto, mi spalmava di crema il buco del culo e mi infilava insieme sia il medio nel culo che il pollice nella fica, bastavano pochi secondi e facevo un’altra sborrata fantastica, ma quando con la bocca mi raggiungeva la clitoride, diventavo veramente pazza dal piacere, adesso urlavo senza fine tutto il mio piacere, lei con l’altra mano mi stava strapazzando i seni e i capezzoli, io smaniavo e mi divincolavo senza sosta, e poi trovavo la sua fica vicino a me e ci infilavo due dita, cominciavo a pomparla dentro e la sentivo che aveva ripreso a sborrare, poi in un attimo mi toglievo da come stavo e mi infilavo sotto a lei, adesso stavamo facendo un 69 da primato, ci leccavamo le fiche come fosse l’ultima sorgente nel deserto, e abbiamo continuato fino a che non eravamo completamente sfinite.

Dopo molto tempo ci siamo riprese lentamente, ci siamo baciate sulla bocca scambiandoci i nostri umori, le nostre lingue hanno lottato a lungo per gustarsi i sapori delle salive, quando ci siamo alzate dal letto ci girava la testa a entrambe, io non ricordavo in vita mia di avere sborrato così tante volte, ma dentro avevo un felicita inenarrabile, adesso sapevo con certezza, che quella non sarebbe stata l’unica volta che stavo a letto con Elena, anzi non vedevo l’ora di rimettermi per ricominciare una battaglia uguale a questa, mi sono rivestita, e dopo averla baciata di nuovo appassionatamente sulla bocca, sulla porta le ho detto, per domani mattina non mi aspettare per il caffé qui da te, aveva il viso corrucciato mentre mi guardava, ma io ridendo a mia volta le dicevo, si non vengo perché domani tocca a te venire da me, e aggiungevo, e guarda che venire è in tutti i sensi mi hai capito? mi dava un altro bacio e andavo via ridendo, una volta nella mia casa pensavo, e meno male che a me le donne non sono mai piaciute. FINE

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