Come ogni estate, ci si ritrovava dopo un anno ed era come se l’inverno non ci fosse stato. Ragazzi, ci si divertiva anche con poco. Roberta era sempre stata una gran bella ragazza ed ora, questa sua bellezza era ancora più evidente e sensuale. Roberta è mia cugina coetanea e, questa estate, era arrivata nel luogo solito di villeggiatura, con il suo nuovo ragazzo più grande di noi di qualche anno. Una notte di luna piena mi ritrovai a passeggiare da solo lungo il viale alberato a mare, quando li incontrai mano nella mano che si avvicinavano a me.
“Come va? , Che stai facendo tutto solo a quest’ora? Perché non ti aggreghi a noi che stiamo scendendo in spiaggia a fare una bagno? ”
No grazie ragazzi, il bagno non ho voglia di farlo e poi, non vorrei proprio disturbare. Ma non ci pensare minimamente, ribattè Roberta sorridendo, ed anche Fabrizio, diede un cenno di approvazione. Roberta mi prese la mano ed insieme scendemmo in spiaggia. La notte era stupenda, la luna era una palla immensa nel cielo ed il mare era una tavola piatta solcata dalla luce della luna che si rifletteva sull’acqua. Ci sedemmo quasi all’onda a discutere Roberta al centro, Fabrizio ed io al suo fianco.
Discutendo Fabrizio iniziò con fare leggero a carezzare e a baciare dolcemente Roberta Io, in lieve imbarazzo, cercavo di non essere troppo di peso in quella situazione e Roberta forse accorgendosi di ciò, allungò la sua mano sulla mia spalla, mi spinse leggermente a sé e mi diede un bacio dolcissimo sulle labbra. Io attonito non dissi nulla e rimasi quasi paralizzato aspettando una reazione di Fabrizio. Invece Roberta mi baciò ancora e stavolta con più decisione e poi sentì la sua mano che prima mi accarezzava il petto e poi, piano, scendeva sempre più giù. Impietrito dal piacere e dalla sensazione che mi dava la presenza del ragazzo di Roberta, non mi mossi, ma la mano di lei si era ormai fatta strada nei miei pantaloni ed aveva afferrato con decisione il mio cazzo eccitato a dismisura. Lei lo tirò fuori dai pantaloni ed iniziò ad andare su e giù con la mano poi, d’improvviso, scese con la bocca ed iniziò prima a baciarlo, poi a leccarlo tutto attorno e quindi lo ingoiò. Estasiato vidi Fabrizio che mi si avvicinava ed accarezzava il corpo di Roberta. Lei, staccò la bocca dal mio arnese e tornò a baciarmi sulle labbra, prese la mia mano nella sua e la trascinò a sé ed al suo seno sodo che la maglietta leggera e scollata metteva in forte evidenza. Fabrizio, intanto, si era sbottonato i pantaloni ed aveva estratto un pene eccitato di buone dimensioni.
Lei, con la sua mano, ritornò a prendere la mia mano e, lentamente, quasi senza farmi accorgere, la diresse sul pene di Fabrizio ed iniziò a muoverla su e giù stringendo il suo glande. Stavamo facendo una sega a Fabrizio ed io, esterrefatto dalla nuova situazione (non avevo toccato un cazzo che non fosse il mio) ed eccitato dalle carezze e dai baci di Roberta non mi opposi e lasciai che la mia mano continuasse a muoversi attorno al pene del fidanzato. Roberta capendo che io stavo al gioco, lasciò la mia mano e ricominciò a succhiare il mio pene che intanto non aspettava altro, Fabrizio, invece, avvicinò il suo cazzo alla mia bocca, mi fece girare la testa verso di lui con le mani, e me lo infilò. Io non ero in grado di capire più niente, eccitatissimo per il pompino che Roberta mi stava facendo e con un cazzo che mi pompava la bocca.
Se me lo avessero detto non ci avrei mai creduto. Inizialmente provai una sensazione di disgusto con conati di vomito poi, lentamente, iniziai a muovere la lingua lungo quella dura asta e sentì salire l’eccitazione. Roberta aveva infatti accelerato il ritmo aiutandosi con la mano ed altrettanto iniziai a fare io con il cazzo di Fabrizio.
Dopo qualche altro colpo di lingua mi sentì al massimo dell’eccitazione e con l’orgasmo ormai imminente e così, il primo schizzo andò a riempire la bocca di lei che continuò soddisfatta a lavorarmi e, subito dopo, sentì in bocca il cazzo di Fabrizio che pulsava e, quindi, mi riempì a sua volta di sborra. Rimanemmo fermi per qualche minuto fino a che Roberta ci abbracciò, sorrise e si lanciò in acqua cantando. FINE