Avevo conosciuto intimamente Ursula una bella signora tornita che faceva la caporeparto nel supermercato vicino a casa mia e mi era stata presentata da Sara la mia vicina del piano di sopra, avevo fatto una sveltina con Ursula alla presenza di Sara e mi era rimasta la voglia di fare qualcosa di più.
Ero nel supermercato per fare degli acquisti per il Natale ormai prossimo e notai Ursula che stava sistemando degli scaffali, prendendo le cose da dei cassettoni situati a livello terra e ordinandola per la vendita, nel fare ciò mostrava il suo arrappante culo fasciato nella divisa, mi avvicinai e con la scusa di prendere un oggetto mentre era piegata le strofinai il mio inguine sul suo sedere, lei si girò furente ma vedendomi esclamo
“… hmmm sei tu, è un po’ che non ci vediamo” io risposi
“troppo dovevamo finire un discorso” e lei maliziosa
“discorso… ahh già vedo che te lo ricordi, purtroppo siamo prese fino al collo abbiamo solo una pausa di un ora e non ce la faccio neanche ad andare a casa” sentendo così la invitai a pranzo da me quando voleva.
Ursula mi guardo
“si può fare, ma devo rinfrescarmi la memoria, seguimi a distanza” e si diresse verso lo stanzino che già conoscevo lo aprì ed entrò, io cercando di non farmi accorgere la seguii appena entrato la trovai con la gonna arrotolata sui fianchi e la camicetta sbottonata, mi si avvicinò mi sbottonò i pantaloni
“voglio vedere se mi ricordo bene” estrasse il mio uccello e lo prese in bocca, dopo pochi colpi ero in tiro e lei si alzò
“riflessi pronti vedo” la presi la feci piegare in avanti e mettendomi dietro di lei glielo infilai di colpo in fica
“sento che anche tu sei sempre pronta” e cominciai astantufarla
“hoooo siiii, ricordo benissimo, dai non fermarti” io l’abbracciai e presi a palparle il seno intruffolandomi nella camicetta
“però devi venire da me voglio mangiarti la fica e fotterti con calma” lei era già all’orgasmo
“domani alle 13 sarò tua per un’ora”.
Sentendo questo la limai con ancora più vigore e scesi con una mano a toccarle il clitoride
“Vengggggo” esclamo e mi senti allagare il cazzo io ero ancora durissimo, lei si ricompose e mi disse devo tornare di là mi dispiace” si blocco guardando qualcosa alle mie spalle, la senti dire
“Marilena che fai la guardona” mi girai con il cazzo ancora fuori e vide una donna sui 40 anni bruna molto alta e con le gambe lunghissime ma con poco seno (una seconda) che ci guardava e rispose
“sono appena arrivata è la mia mezz’ora di stacco dalla cassa, vedo che sei occupata”
Ursula le si avvicinò e le tastò il culo
“te lo lascio già pronto, vedi di approfittarne” e uscì dallo stanzino.
Il mio cazzo era bardotto e non sapevo cosa fare, mi avvicinai e le posi la mano sinistra sulla gamba e risalii sopra l’orlo della gonna
“hai delle gambe bellissime, sono calamitate non riesco a togliere la mano” vidi cambiare sul suo viso più espressioni alla fine mi sorrise
“continua porcellino, cosa vorresti farmi… ” mi inginocchiai davanti a lei e raggomitolai la sua gonna prendendo ad accarezzarle le cosce dall’interno all’esterno, avevo davanti i suo slip neri abbondantemente trasparenti portati insieme a delle autoreggenti nere velate, avvicinai il viso e la baciai attraverso gli slip
“voglio mangiarti la passera” e scostai le mutandine e presi a leccare la fessura ancora chiusa mentre con le mani palpavo il suo sedere sodo ed eretto, il mio lavorio cominciò a sortire effetto e lei spalancò le cosce rimanendo sempre in piedi ma appoggiandosi alla parete io mi infilai sotto e separai le grandi labbra frullando la lingua sul clitoride
“siiii come sei bravvvoooo, mi fai colare tutta” era presa dal godimento e ne approfittai per infilarle prema un dito poi due nella fica e poi uno nel culetto “goooodoooo” si lamentò scuotendo la testa e rimanendo appoggiata al muro, mi rialzai la feci girare e le infilai il cazzo nella vagina lei gradi e sporse in fuori il culo, volevo venire non ne potevo più e dopo alcuni colpi le appuntai la cappella sul buchetto e spinsi incontrando poca resistenza
“ma… mi inculi, dai più forte”
” ti sborro nel culo bella gnocca” e la montai con più forza fino a riempirla tutta venne anche lei smaneggiandosi la fica.
Restammo un po’ lì e lei mi baciò in bocca
“oggi non credevo proprio che mi sarei fatta una scopata così, e brava Ursula” e le accarezzavo le gambe
“voglio rivederti e vederti nuda” ” lei mi guardò
“io smonto alle 15, hai ancora voglia di me” le spremetti le chiappe
“non vedo l’ora” e le diedi il mio indirizzo .
Rientrai a casa e preparai il pranzo avvisai Rosa che avevo bisogno della casa libera e lei palpandomi il cazzo mi avvisò che due giorni dopo sarebbe venuta Lora a dormire da noi e volevano scoparmi, l’idea mi allettava e la rassicurai, alle 14. 30 mia sorella uscii, e precisa alle 15. 10 arrivò Marilena, appena richiusi la porta le ordinai di spogliarsi e lei esegui, nuda era uno schianto e anche le tette che erano un po’ piccole ma con dei capezzoli lunghi e duri
“sei stupenda” esclamai e aggiunsi
“andiamo sul letto voglio mangiarti e farmi fare un pompino da te ” le mi segui e appena sul letto ci mettemmo in posizione di 69 e presi a divorarla, lei imbocco il mio cazzo e prese a leccarlo e a suggerlo in un modo magnifico io passai a leccarle il buchino del culo e vi infilai la lingua lei mugolò
“ti piace proprio il mio culo, fottilo” la misi alla pecorina e scopammo fino a sera, avevo fatto il mio affare natalizio ero andato per scoparne una e ne avevo scopate due.
Il giorno prima durante i miei acquisti al supermercato, avevo dato appuntamento a Ursula alle 13 e mi stavo preparando per accoglierla, volevo farla godere da matti in modo da lasciarle una buona impressione e potermela fare quando volevo, mi venne in mente di coinvolgere Puccia una mia vicina di ballatoio che non disdegnava i rapporti saffici, mi recai da lei che vedendomi mi sorrise e chiusa la porta mi palpò la patta
“era un po’ che non ti vedevo”
“stai calma Puccia sono venuto a proporti una porcata” ed iniziai a spiegarle cosa avevo in mente, lei dapprima nicchiava ma quando le nominai Ursula accettò con piacere, le lasciai le chiavi di casa mia e la salutai.
Alle 13. 10 suonarono alla porta era Ursula ancora in divisa ma con la camicetta abbondantemente sbottonata a mostrate il suo seno, la feci accomodare e l’abbracciai brancicandole il culo e baciandola sulla bocca lei ricambio il bacio intrecciando la sua lingua alla mia e poi mi saluto
“Mimi sei un porco, Marilena stamattina era distrutta ma raggiante” io sibilai
“ora tocca a te” e presi a spogliarla accarezzandola la lasciai nuda nel corridoio e prendendola per mano la portai in camera,
“sdraiati sul letto che te la mangio” le ordinai, lei obbedì e nudo a mia volta mi misi tra le sue gambe le leccai dapprima l’interno delle cosce salendo fino alla passera che odorava di buono e presi a leccarla tutto intorno per poi prenderle il clitoride tra le labbra e suggerlo lei gemeva e mi premeva la testa tra le sue cosce, era molto bagnata e il suo nettare aumento mentre veniva mugolando, non le diedi requie e continuai a leccare infilandole un dito in fica e scopandola con quello, scesi a leccare il buchino bruno e lei venne stavolta implorando
“fottimi voglio sentirmi tutta piena” .
Avevo sentito armeggiare alla porta e sapevo che era arrivata Puccia perciò continuai nel mio piano, mi sdrai sul letto
“vieni a prendertelo se lo vuoi” non mi diede neanche il tempo di finire la frase che si era impalata sul mio cazzo e mi stava scopando la attirai sdraiata su di me, e vidi Puccia con indosso il fallo finto mettersi alle sue spalle e al mio segnale abboccarglielo al buchetto del culo, Ursula si agitò e io la tenni forte
“Mimi, ma chi è, cosa mi fate, noooo” Puccia le era entrata nel culo e si stava muovendo lentamente le si sdraio sulla schiena e Ursula spalancò gli occhi “una donna mi stà inculando, oohhhh lo fà proprio beneeee” io presi a fotterla in fica e Puccia aumento il ritmo e le disse
“nuda sei ancora meglio che vestita, tu mi fotti quando compro al supermercato e ora io fotto te”.
Ursula era al limite stava godendo piena di due cazzi e con me e Puccia che le palpavamo le tette
“Mimi riempimi di sborra daiiiii” non mi feci pregare e dopo pochi colpi venni allagandola
“siiiii chheee bellloooo sono pienaaaa” venne Ursula accasciandosi sul mio petto, Puccia si sfilò dal sedere di Ursula e si tolse il fallo finto poi sdraiammo dolcemente Ursula sul letto e Puccia mi ripulì il cazzo lasciando netto ma duro allora si sdraio a 69 su Ursula e prese a leccarle la fica, Ursula era ancora intorpidita ma vedendosi una fica depilata davanti agli occhi ricambio di gusto il trattamento.
Le due donne erano prese nel leccarsi le fiche e mugolavano sonoramente, lo spettacolo mi aveva ulteriormente eccitato e mi piazzai dietro a Puccia entrandole in fica e scopandola a buon ritmo
“oohhhh Mimi ci voleva, anche se questa troia mi fà morire” gemette Puccia e infilo di colpo tre dita nella vagina di Ursula che nel frattempo mi leccava i coglioni, stantuffavo Puccia come un matto e lei gradiva assecondando i miei movimenti, io ero al limite e sborrai nella fica di Puccia che venne insieme a me e pianto le dita in fondo alla fica di Ursula che sborro anche lei , io estrassi il cazzo giusto in tempo per depositare un po’ di sborra sul viso di Ursula.
L’ora era passata e noi eravamo sdraiati sul letto, Ursula mi chiese di fare una telefonata, e torno dopo poco annunciando che aveva inventato una scusa sul lavoro e aveva il pomeriggio libero, dopodiché afferro il fallo da cintura e guardando Puccia con sguardo tra il malizioso e il minaccioso le disse
“ora tocca a me di fotterti, zoccola mettiti alla pecorina” Puccia obbedì e Ursula le entro dapprima in fica e dopo alcuni colpi la inculò
“hai un bel culo, Mimi ci si deve essere divertito” io mi misi davanti a Puccia e mi feci fare un pompino, materia in cui era bravissima, quando fui di nuovo in tiro mi misi dietro Ursula le piazzai il cazzo sul buchino e le entrai lentamente nel culo
“neanche il tuo è vergine ma ci voglio giocare un po’”.
Continuammo a scopare fino a sera cementando una bella amicizia. FINE