Camilla ci aprì la porta in magliettina bianca che fasciava il suo splendido seno. Capelli corvini, lunghi che risaltavano sulla maglietta. Occhi marroni che scavano nel tuo essere. Abbronzata. Era fenomenale. Capivo Lucia che era rimasta soverchiata dalla sua bellezza. Una gonna nera e dei sandaletti altamente erotici completavano la ragazza.
Era anche simpatica. Chiaccherammo per un’oretta su che cosa facevamo nella vita. Entrambe erano ancora al liceo, l’una, Lucia, all’artistico, l’altra al classico. Entrambe preoccupate dalla maturità imminente. Poi non so come ma il discorso si spostò sul sesso e ad un certo punto mi resi conto che Camilla mi stava raccontando che le piaceva essere trapanata nella fighetta nel mentre che aveva un cetriolo nel culo. Pazzesco pensavo. Ero eccitato nuovamente. E Lucia oramai strattenta a questa mia reazione mi mise una mano sui pantaloni iniziando a massaggiare il mio birillo.
Camilla se ne accorse e venne anche lei sul divano di fianco a me. Entrambe presero a massaggiarmi sopra i pantaloni, poi li tolsero, Camilla si chinò e bacio il mio membro leccandomi i boxer, Lucia me li tolse e il mio uccello scattò verso l’alto brancato dalla bocca di Camilla che iniziò una pompata furiosa nel mentre che Lucia mi leccava le palle ingoiandole una ad una e mi massaggiava lo scroto.
Lucia salì e tolse dalla bocca di Camilla il mio cazzo. Se lo contesero lottando con le lingue. Alla fine si baciarono con in mezzo la mia cappella. Camilla aveva anche un delizioso piercing sulla lingua che mi dava sensazioni piacevolissime; era freddo in contrasto con la sua calda lingua e non si modellava come la lingua sulla mia cappella ma vi scontrava, a volte duramente, ma aumentando il mio piacere.
Io slacciai la cintura di Lucia con la mano destra e tolsi la gonna nera a Camilla con la sinistra. Avevano già le mutandine bagnate. Le scostai e presi a massaggiarle la clitoride ad entrambi. Lucia si alzò e mi baciò spingendo la testa di Camilla ad affondare sul mio cazzo. Col cazzo in gola la sua lingua uscì per leccarmi le palle e cercare di portarle dentro la sua bocca. Io allargai le natiche a Lucia e nel mentre che la baciavo le infilai il medio nel culo. Lei mugolò: “Bello! ” La sdraiai sul divano e le iniziai a leccare la clitoride spingendo avanti indietro il medio. Era eccitata, lo si vedeva dalla produzione di ciprigna. La sua pancia si contraeva ritmicamente con le mie lappate. Camilla era una pompa inarrestabile, stavo per venire. Si fermò un attimo e mi leccò lo scroto.
Mi alzai dalla vagina di Lucia per riprendere fiato e lei si accucciò ai miei piedi leccandomi le dita come fossero 5 piccoli cazzi. In particolare indugiava sullo spazio tra le due dita. Mi eccitai un casino e dissi: “Vengo! ”
Lucia si alzò e si mise di fianco a Camilla, entrambe con la bocca spalancata. Io presi il mio cazzo in mano, lo segai due volte e venni in faccia alle due amiche.
Fu una sborrata lunga e copiosa. Camilla quando finì si butto sul mio uccello per ripulirlo. Lucia su Camilla per leccarle la sborra dagli occhi. Si baciarono ripulendosi a vicenda. Io ero estasiato da due donne che si leccavano la mia sborra come fosse linfa di vita.
Diedero entrambe una risucchiata al mio cazzo ammosciato.
Le feci alzare. Le abbracciai e infilai un dito nel culo ad entrambe. Mi diressi verso il lettone matrimoniale dei genitori di Camilla. Spinsi Lucia sul letto e baciai Camilla come non avevo ancora fatto.
“Vai! Leccala a Lucia che a te penso io… ” Non se lo fece ripetere… aprì le gambe a Lucia e si buttò sulla vagina aperta e gocciolante.
Io le allargai il culetto e presi a leccarle il buchetto infilando di tanto in tanto più dita. Le piaceva. Me lo disse mugolando e con le proteste di Lucia che voleva godere. Poi con un dito nel culo la girai un attimo e presi a leccarle la clitoride infilandole l’altra mano nella vagina. Potevo sentire le mie mani attraverso la parete uterina. Camilla venne urlando tra i peli di Lucia che venne subito dopo.
Io, con questa pausa mi ero leggermente ripreso. Loro, donne assatanate, non ne avevano mai abbastanza… Avevo la bocca impiastricciata dagli umori di Camilla e mi passai la lingua sulle labbra per assaporare quel nettare. Poi mi buttai tra le mie due compagne di giochi e cominciammo tutti e tre ad accarezzarci dolcemente come fossimo ai preliminari. E ci baciammo leccandoci a vicenda. Entrambe mi leccarono l’orecchio, l’una il lobo, l’altra l’interno ed il mio cazzo riprese vigore. Se ne accorsero le troie che continuarono per qualche minuto nel mentre che io avevo due dita per mano infilate nei rispettivi culetti. Poi Lucia scese a leccarmi capezzoli e pancia per finire sul mio uccello oramai rinvigorito. Ma lo lasciò quasi subito per dirigersi sulle dita dei piedi. Si era accorta che quando me li aveva leccati ero venuto in pochi secondi… E riprese a succhiarmeli eccitandomi. Camilla si mise a sessantanove leccandomi palle e scroto. Io le leccai la fichetta e presi una matitona che era sul comodino per infilarla nel suo culetto. Lei apprezzò e presi stantuffarla velocemente nel mentre che le sgrillettavo la clitoride. Lei dopo un po’ lasciò la mia verga per chiedermi di continuare che stava venendo. E venne nel giro di pochi secondi gridando. La mia mano si coperse di liquido dolce. Lucia venne a leccarmi la mano e mi baciò.
Presi Camilla e la portai al muro; inginocchiatasi le infilai il cazzo dentro la bocca fino alla sua ugola. Lei a bocca aperta succhiava e muoveva la lingua. Io le scopavo la bocca fino a non farla respirare. Mi staccava per pochi secondi eppoi io ricominciavo a trapanarla. La sua saliva mi copriva il cazzo. E giù spingevo fino al limite. Le presi le orecchie e la fiocinai come se fossero le anche. Lucia nel mentre mi leccava lo scroto e il buco del culo.
Ad un certo punto mi girai, presi Lucia e la misi ad elle sul letto con la schiena in alto, e la inculai senza nessun tipo di olio o burro ma sapevo che era pronta. La inculai per diversi minuti martoriandoli i capezzoli con le dita. Lei gridava quanto stava godendo eccitandomi. Camilla, una volta ripresasi, venne a leccarmi le palle ed ogni volta che uscivo dal suo culo se lo infilava in bocca. Lucia ad un certo punto, spossata cadde sul letto ed io continuai nella mia penetrazione. Mi eccitava vederle il culetto compresso tra letto e il mio cazzo. Poi la girai e le penetrai la fighetta. Le misi le gambe dietro le orecchie le la sbattei. Mi misi anche a leccarle i pedi nel mentre che stantuffavo e lei venne apprezzando. Tirai fuori la mazza e la infilai tra le fauci vogliose di Camilla che insieme a Lucia mi leccarono fino a farmi inondare i loro visi. Poi si baciarono e leccarono ma io ero troppo stanco per vedere e mi abbandonai spossato nel letto. FINE