L’estate stava per finire e sinceramente non mi ero divertito abbastanza.
Avevo rimediato con Paola, ma mi concesse solo qualche toccatina, perché non lo aveva mai fatto e non aveva intenzione di farlo con un tipo che conosceva da qualche mese.
L’idea della festa venne a Pino, il cugino di Paola che conoscevo da anni.
Aveva la mia età ed era un tipo tranquillo che negli atteggiamenti sembrava un po’ frocio, e devo dire che aveva un culetto ben fatto che assomigliava ad una femminuccia.
Tutti a casa di Luigi per una festa anni 60.
Una cosa carina per salutare l’estate.
Eravamo una quindicina, io, Luigi il padrone di casa (i suoi erano in Francia in Vacanza), Pino, sua sorella Valentina, la Cugina Paola, il loro cugino Igor (detto il ginecologo… ) con la sorella Elena, Francesca con il fidanzato Furio, Martino, Giancarlo con il fratello Umberto, Simona, Michele, Gina, Paolo, e Gisella.
Tutti con età compresa tra i 20 e i 23 anni ad eccezione di Gisella che ne aveva 25 (ma che ne dimostrava una ventina).
La festa non era né noiosa né tanto divertente allorché Paolo propose di divertirsi con il gioco della bottiglia, dove ci si mette tutti in cerchio e si fa girare una bottiglia vuota e la persona su cui si ferma la bottiglia deve fare una penitenza.
Si decise prima di iniziare che la penitenza era fissa : togliersi un indumento fino ad essere completamente nudi.
La cosa creo un certo imbarazzo nelle femminucce, ma alla fine anche loro acconsentirono.
La bottiglia cominciò a girare, e Martino fu il primo a togliersi un indumento cominciando con le scarpe, la prima femmina che mise in mostra un indumento intimo fu Gina che indecisa tra la maglietta e la gonna scelse quest’ultima … mise in vista le mutandine bianche in cui si intravedeva la bozza della fica e lo spacco.
Mi eccitai subito e lo stesso fecero gli altri visto che tra uomini ci scambiammo gli sguardi arrapanti.
La bottiglia continuò a girare finché Martino non si mise completamente a nudo con il cazzo semieretto.
Nel frattempo eravamo tutti semi nudi noi maschi e dalle nostre mutande si intravedevano i cazzi arrapati alla vista delle mutande bianche di Gina che finora era l’unica femmina in quella situazione.
Qualche giro dopo venne a nudo il seno di Valentina, che portava la quarta di misura ed era rimasta solamente in mutande ed aveva un sedere abbastanza grosso, ma non eccessivamente, insomma eccitante lo stesso.
Simona fu la prima a togliersi le mutande : era grossa di costituzione ma non aveva cellulite, e stranamente anche se non era rimasta con gli indumenti intimi in vista decise di togliersi le mutandine … invece della magliettina o cos’altro.
Dalle mutandine veniva un piacevole odore di fica e quando le tirò caderono su di Martino che le toccò e poi si scappello il cazzo senza però masturbarsi.
La bottiglia continuò a girare … ormai eravamo tutti e tutte seminudi ma nessuna fica in vista, solo il seno di Valentina e il cazzo di Martino.
Gisella era l’unica che ancora era vestita: gli era rimasto il vestito intero che portava… ma durò poco. La bottiglia cadde su di lei e doveva toglierselo completamente, ma sorprendendo tutti rispose:
“Sono nuda non ho ne mutandine ne reggiseno! “, il mio cazzo si gonfiò, Martino stava per cominciare a tirarsi una sega … quando Paolo disse
“Le regole sono regole, ti vogliamo vedere nuda! ” se lo tolse e mise in vista la fica pelosa e ben fatta, ma proprio perché era pelosa non si vedevano le labbra … la bottiglia girava … e toccò a me a mettermi a cazzo di fuori, i 22cm erano tutti in mostra … ero eccitatissimo.
Poi toccò a Francesca:
“Ma ho il ciclo non posso! ”
“Si che puoi” rispose Paolo, che era il fautore del tutto ed aveva pianificato l’orgia …
Via le mutandine anche da Francesca che aveva un’eccitantissima fichetta depilata nella parte intima ma con un po’ di peluria in alto.
Nel giro di mezzora i maschi si misero tutti a nudo, e le femmine tutte in mutande eccezion fatta per Gisella, Francesca e Simona (che aveva solo il reggiseno e la gonnellina, ma senza mutandine).
Io fissavo la bozza di Valentina che aveva un bel monte di Venere, ma era ancora in mutande, non per molto però … fu lei quella che se le tolse per prima e mise in mostra due belle labbra coperte da peli cresciuti da qualche giorno … effettivamente non si era depilata oggi.
Dopo di lei venne a nudo la fica di Gina: la migliore in assoluto, un bel pugno di carne depilato solo al centro.
Premetto che tutte avevano un bel sederino in particolare Francesca, Gina e Valentina.
Successivamente venne a nudo Elena che era finora l’unica con la passera completamente depilata.
Il gioco andava avanti e nella sala cominciava a sentirsi l’odore piacevole dei due sessi.
Arrivammo alle dieci ed eravamo tutti nudi. Maschi e femmine.
E nessuno provava vergogna, se non all’inizio, ma ormai il ghiaccio era rotto.
Le figure che più mi arrapavano erano la fica di Gina, il sederino di Francesca (che al suo pensiero insieme a Martino mi ero tirato un sacco di seghe … ) e quello di Valentina insieme alla sua fica.
Sinceramente provavo eccitazione anche vedendo il cazzo e il sederino di Pino.
Tutti nudi e che si fa ?
La prima risposta arrivò, ovviamente, da Paolo
” Ora che siamo completamente nudi andiamo oltre ? ! Siete d’accordo ? ”
Noi maschi ci arrapammo non poco, e le femmine credo altrettanto, anche se sembravano imbarazzate, visto che nessuna di loro rispondeva.
Qualche secondo di silenzio e poi la risposta di Gisella, che era la più grande:
“Va bene, io ci sto, spero anche le altre.
Ma ad una condizione, non dovremmo porci problemi di sesso: tutti a fare l’amore senza pregiudizi e senza distinzioni di sesso, dovremmo divertirci in tutti i modi, senza farci del male”
Alla sua risposta tutti sembravamo d’accordo cosicché io misi una mano nella fica di Gina, mentre Paolo cominciò a farmi un pompino.
All’inizio mi sembrava strano ma mi stava piacendo e mi convinsi.
Misi la lingua nella bocca di Gina e le ficcai un dito nella fica.
Gisella cominciò a baciare in bocca Francesca, poi Martino comincio a leccare avidamente la fica di Gina visto che io avevo tolto il dito.
Il pompino di Paolo era eccitante.
Ma non volevo venire.
Mi staccai ed andai da Valentina:
“Mettiti a pecorina” e le leccai il buchetto del culo.
Cominciai a masturbarla nell’ano, ci sputai sopra, ma capii che per incularmela serviva altro, era troppo stretta.
Nel frattempo lei stava facendo un pompino a suo fratello Pino, che dopo poco tempo stava per venire.
Gli feci cenno di non farlo nella bocca della sorella e mi feci passare il cazzo.
Mi riempì la bocca di sperma caldo, ed io senza inghiottirlo lo sputai tutto sul buco del culo di Valentina.
Ora sì che era violabile, vi infilai due dita, mi bagnai il cazzo e poi lo infilai nel suo culo.
“Mi stai facendo male Ivan ! ”
“Sì ma mi stai facendo godere come un maiale! . E tu sei o non sei una maiala ? ! ”
Non parlò, si vergognava di quello che stava facendo.
Prima un pompino al fratello poi lo stava prendendo in culo.
La risposta arrivò dopo una decina di secondi
“Una maiala? Diciamo che … sì, credo di sì”
“Certo che è una maiala ! ”
Disse suo fratello che si stava facendo pulire il cazzo ancora sporco di sperma da sua cugina Paola.
Per la prima volta mi stavo inculando una donna, ed ero eccitatissimo, mentre la inculavo lei stava spompinando Martino, che mi disse
“Vediamo chi viene per primo”.
Mi muovevo sempre più forte e venni inondandole lo stomaco di sperma.
Estrassi il cazzo ed andai sul divano a riposarmi.
Nel frattempo Martino non era ancora venuto, cosicché fece un sessantanove con quella maiala di Valentina e mentre lei stava continuando il pompino lui ripulì con la lingua lo sperma che io le avevo lasciato sul culo.
A differenza delle seghe che ero abituato a spararmi, notai subito una cosa, cioè che nonostante ero venuto avevo ancora il cazzo dritto.
Chiamai Pino, che mi era venuto in bocca e le dissi:
“Mi devi un pompino! ” lui stacco il cazzo dalla bocca di sua cugina Paola e venne subito lì da me.
Si inginocchiò e comincio a prendere il mio membro ancora eccitato nella sua bocca.
Lo seguì anche Paola, che per una periodo dell’estate era stata la mia ragazza, ma che l’avevo lasciata perché mi piaceva Gisella.
Cominciammo a baciarsi come una normale coppietta mentre Pino mi stava succhiando anche le palle.
Dopo un po’ Paola prese il suo posto a spompinarmi, mentre Pino venne sul divano, le toccai il culetto sodo che si ritrovava, poi si sdraiò sul divano a pancia in aria e mi invitò a prendere in bocca il suo genitale, mentre lo spompinavo le mettevo un dito nel sederino pulito e soprattutto senza un pelo.
Mi staccai dalla bocca di Paola e lo misi a quattro zampe.
Paola si mise sotto di lui facendo un sessantanove all’incontrario.
Io sputai sul sedere di Pino, bagnai il mio cazzo e glielo infilai dentro, e giuro che aveva un sederino veramente eccitante anche se non era una femmina.
“Ti fa male ? ” gli chiesi, lui non mi rispose era impegnato a leccare la fica della cugina.
E credo proprio che era eccitato visto che per un attimo staccò la bocca e disse
“Ti vengo in bocca Paola”, io dissi
“Paola non ingoiare lo sperma vieni subito da me”, stavo facendo una cosa per quanto può sembrare sporca mi eccitava da morire, Paola si alzo con la bocca piena e venne verso di me
“Baciami in bocca” le dissi e incominciammo una pomiciata passandoci lo sperma che aveva ingoiato dal cazzo del cugino, ce lo dividemmo metà e metà ed io glielo riversai sulla faccia, e Gina vedendomi, scherzando mi disse
“Sei un porco ! ” staccai il cazzo da Pino, ed andai da Gina dicendole
“Scommetto che sei più porca tu, visto che ora pulirai il visino di Paola”
“Ma che schifo .. ”
“Ma dai è buonissimo” disse la cugina di Pino che aveva il viso bianco di sperma
“E va bene, ma se non mi piace … ”
“Vedrai che ti piace! ” le dissi, cominciò a leccare e in un attimo ripulì il faccino della giovane troietta.
“Gina, mettiti a sedere, voglio mettertelo nella vagina”, le divaricai le gambe e glielo infilai dentro.
Nel frattempo cominciai a baciarle la bocca e dentro di lei si sentiva l’odore dello sperma che era passato in tre bocche diverse !
Non ci misi tanto a venire, sfilai il cazzo e le inondai il pancino.
“Ora leccalo tu maiale! ” non ci pensai due volte e cominciai a leccare come un assetato la sua pancia e la ripulii ben bene.
Per ora ero soddisfatto visto che ero venuto due volte.
Decisi di andare in cucina a mangiare qualcosa.
Avevo fame e sete, ma prima andai al bagno a lavarmi i denti visto lo sperma che avevo ingoiato, presi il mio spazzolino con il mio dentifricio (ero attrezzato poiché i maschi avevano deciso di dormire a casa di Luigi) e cercai, quel poco che ci riuscivo, di rendere pulita la mia bocca.
Tornai in cucina e trovai Francesca in cucina che cercava da mangiare insieme Gisella.
Avevamo tutti e tre il sorriso sulle labbra, ma nessuno parlava, così decisi di attaccare io discorso.
“Divertite ? ”
“Tantissimo” disse Gisella e poi continuò
“Ho visto che a te piace il sesso orale, vero ? ”
“Certo, è un’antipasto indispensabile per far venir bene una scopata” le risposi
“E tu Francesca ? ”
“Ho fatto solo quello, poiché ho il ciclo, e solo con il mio ragazzo, non so come la prende se lo faccio con qualcun altro, comunque ho leccato la fica a Gisella e non ha detto niente … ”
Gisella mi scappellò l’uccello e baciò in bocca Francesca dicendogli
“Sei sicura che il ciclo non sia finito ? ”
“Non lo so”, toccandosi il tampax che aveva nella vagina, poi le misi una mano sul suo splendido sederino e le dissi
“Bhe questo potrebbe compensare .. ho visto Furio fare altrettanto con Gisella, non dovrebbe arrabbiarsi! ” e le infilai un dito nel sedere
“è ancora vergine! ” disse, ed io risposi
“Questa potrebbe essere la volta buona … ” le allargai le natiche e cominciai a leccare il buchetto che non era proprio pulitissimo.
Come smisi Gisella invitò a me e a lei al bagno e sinceramente non sapevo cosa aveva in mente.
Chiusa la porta a chiave si mise sul bidè facendo attenzione a chiuderlo bene e disse
“Devo fare pipì, tu Francesca siediti sulla tazza, ma prima chiudila”
Francesca fece quello che le fu “ordinato”.
Gisella cominciò a piasciare nel bidè chiuso e rivolgendosi a me disse
“Ora vediamo se Francesca ha ancora il ciclo”, io mi avvicinai a lei, le feci allargare ben bene le gambe e poi cominciai a sfilare il tampax dalla fichetta semidepilata di Francesca che a sua volta, come sorpresa disse
“Ma che fatte ! Tu Ivan sei un porco e tu Gisella una maiala ! “.
Intanto il livello della pipì di Gisella nel bidè saliva, e quando fu a metà mi si alzò e venne verso Francesca
“Ora vediamo che sapore ha la tua passerina” le mise un dito dentro, lo sfilò e vide delle puntine di sangue, ma non gliene fregò più di tanto.
Cominciò a leccarle la fica mentre Francesca con la mano sinistra mi masturbava lentamente.
Poi fu il mio turno, la sua fichetta aveva un sapore fortissimo, ed evidentemente, dato il ciclo, non se la lavava da qualche giorno.
Non sembravano però esserci tracce di sangue, quindi il ciclo era finito, ma secondo Gisella doveva essere lavata lo stesso.
A modo suo.
La fece mettere a cavalcioni sul bidè che aveva riempito con la pipì e cominciò a farle un bidè a base di urina.
Io nel frattempo ero impegnato a masturbare con un dito l’ano non tanto dilatato di Gisella che si era inginocchiata.
Quando finì di pulirla, andammo nella camera dei genitori di Luigi ed in due cominciammo a leccarle la fica che aveva un odore che si sentiva da un chilometro di distanza … io e Gisella le leccavamo la fica mentre le nostre lingue si incrociavano.
La cosa era divertentissima ed eccitantissima.
Poi qualcuno aprì la porta, era Pino.
Entrò ed andò subito a leccare la fica di Gisella che si era messa a
quattro zampe.
Neanche un minuto e se la scopò in fica alla pecorina. Io e Francesca ci scambiammo una sguardo e decidemmo che potevamo lasciarli
soli.
Andammo nella cameretta di Luigi, la misi subito a pecora e le leccai il buchetto del sederino, infilandoci di tanto in tanto un dito.
Sputai sul mio cazzo e decisi che era giunto il momento di sverginarla dietro.
Le infilai i miei 22cm nel culo e lei strappò un grido che più di piacere sembrava di dolore …
“Mi fai male” furono le solo parole che riuscì a dire, ma dopo un po’ ci prese gusto, io non forzavo per non venire, andavo a rilento ma godevo tantissimo, mentre la inculavo ci parlavamo, visto quanto era lento il ritmo
“Ora mi sta piacendo, si certo che mi piace, secondo te sono una puttana? ed io che credevo di essermi spogliata solo davanti a Furio … ”
“Non sei una puttana sei una sporca troietta”
“Sììì… ”
“Dai accelera” mi disse mentre con le mani le tenevo il seno non proprio grande.
All’improvviso entrò Furio, il suo ragazzo, che credeva fino all’ultimo di essere stato l’unico ad essersela scopata …
“Che cazzo state facendo ? ” domandò tra l’incazzato ed il faceto, “Niente” risposi e lui
“Niente un cazzo le stai rompendo il culo”, e si siedette davanti alla bocca della giovane fidanzata (Francesca aveva 20 anni)
“Prendilo in bocca, visto che sei così troia, e voglio che ti fai venire sulla faccia”, io la stavo inculando con veemenza, ma non ero ancora giunto il momento di venire, quando le dissi provocatoriamente
“Devo fare pipì” Francesca rispose subito
“E vai al bagno” seguita dal ragazzo
“Certo, ora il suo bagno è il tuo culo ! “.
Tutto come mi ero immaginato le pisciai nello stomaco, e lei non tanto contenta ci accusò di essere dei porci.
Ripresi ad incularla e sentivo, anzi sentivamo, che il suo stomaco faceva dei strani rumori per via dell’urina che le avevo pompato, sentivo il mio cazzo che si mischiava con il semiliquido che incontrava nel suo interno, quando venni e le riempì ancora di più l’intestino, sfilai il cazzo e capii che per non far sporcare il letto di Luigi c’era bisogno di metterle un paio di dita nel culo
“Muoviti Furio, che questa caca anche le budella”
Furio venne sulla faccia innocente di Francesca, e poi andammo tutti e tre in sala alla vista degli altri (io avevo ancore le due dita nel culo di Francesca… ), qualcuno andò a prendere una bacinella, Francesca con il viso inondato dallo sperma del suo ragazzo diede inizio allo spettacolo … dal suo culo uscì pipì mischiata con sperma e cacca, la portammo al bagno, la mettemmo nella vasca e decidemmo di lavarla seriamente.
L’acqua era tiepida, la cosa giusta per una sera calda d’agosto, io presi il tubo della doccia ci staccai l’attrezzo che era in cima e le infilai il tubo perfettamente rettilineo nel culo
“Apri l’acqua calda” dissi a Giancarlo che lo fece fino a quando Francesca disse “Non ne posso pìù, però com’è piacevole”
“Allora non chiudere, ha detto che le piace ! ” feci eco io, l’acqua cominciò ad uscire dal suo buco anche con il tubo dentro, effettivamente ne era entrata tanta ed il suo buco, non era più un bell’esempio di verginità.
Giancarlo sfilò il tubo e lei ripeté la scena di cinque minuti prima in sala, ma questa volta l’acqua era più pulita, ripetemmo l’operazione una decina di volte, finché l’acqua che usciva non era uguale a quella che entrava.
Decidemmo che era pulita abbastanza e poteva iniziare un nuovo gioco: restare nella vasca e tutti i maschi avrebbero dovuto sborrarle sul corpo.
La cosa però non piaceva a Furio che disse
“Avete preso la mia ragazza per una fogna. Non ci sto a questo gioco e spero anche tu sia d’accordo con me Francesca” ma all’improvviso senti il suo uccello essere spompinato dalla bocca di Valentina, e noi tutti cominciammo a masturbarci.
Venimmo sul suo corpicino ed anche Furio fece altrettanto dopo che Valentina lo aveva spompinato abbastanza.
Lo sperma inondò Francesca, e subito Valentina entro nella vasca e cominciò a ripulirla … leccando anche lo sperma che si era sparso sul corpo di Francesca.
Che troie che erano! Ero esausto.
La mezzanotte era passata da poco, e qualcuno cominciava ad addormentarsi.
Io mi sdraiai sul divano, mentre davanti a me Luigi si stava scopando Elena.
All’improvviso Gisella venne vicino a me e mi disse:
“Andiamo in camera.. o vabbene qui ? “, optai per la camera … e mentre ci dirigevamo lì, Valentina ci vide e ci seguì.
Aveva una guancia ancora sporca di sperma, visto quello che aveva fatto prima.
Mi sdraiai sul letto e misi una mano sotto il monte di venere di Valentina, le infilai due dita dentro, il cazzo mi si rizzò di colpo e Gisella cominciò a spompinarmi.
Nel frattempo Valentina di era messa sopra di me con la fica sulla mia bocca, la leccavo con veemenza, alternandomi tra la vagina e il buchino del culo, dove ogni tanto ci infilavo un dito dentro.
Gisella smise di smompinarmi, e si sediette sul mio cazzo … che in un attimo gli arrivò in gola.
Si mise in una posizione tale che mentre godeva con me guardava in faccia Valentina (che le stavo leccando i buchini… ) cosicché decise di baciarla e giocare con le sue tette.
Godevo in una maniera mostruosa,
“Vengo Gisella ! ” lei si sfilò di colpo, prese in bocca il mio cazzo e ingoiò tutto lo sperma … dopodiché lo passò sulla bocca di Valentina … un giochino che avevo inventato io!
Rimanemmo in camera soli io e Gisella, parlammo un po’ sul fatto che a me piaceva lei … del più e del meno.
“Secondo te sono una puttana ? ”
“No, le puttane solo quelle che si fanno pagare … ” le risposi.
Ci baciammo per un quarto d’ora, e decidemmo di fare di nuovo l’amore, questa volta in posizione tradizionale, la sdraiai sul letto, mi feci bagnare il cazzo con la sua saliva e lo infilai nella sua vagina,
“Non sei una puttana … ” le dissi mentre trombavamo,
“Sei una troia ! ”
“Certo che sono una troia, solo la tua troia ! Sono la troia di tutti ! “, la scopata andò avanti con parolacce e insulti che a lei evidentemente piacevano molto, dopodiché le venni sul pancino … lei si spalmò lo sperma per bene, come se fosse una crema … ma all’improvviso la porta si aprì .. era Pino
“Che bei piccioncini, cosa fate di bello ? ” si avvicino a noi e si mise in ginocchio sul letto, infilando il suo cazzo nella bocca di Gisella …
“Tu Ivan mi devi il tuo sederino … io te l’ho dato! “, voleva incularmi, visto che io avevo fatto altrettanto con lui, d’altronde oggi le avevo fatte tutte, e poi visto che l’avevo inculato io perché lui no?
Mi fece mettere a quattro zampe, e mentre io pulivo lo sperma sul pancino di Gisella, mi allargò le natiche, e mentre era pronto per infilarmelo … io ci ripensai e dissi …
“E no! Sono io che devo rompere i Culi ! ”
E il mio sederino rimase vergine … FINE
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