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In balia dei teppisti

Io e mia moglie siamo una coppia trentenne felicemente sposata da 5 anni.
Mia moglie è una donna castana, carina e si veste abitualmente in maniera sobria e non appariscente; indossa delle gonne appena sopra o sotto il ginocchio, scarpe con tacco non superiore ai 5 centimetri, collant generalmente marroni, maglie o camiciette senza scollature particolari.
Abbiamo sempre avuto abitudini tranquille, soprattutto in campo sessuale, e amiamo molto trascorrere i fine settimana in una casa in collina nel canavese.
Ciò che maggiormente ci piace di questa casa è la quiete che la caratterizza, essendo essa indipendente, isolata e immersa in un bosco.
Circa un mese fa, un sabato pomeriggio, eravamo in un BRICO CENTER della provincia per acquistare alcuni attrezzi che occorrevano per il giardino.
All’uscita dal centro commerciale una automobile con a bordo cinque uomini di circa 40 anni quasi ci viene addosso e mia moglie reagisce abbastanza moderatamente, facendo un gesto con la mano.
A questo punto due degli occupanti della macchina scendono e cominciano a urlarci degli insulti e delle minacce; noi, spaventati, saliamo velocemente sulla nostra automobile e ci dirigiamo verso casa.
In macchina siamo turbati e discutiamo di quegli uomini; mia moglie dice che sono dei delinquenti, probabilmente zingari, i quali non si farebbero alcuno scrupolo di picchiarci.
In me si affaccia il pensiero che in quel caso probabilmente mia moglie, piuttosto che picchiata, verrebbe violentata e questo mi fa paura, ma mi produce anche una specie di eccitazione.
Non ci rendiamo conto del fatto che loro ci stanno seguendo.
Sono circa le 19 ed è quasi buio quando noi scendiamo dalla macchina, giunti davanti al nostro rustico.

Io ho appena aperto la serratura dell’anta di ingresso quando loro ci sono addosso, tutti incappucciati; io e mia moglie urliamo terrorizzati ma non c’è nessuna possibilità che qualcuno possa sentirci.
Ci urlano degli insulti e delle minacce e ci trascinano dentro casa, richiudendo l’antone dall’interno; ci danno delle sberle e ci prendono i soldi.
Io gli chiedo che cosa gli abbiamo fatto, mia moglie li implora di non farci male.

Loro ridono, insultano e alcuni la stanno già palpando; rapidamente uno di loro infila le mani sotto la gonna, le abbassa collant e mutande fino alle ginocchia e comincia a masturbarla con un dito.
Siamo terrorizzati; mia moglie non oppone resistenza, tiene le gambe aperte per quanto le è consentito dai collant ed emette gemiti:
“AHAAI… AIA”.
La vagina di mia moglie non si lubrifica e l’uomo che la sta masturbando comincia ad urlare che se la fica non si bagna ci riempie di botte; in pochi attimi le strappa via la gonna, la mette con il ventre appoggiato sul tavolo della cucina, le squarcia collant e mutande e per alcuni istanti le rimette il dito nella vagina, trovandola sempre asciutta.
Quindi come una saetta viene verso di me e mi trascina per un orecchio ai piedi di mia moglie urlando che abbiamo 2 minuti di tempo; se dopo questi due minuti la fica di mia moglie non è bagnata come piace a lui ci sfondano tutti i buchi che abbiamo con un bastone e poi ci riempiono di botte.
Mia moglie è rimasta ferma nella posizione in cui era stata messa da quell’uomo; io comincio subito a leccarle la vagina e anche lei fa del suo meglio per eccitarsi.
Si muove ritmicamente seguendo i movimenti della mia lingua, le gambe si divaricano ulteriormente, non più impedite dal cavallo del collant e dalle mutande.
Ad un certo momento le ordinano di pisciare e lei obbedisce inondandomi, mentre io continuo a leccarla e lei a muoversi; ormai è completamente bagnata.
Vengo preso e spinto per terra contro la parete e un uomo con la mano impregnata di una sostanza untuosa che credo fosse vaselina comincia a masturbare mia moglie infilando quasi tutta la mano nel suo sesso.
Probabilmente quell’uomo che la sta masturbando é in grado, a differenza del sottoscritto, di stimolare il clitoride e anche, forse, passata la paura di ricevere le botte, la situazione che sta subendo contribuisce ad eccitare mia moglie; sta di fatto che io la vedo di sua spontanea volontà allargare di più le gambe, muovere il bacino e i suoi gemiti, anche se sono formalmente espressione di dolore e di implorazione, hanno la TONALITà dei gemiti di godimento.
Dopo qualche interminabile minuto l’uomo toglie la mano e, con calma, si infila un preservativo, mentre mia moglie rimane nella posizione che le è stata imposta.
Comincia quindi a scoparsela urlandole:
“TROIA PUTTANA… “; lei geme e implora “ahh… aiutAhhh… AhhaiAAAia”.
Uno degli uomini che assistono mi prende per le orecchie e mi porta sotto il tavolo, a pochi decimetri dalla vagina di mia moglie mentre veniva penetrata urlandomi di ascoltare il rumore della fica bagnata di quella troia.
Vedere vicinissimo questo enorme cazzo che la penetrava fino al fondo e soprattutto sentire distintamente la fica di mia moglie completamente bagnata emettere rumori osceni mi faceva orrore ma mi stava anche facendo eccitare.
Dopo alcuni interminabili minuti l’uomo sborra e mi viene ordinato di leccarla nuovamente; mia moglie è eccitata, perché è tutta bagnata e quando la lecco continua a muoversi.
Ad un certo punto, mentre la sto ancora leccando, viene presa da un altro uomo per i capelli e costretta ad inginocchiarsi davanti al suo pene; le viene ordinato di masturbarlo e dopo qualche minuto di mettergli il preservativo.
Io mi ritiro nuovamente sotto al tavolo e vedo davanti a me l’uomo chiavarsela in bocca fino a venire.
Uno degli uomini dice che lui vuole chiavarsela nella camera matrimoniale; rapidamente ci portano per le scale al piano superiore e noi obbediamo in silenzio come instupiditi.
Sbattono mia moglie sul letto, mentre io vengo colpito da una sberla e spinto contro la parete.
Un uomo se la chiava standole sopra; ha un pene particolarmente grosso e mia moglie divarica al massimo le gambe squotendole fino a perdere le scarpe.
Solo a questo punto noto una videocamera appoggiata da loro sulla credenza che sta riprendendo tutta la scena.
Dopo averla chiavata mi costringono ogni volta a leccarla.
Un altro uomo mette mia moglie a carponi sul letto, la masturba con la mano unta di vaselina per alcune decine di secondi e quindi se la chiava brutalmente.
Non ricordiamo quanti uomini l’hanno penetrata; sembrava di essere in un sogno.
I ricordi più netti che ho sono il momento in cui l’uomo le abbassa i collant e le mutande e poi i gemiti monotoni e ripetitivi di mia moglie:
“Ahhai… AAHiuTAAAhh… pieAhh.. tàAAhh… AAHHH… AAhaiaah… “.
Ad un certo momento decidono di andarsene lasciandoci inebetiti nella nostra camera da letto.
Dopo alcune ore ci riprendiamo, ancora scioccati, ci laviamo e facciamo alcune ore di sonno.
Al risveglio, timidamente cominciamo a discuterne; tutto sembra un sogno.
Ho ancora davanti a me vivide le immagini di mia moglie penetrata, i suoi gemiti e le sue implorazioni di godimento mascherato e soprattutto il rumore osceno emesso dalla sua vagina bagnata quando veniva masturbata o scopata; tutto questo mi sembra orrendo ma, al tempo stesso, eccitante.
Raggiungiamo la decisione che, visto che nelle loro violenze hanno sempre usato il preservativo e che tanto non verrebbero presi, è meglio non fare nulla e non andare più per qualche tempo in quella casa isolata. Io non le dico nulla circa la videocamera che ho notato.
Nei giorni successivi i nostri rapporti sessuali sono enormemente più intensi e frequenti; anche se nessuno di noi due lo ammette, sia io che mia moglie ci eccitiamo pensando a quanto è successo, anche se al tempo stesso ne proviamo orrore e vergogna.
Dopo qualche giorno troviamo nella cassetta delle lettere della casa di città un plico contenente una videocassetta; avendoci infatti derubato violentatori conoscono anche questo indirizzo.
Inseriamo questa cassetta nel videoregistratore e compare uno dei violentatori incappucciato che dice che dobbiamo andare tutti i fine settimana in quella casa e subire lo stesso trattamento; in caso contrario il filmato che segue, che è il filmato dell’aggressione e delle penetrazioni e da cui appare chiaro che da un certo momento in avanti mia moglie è consenziente, saranno fatti entrare nel circuito delle cassette porno.
Naturalmente, essendo noi persone con una certa reputazione, siamo costretti ad accettare. FINE

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Un commento

  1. Racconto bellissimo… mi piacerebbe vivere la situazione con mia moglie

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