Malgrado l’ora ormai tarda non riesco ancora a prender sonno.
L’afa opprimente che continua a stagnare tutt’attorno dopo una giornata torrida insiste a cercar di soffocarmi.
La porta-finestra spalancata sul balcone della stanza dell’albergo ove pernotto non riesce nemmeno a darmi almeno la sensazione della frescura.
Apro e chiudo, uno dopo l’altro, i cassetti del comò in cerca di un eventuale giornale lasciato lì da clienti precedenti.
Possibilità che capita alquanto spesso negli alberghi, ma che non si verificherà stasera che ne avrei bisogno ed invece, in fondo all’ultimo cassetto, appaiono i classici colori roboanti della copertina di un magazine, anzi, di più riviste, che fortuna!
Mi piego, li prendo, mi raddrizzo, chiudo il cassetto con un piede, li guardo facendo scorrere alcune pagine : sono giornali porno.
Beh, meglio questi di niente!
Li sfoglio in fretta per curiosare tra le tante foto : una miriade di fighe, cazzi, culi e tette… mi sto acculturando in una materia, la sessualità “aperta” di oggigiorno, che non mi scandalizza certo, ma che non mi tange più di tanto e che conosco ancora poco.
Guardo, “scopro” questo mondo e mi dico : in fondo son mestieri anche questi.
Modelli e modelle di nudo, attori-attrici hard, fotografi, registi, autori di novelle, racconti e libri, editori, gestori di rubriche, redattori, impaginatori stampatori, correttori di bozze, distributori, giornalai… e poi ci sono loro, i tanti lettori, gli estimatori come i denigratori, i fruitori tutti, gli uni e gli altri un mare di brava gente, di famiglie, di padri, di figlie, di madri, di figli, gente semplice, comune insomma.
Le foto “d’autore” di modelle e modelli (soli o compenetrati in vari modi) sono le prime ad attirare la mia attenzione, a farsi guardare e riguardare in un certo numero di ripassi.
Era un pezzo che non curiosavo nel mondo dell’hard e sto scoprendo che ormai e finalmente! niente vien più nascosto o censurato in nome e per conto di chissà qual “serietà”.
L’afa mi opprime meno, l’uccello pigia contro i boxer di più, il sonno è sparito del tutto.
Incomincio perciò ad interessarmi anche delle “polaroid” scattate dai privati e lì pubblicate insieme agli “annunci particolari” che le accompagnano… foto di qualità incerta, ma genuine, semplici, “veraci”, con in se il carattere della brava gente che si lascia andare ad una birichinata.
Mi sorprendono soprattutto le foto di signore esibite da mariti orgogliosi di mostrarle “nei particolari più particolari”, per far vedere, desiderare a tutti il loro gioiello più bello, la loro donna, spesso offerta perché gli estimatori ne possano valutare, apprezzare e godere le “virtù” non certo nascoste.
Da tutte le foto traspare gioia genuina, fanciullesca, dagli annunci che le accompagnano e le integrano salta fuori la voglia di gridare al mondo intero la felicità davvero altruistica di queste coppie, la loro intrigante complicità nel vivere e nell’offrire il “peccato sessuale” mondato dall’egoismo, dalla gelosia, dal possesso, spinti dalla sola voglia e dalla necessità di urlare la felicità insita nella sessualità, di moltiplicare e di donare l’ebbrezza della sensualità di ingigantire il piacere.
“Mogli offerte come un mazzo di rose rosse nelle occasioni speciali, come perle preziose nelle occasioni specialissime”… ogni uomo marito fotografo ed offrente è certo che la sua è la donna più bella, la femmina più “brava” e sensuale del creato, con le tette più erte, la figa più sconvolgente, il culo più arrapante, amante straordinaria per maschi veri, meritevoli, di qualità reale…
E se non è amore sconfinato, orgoglioso e genuino, scevro da orpelli questo!
Leggo : “Per… amare in due la mia bella moglie in foto (davvero bella e certo anche bona! ) cerco coetaneo dotato, serio e disinteressato. Pescara”
“Bella coppia, lei come da foto (nuda, stesa, scosciata, un figone) cerca coppia simpatica, dolce e genuina come noi per amicizia e non solo. Bologna”
“La signora venticinquenne in foto (gran culo a pelo d’acqua verde-blu del mare sardo) cerca superdotati per disegnare favolosi triangoli col suo lui. Cagliari”
“Il lui della bella quarantenne che state ammirando (uno schianto in posizione ostetrica) cerca un maschio serio, dotato, fantasioso e simpatico. Trento”
“Bellissima coppia, seria, innamorata ed amante dell’erotismo più scatenato ma raffinato seleziona singoli interessanti, dotati e di classe per la lei in foto. (mia nota : Giunone alla pecorina) Verona”
“Eccovi mia moglie 25enne (foto sopra: tette, figa e “buco del” in primo piano) e il nostro amico coetaneo (foto sotto: seduto, a cosce aperte, grossa borsa, uccellone semiduro) cerchiamo singoli e coppie per… esagerare. Roma”
“Bella, raffinata signora 30enne (distesa e tutta aperta) cerca assieme al suo amato lui un 40enne super per giochi senza frontiere. Chieti”
“Per prima esperienza coppia innamorata (foto : lei che prende il sole in barca, tette e figone da sballo) lui alto, moro, dotato, cerchiamo singoli riservati, seri, maturi, signorili. Napoli”
“Coniugi 24/29enni come da foto (verticali, fraternamente abbracciati ma nudi e attraenti) attendono piacevoli proposte erotiche e d’amicizia da singoli dotati, simpatici e seri. Palermo”
“Il 38enne felice marito della bella 33enne in foto (che gnocca ragazzi) invita coetaneo serio, riservato e dotato a movimentare le notti di una coppia di già sessualmente scatenata. Ancona”
“Bellissima signora con marito ed amico super dotato (tre nudi verticali, lei al centro, marito a destra, amico a sinistra, li distinguo dalla… mole del cazzo) cerca un giovane, accanito… giocatore per fare poker. Bari”
“Questa bellissima mora è mia moglie, (a letto, pronta) la vorrei vedere a letto a godere… ante e post con un amico serio, dotato, signorile e giovane. Trento”
“Per la mia giovane ed attraente signora in foto, (deve essere un troione! ) cerco giovane atletico, super dotato, riservato, educato e di buon… gusto. Roma”
“I coniugi qui ritratti (due bei nudi), seri, semplici ed innamorati, cercano un amico leale, altrettanto semplice e ben dotato. Torino”
“Io sono così, abbondante nelle forme come mi vedete (pecorina, culo sublime) e nelle voglie che non vi nascondo, mio marito ed io cerchiamo un serio ed onesto gentiluomo che mi… ami a fondo, davanti e didietro. Vicenza”
“Mia moglie mentre scopa il nostro amico (lei sopra, buco del e figona sublimi, lui sotto, borsa e cazzo super), gelosi eh? , fatevi avanti allora! Ferrara”
“Ammirate la gnocca rasata della mia amata metà, l’amico che se la scopa tutte le sere non l’aveva nemmeno riconosciuta, ma una volta assaggiata! … la calda sorba di mia moglie non può essere confusa con nessun’altra e lui stasera l’ha scopata tre volte di seguito mentre io li fotografavo per voi (che figa rasata di moglie e che cazzo di amico! ) Sulmona”
Leggi e rileggi, guarda e riguarda, pensa e ripensa ecco qui i primi chiarori dell’alba, la brezza, il sonno che finalmente mi rapisce…
Mi sveglio nel mezzo della mattinata e fa già caldo.
Accidenti quant’è tardi e quando ci vado a lavorare questa mattina? … meno male che il mio lavoro non prevede la timbratura di un cartellino, sennò!
Mentre mi lavo, mi faccio la barba e mi vesto, ripasso mentalmente le sensazioni nuove che le pubblicazioni hard trovate in un cassetto mi hanno provocato e che miriadi di foto ed inserzioni “particolari” hanno ingigantito.
Ripasso anche, ancora imbambolato, le foto di alcune signore, le più belle… ma sono tutte belle! , fotografate dai mariti “ovunque spalancate”, o già infilzate sul cazzo dell’amico-amante… le foto ufficiali, “d’autore” scattate a modelle spesso superbe non godono più delle mie preferenze, le trovo freddine…
Calde, anzi caldissime, sono quelle private, di mogli, di fidanzate, di amanti comuni, di donne normali, “di tutti i giorni”.
Da quando mi son svegliato ho il cazzo duro, ho voglia di mia moglie, una donna normale, comune, di tutti i giorni… ho voglia di vederla, guardarla, carezzarla, palparla, leccarla, goderla e farla godere… io, da solo, nella nostra intimità perché tutti quei porcelloni scatenati lì m’hanno tirata in superficie la voglia e indurita la… sessualità.
Verso sera, malgrado la mezza mattinata persa, ho fatto tutto il mio lavoro “in compagnia” delle foto e degli annunci delle tante belle e bone signore che, complici i loro fortunati mariti, ho potuto conoscere ed ammirare (e desiderare) “sostenuto” dal mio uccello ognor duro.
La voglia di mia moglie s’è fatta insostenibile.
Faccio quattro calcoli : 37 chilometri di statale, 110 di autostrada più sei di lungomare… in circa due ore con l’intervallo di un toast con birra potrei essere “a casa”, tra le braccia di mia moglie e parto come una schioppettata.
“A casa” l’ho messo tra virgolette perché mia moglie soggiorna a Monteverde dove trascorrerà un mese di vacanze marine e dove la raggiungerò stabilmente non solo per i fine settimana come adesso l’ultimo “mezzo mese”.
L’appartamento che abbiamo preso in affitto è una mansarda posta all’undicesimo ed ultimo piano di un enorme palazzone che dà su una grande piazza con giardini e che ospita, al piano terra, tutti i negozi possibili.
Lassù, nella mansarda, di giorno cotta dal sole e la notte solcata dalla brezza marina, sempre baciata dal panorama del mare ad est e delle colline ad ovest, persa in un terrazzo vasto come un campo da tennis, si vive in una tranquillità ed in una privacy totale.
Sono le ventidue e trenta, “la schioppettata” è arrivata, parcheggia e si immerge nella confusione tipica dei luoghi di mare turisticamente molto frequentati.
I negozi sono tutti pieni di luce e di gente, la piazza, i giardini ed il lungomare pure, molto “traffico” di gente anche nel grande andito del palazzone, prendo l’ascensore verso l’undicesimo piano.
“Qui non ci si conoscerà mai tutti neanche se ci si campa una vita” penso mentre le porte dell’ascensore si chiudono alle mie spalle e la comoda macchina che sale e che scende mi porta a destinazione.
Entro nella mansarda percorsa dal fresco venticello incanalato in essa dalle porte-finestre lasciate aperte apposta, mi affaccio sul terrazzo, passo lo sguardo sui vasi sempreverdi, sul lettino con rotelle che usiamo la sera fino a tardi o che usa lei di giorno per prendersi un po’ di sole integrale, sul dondolo con ombrellone, lo rivolgo verso il cielo pieno di stelle, verso il mare ed il suo sciabordare, verso le ombre scure delle dolci colline che a est frastagliano l’azzurro.
Sono le dieci e tre quarti, tra un quarto d’ora circa la mia assai abitudinaria consorte rincaserà senz’altro.
Voglio farle una sorpresa, ma come? , ma da dove? … ma dal grande soggiorno che i proprietari hanno stipato delle suppellettili e dei mobili più “importanti” per proteggerli dai vacanzieri fracassoni.
Sono già tre anni che villeggiamo qui ed i proprietari hanno imparato che, nel periodo che lo occupiamo noi, le loro cose sono trattate ancor meglio che se fossero nostre e ne hanno approfittato lasciando il soggiorno aperto in modo che la sera gli possiamo dare aria, come al resto della bella mansarda.
Mi nasconderò lì.
La luce che proviene dall’esterno mi aiuta a muovermi con buona disinvoltura tra l’accozzaglia dei mobili lì stipati, mi stravacco sul grande divano che ha lo schienale rivolto verso il terrazzo e che è di traverso alla porta-finestra trasformando la stessa, col suo ingombro, in “finestra aperta sulla notte”.
Appena in tempo, eccola che arriva puntuale come una svizzerotta e mi si allarga il cuore.
La sento parlare, ascoltare… “li” sento ridere, “li” vedo sul terrazzo…
– Senti, senti questa che è ancora più divertente… ci sono tre carabinieri ad un posto di blocco che… –
– Ma i carabinieri non sono sempre in due nelle barzellette? –
– In questa ne servono addirittura tre… sono ad un posto di blocco, non passano macchine e sono un po’ distratti, uno dei tre guarda per aria, vede un aereo che solca il cielo, attira l’attenzione del collega e gli fa “però, guarda quant’è veloce quell’aereo! … farà cinquecento chilometri all’ora! –
– Eeeh, solo cinquecento? , quello è un jet e farà almeno i mille all’ora! –
– Ma và là! , ma non dir cazzate esagerate, i mille all’ora! , addirittura! –
– Ah sì eh? ! … allora chiediamolo al maresciallo “che lui sa”… maresciallo, mi scusi, il collega sostiene che quell’aereo fa solo cinquecento chilometri l’ora mentre io dico che ne fa almeno mille di chilometri l’ora –
– E mò! , vola!! – lo apostrofa il maresciallo “che sa”.
Le risate dell’una stimolano ed ingigantiscono quelle dell’altro e viceversa… le cinge la vita, le risate si smorzano, si ritrovano di fronte, si abbracciano, si stringono, si baciano, lungamente…
Non so cosa mi sta succedendo dentro, son certo che non lo saprò mai… meno male che mi posso accasciare sul divano…
Si slacciano, mia moglie si piega in avanti e prende l’abito dall’orlo inferiore se lo sfila da sopra la testa e “olè! “, lo getta lontano facendolo planare sul terrazzo… “e sotto il vestito niente! ” declama.
“Niente? … due tette così, una figa così, un culo così son niente? ” le ribatte lui sfilandosi la maglietta, togliendosi i calzoncini e “olè! ” li lancia ancor più in là… “e sotto i pantaloncini niente! ” fa.
“Niente? … un uccello così, due coglioni così son niente? ”
Si scagliano divertiti l’un contro l’altra, si abbracciano forte-forte, quattro labbra, due bocche, due lingue si incontrano, si incrociano, s’avvinghiano… mani maschili palpano febbrili le tette, la figa… si sperdono fra le culatte di mia moglie… mani femminili fan crescere violentemente uccello maschile…
– Adesso stai buono e fatti fare un bel pompino – gli sussurra soavemente.
– Ooohhh siii… – alita appena mentre si stende sul lettino e l’uccello dondola di qua e di là, “a mezza via”.
Le mani della mia metà lo carezzano, lo percorrono dalla base alla cima, lo aizzano, lo subissa di coccole, bacetti e frustatine di lingua, la sua boccuccia s’apre, lo accoglie, e comincia a fargli il “peccato di gola” appena promesso tutto lussuria, abbandono, dedizione ed intenso piacere d’entrambi… “un peccato” lunghissimo, sensualissimo… bellissimo! … mia moglie sì che è una vera e brava attrice porno, altroché quelle dei giornali porno! (vedo)
Il corpo del maschio guizza di moti sempre più scomposti, la sua bocca s’affanna sempre più nell’alternare complimenti ad oscenità, sospiri a singulti ognor più pazzi… “terremoti” e latte-miele che schizza da lui a lei, orgasmi e piacere da lei a lui, da lui a lei e la golosa sete di piacere della mia metà è placata.
Ma… ma e io che sto facendo? … sto godendo “per simpatia”, sto venendo perché mi sono fatta una sega! , e con quanto e qual piacere! , da doverne reprimere la voglia di urlarlo.
Nascosto e protetto dal buio del salone, abbandonato sul divano come se fossi al cinema vedo, colorata ed esaltata dalla luce dei lampioncini, la mia lei nuda sotto milioni di stelle tremolanti e brillanti, stesa accanto ed in estatica ammirazione di un cazzo ancora durissimo, “drittissimo”… il giovane maschio ha rilassati tutti i suoi muscoli “meno uno”, il silenzio è totale.
La mia sposa scavalca il lettino e cavalca lui, si infilza nel muscolo teso, offre ad occhi ed a lingua in attesa le gran tette, a mani tese le belle chiappe “bicolori”, “bocciolo di rosa” compreso…
La mia signora è una puttana, ma magnifica! , lo monta con mille figate diverse, fantasiose, genuine e si gode dieci, o forse cento o mille orgasmi grandiosi… sì mia moglie è una puttana grandiosa, davvero mirabile.
E la mia gran sega continua… e mi dà un piacere nuovo, appena scoperto, provato, vissuto, apprezzato, insomma, un piacere “issimo”!
– Ho una gran voglia di farti il culetto tuo bello –
– Ho una gran voglia di farmi fare il culetto mio bello! –
Lei è già “in posizione”, lui “monta a cavallo”, punta l’uccello verso “il”, glie lo impronta e affonda nell’ospitale bocciolo e la incula tranquillamente… il “buco del” è accogliente, mobile, “abituato”, morbido, elastico, beatamente felice di tale e tanta intrusione! … che inculata! , che bella inculata! , ed io sono stravolto, non so se dal piacere o dall’orrore!
Il giovane torello incula la mia metà in un modo che potrebbe definirsi quasi casto tanto è dolce seppur determinato… eh già! , eh sì! , gran bella inculata veramente e come e quanto mi coinvolge in una nuova “single” ed il gran piacere di farmela… vengono assaliti da “delirium tremens sexualis”, perdono il ritmo, vanno fuori-giri, ululano come lupi mannari, l’uno e l’altra affogano in un mare di gusto… sto annegando in un oceano di piacere.
Due corpi abbandonati, “compenetrati in quel modo”, saldati l’un l’altro dalle braccia avvolgenti col quale il toro-maschio fascia, stringe ed imprigiona la vacca-femmina… una visione che m’affascina.
“M’affascina”? … sì, m’affascina! , è troppo avvincente guardare quanto gusto invade il bel ragazzo che ha infisso “il bottone” di una ventina di centimetri nell’asola posteriore della mia legittima consorte! , una scenetta da brividi.
– Mi piacerebbe sapere dov’è il confine del piacere che mi dona il tuo corpo… mi piacerebbe sapere se c’è un confine – le sussurra rompendo per primo il silenzio del “dopo-orgasmo”.
– Perché? , è importante? … vorresti sconfinare? –
– Non credo che ci riuscirò più, non penso che lo vorrò mai, non conosco gusto che possa essere paragonato a quello che mi doni tu, un piacere diverso che non mi faccia rimpiangere il tuo… eppure sono tre anni ormai che posso confrontarti con altre femmine, femmine delle quali sento un sempre minor bisogno –
– Ah sì eh! , mi fai le corna eh, traditore impunito! –
– Perché tu non mi fai le corna? –
– Ma io sono sposata e con mio marito te le faccio spesso e volentieri, com’è giusto che sia! –
– Solo con tuo marito? –
– Beh… qualche volta… ma solo qualche volta! –
E ridono.
– Lo sai che piacerebbe anche a me esser tuo marito? , ma tanto-tanto –
– Perché? –
– Perché godo anche ad addormentarmi nudo accanto al tuo corpo nudo facendoti l’ultima carezza… perché godo a svegliarmi la mattina e farti la prima coccola, godo a rubarti il primo sorriso del nuovo giorno… –
– Lo sai vero che se fossi mio marito non conosceresti la dolcezza dei miei peccati orali e le gioie sessuali del mio culetto –
– No-no cara! , li conoscerei eccome! , perché io non avrei mica mollato subito la presa come lui di fronte ai tuoi finti dinieghi mentre in effetti non vedi l’ora che insista, che ci riprovi almeno una volta per dargli finalmente il culo e fargli il primo di tanti pompini! –
– Ci puoi giurare, ma lui è troppo serio, troppo certo che le mogli queste cose “non le fanno e non le devono fare”… almeno penso… per questo, forse sbagliando, non ho mai presa l’iniziativa… ma mi sa che non resisterò ancora a lungo perché così non è leale, non è giusto che non dia a lui quello che dò a te, che non faccia a lui quelli che faccio a te! –
– E anche a qualcun altro! –
– E dai! capita tanto raramente che non vale nemmeno la pena scherzarci su –
– Sono così rari gli uccelli che ti tirano? –
– Sì! , perché devono avere tante e tali virtù che… ! –
– Allora il mio è… virtuoso? –
– Molto più di quanto tu stesso non immagini! –
– Grazie, andiamo a fare la doccia, poi a nanna, ho voglia di farti tante caste carezze, complimenti pudichi, di addormentarmi e svegliarmi domani abbracciato a te… sono sempre troppo poche le settimane che tuo marito dorme fuori, le notti che posso dormire accanto a te –
Gli occhi di mia moglie son due stelle lucenti in più di quelle che brillano di solito in cielo, il suo bel volto è colmo di gioia, le sue labbra vanno incontro a quelle del maschio-poeta, si scambiano un bacio… forse d’amore…
Si vede che è prassi normale : si mette in sponda del lettino con la mia bella metà sulle ginocchia e sempre infilzata “là”, si alza tenendola poggiata a se e con le mani intrecciate sotto il bel culo forma una poltroncina estemporanea e sicura sulla quale lei siede beata, si avvia verso l’interno della mansarda trasportandola così, le tette che ballonzolano ad ogni suo passo, la boscosa fragolona in bella evidenza, la borsa maschia che pende “là dietro”, unico segno visibile della presenza di un cazzo di maschio nascosto nel culo della mia lei, son guancia a guancia… mima una danza, cantano in coro sottovoce “pazza idea… di far l’amore con teee… “.
Sento lo scrosciare della doccia ed i loro giochi fanciulleschi, rumorosi e divertiti, lascio il mio posto “in prima fila” e le… pozzanghere dei miei tanti orgasmi “indotti” sul pavimento del salone colmo di mobili, esco dalla mansarda senza prendere precauzione alcuna : non sentirebbero neanche un terremoto!
Arrivo all’albergo dove alloggio nella tarda nottata.
Il portiere di notte allude ed ammicca alla mia “peccaminosa” lunga assenza mettendola “sul conto” di una signora sicuramente molto bella e certamente molto troia e di un marito ignaro e cornuto.
Povero ignorante… non potrà mai neanche immaginare quanto ho goduto di essere marito consapevole e… “cornuto”.
La sera dopo torno là, due sere dopo anche… assisto a “spettacoli” di genuino erotismo, a film hard veri, a scene di audacissima licenziosità, di schietta lussuria, ma sempre avvolte in mantelli di ammirevole ed ingenua leggiadria.
Il sabato mattina rivedo il giovane Guido, il maschio delle notti della mansarda imbrancato come sempre con i suoi pochi amici ed amiche, nel loro gruppo chiuso ed appartato.
Passa vicino al nostro ombrellone lanciando a noi e prendendo per se il solito buon giorno di educata cortesia che ci scambiamo da sempre e niente più, come avviene tra degli educati quasi sconosciuti.
Questo sabato mattina Luisa ed io siamo arrivati in spiaggia due ore buone più tardi del nostro solito orario.
Perché mia moglie mi ha fatto un pompino straziante, perché io le ho “scucita l’asola” facendogliela, come si suol dire, “grande come una casa” mentre le raccontavo la trama di tre “film hard” con lei e Guido protagonisti sulla scena di un lettino in mansarda ai quali avevo assistito godendone assai.
Mezz’ora dopo, sul bagnasciuga, si incontra “casualmente” con Guido e scambiano quattro chiacchiere banali.
Dalla sera stessa siamo una coppia di coniugi innamorati con amico inseparabile, giovane, ben dotato, fantasioso, serio, eternamente “duro”, riservatissimo…
Invierò ad un giornale hard le foto dei nudi della mia bella ed oscena moglie per farmi invidiare dai lettori e quelle del nostro giovane amico-toro a cazzo duro per far morire di invidia le lettrici, qualche scena da film porno girate da noi notte dopo notte sul nostro palcoscenico-letto, le accompagnerò con un l’annuncio : “Coppia di coniugi felice, innamorata, sensuale, affiatata, bella, con inseparabile amico giovane e ben dotato, serio e fantasioso, ospite molto gradito del loro letto tutte le sante notti cerca… NESSUNO! ” FINE