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Amica d’infanzia

Che l’amica d’infanzia di mia moglie fosse una troia che le piace scopare e tradirebbe volentieri suo marito, lo avevo sempre sospettato, ma che coinvolgesse mia moglie e me nei piaceri sessuali non ci speravo.
Si non ci speravo, perché infondo lo desideravo tanto poter sbloccare la fase di stasi che tra me e mia moglie si era creata.

Ma non avremmo mai avuto il coraggio di essere trasgressivi come lei ci ha insegnato ad essere per godere al meglio.
Così grazie al suo essere libera di tabù, giorno dopo giorno era d’esempio a mia moglie che fica come è non le mancavano mai gli ammiratori.
Ciò mi procurava dei brividi nuovi ed iniziavo a fantasticare sempre più di far gustare la mia dolce consorte ad altri uomini che la desiderassero.
A poco a poco questo chiodo fisso mi insegnò nel saper trarne godimento dalle corna che una moglie fedele, ma puttana, sa procurare nel raccontare le avventure che le capitano.

Ormai da 15 anni sposati, con i figli abbastanza grandi da poter stare con i nonni, mia moglie decide di prepararsi per un concorso di maestra d’asilo, che sicuramente sarebbe utile al nostro reddito.
Ciò la sta tenendo impegnata per tre giorni alla settimana per seguire il corso tenuto nella nostra provincia, che dista da noi due ore di treno.
Quindi con molto sacrificio suo, mio, e dei miei suoceri che ci tengono i bimbi, arriviamo a gli ultimi giorni prima dell’esame.
Oggi sta studiando insieme la sua amica d’infanzia, sposata anche lei, che si prepara per lo stesso esame, e abbiamo l’appuntamento a casa dell’amica per pranzare insieme, per loro due poi continuare a studiare.

Durante il pranzo mia moglie esordisce dicendo “Peccato che sta finendo questa avventura, mi piaceva prendere il treno tutti i giorni, recarmi in città, andare di fretta, incontrare tanta gente e fare amicizia.
Mi piaceva essere corteggiata dagli uomini che incontravo durante il viaggio. Mi lusingava la corte di quel ragazzino timido, che come una scolaretta mi trattava e tale mi faceva sentire”.
“Per forza” dico io “Bella come sei e con i vestiti che porti, chi sa come lo eccitavi quel poverino”.

“Ma se sei tu a volermi sempre sex e provocante che ti piace vedermi guardata, desiderata! ”
“Hai ragione, infatti mi immagino le seghe che si sta facendo il ragazzo pensando a te e già mi viene duro, e mi prende la voglia di fare l’amore”.

Ridendo il marito dell’amica si rivolse alla moglie “Chi è lo stesso ragazzo che fa il filo a te”

“No il mio è molto più spigliato e intraprendente. Non perde occasione di appoggiarmelo o di strusciarsi lasciando cadere le discussione sempre sul sesso. Proprio un figlio di puttana che ci sa fare. Spesso mi ha eccitato, con tua immensa gioia che mi trovi calda pronta e troia come sempre mi hai desiderata, permettendoci delle magnifiche scopate”.

Scoppiammo a ridere e sperando che la vita ci avrebbe dato altre occasioni per gioire di certe emozioni , lasciammo le nostre mogliettine per ritornare a lavoro, quindi da questo punto passo il racconto a mia moglie.

Io sono Simona, la bella moglie che gli piace tanto viaggiare ed eccitare gli uomini, che continuerò il racconto iniziato da mio marito.

Sparecchiammo in fretta per ritornare a studiare ma i ricordi e le discussioni appena fatte ci avevano eccitate e non riuscivamo a concentraci.
Carla disse ” Leggo ma non capisco nulla, continuo a pensare a quel momento che il ragazzo mi appoggiò il cazzo dietro il culo, mentre guardavo il panorama dal finestrino del treno. Sai io non ebbi la forza di allontanarmi, ero persa nell’eccitazione non capivo più niente no sentivo i rumori e la vista mi si era annebbiata, lui mi cinse i fianchi, io mi girai e lui mi ha baciato. Uuuu quando ripenso a quel momento e a quel bacio così emozionante mi si bagna tutta la fica e perdo la testa, credo proprio che sto diventando una puttana, mi farei scopare da chiunque “.

“Anche io non riesco concentrami. Mi fa eccitare tanto parlare davanti a mio marito, di sesso e di maschi che mi corteggiano, da quando mi ha confessato, mentre facevamo l’amore, che gli piacerebbe vedermi scopare con altri. Quella notte abbiamo goduto come non mai, lasciandoci questo desiderio a dosso, che spero prima o poi di realizzare, per il piacere suo ma anche mio”.

Lei presa da vampate di desiderio, mi prese per mano e mi tiro verso la camera da letto dicendo “Uuu…. Che belle storielle, non resisto più, vieni andiamo a masturbarci con dei film porno che quel porco di mio marito compra per aumentare il nostro godimento”.

Mise una cassetta nel video e si slaccio la camicia facendo uscire il seno come una diva del porno, ci sdraiammo sul letto e iniziammo a vederci il film.
Eravamo una più eccitata dell’altra a stare cosi vicine con i nostri corpi così vogliosi, le tette di fuori e le mani dentro le mutande.
La trama del film sembrava tagliata per noi, infatti c’erano due giovane amiche trascurate dai mariti, e loro si consolavano tra loro. Ma poi le due troie seducevano e si scopavano l’imbianchino e il suo aiutante, che aveva un cazzo eccezionale ma la trama diventava veramente eccitante quando arrivarono i mariti che pur sorpresi dalla infedeltà delle mogli si lasciarono guidare dall’eccitazione e si unirono all’orgia risvegliandosi dalla noia di una vita piatta senza emozioni, capendo che solo il sesso trasgressivo può riattivare la gioia di vivere.

Ma non accontentandosi Carla mi inizia a stringere i seni, li bacia li succhia. Poi scende più giù e mi lecca la pancia e le cosce, risale su i seni e strofinandosi la fica con la mia mi bacia in bocca, come una innamorata.
Era bellissimo non l’avevamo mai fatto, emozionatissima risposi ai suoi baci come la più incallita delle lesbiche. Ci leccammo le fiche in un sconvolgente 69 che ci venne naturale eseguire per procuraci piacere.

“Che bello Carla uuuu è bellissimo.. ancora … ancora godo… godo.. come vorrei che ci fossero con noi anche degli uomini godo… godo”.
“Siiii…. Amore godi, anch’io sto godendo uuuu…. Non ne posso più ora telefono ai ragazzi del treno e li invitiamo qua, nel nostro letto alla faccia di quei cornuti dei nostri mariti”.

Chiamò il suo ragazzo del treno al cellulare, chiedendogli di venire in fretta a casa sua insieme al suo amico per spiegarci una lezione che noi due non avevamo capito bene. Ottima scusa ma credo che lui abbia capito perfettamente di cosa avevamo bisogno noi, che ci eravamo ricomposti nell’attesa.

Appena arrivati Carla si butta tra le braccia di Andrea baciandolo in bocca, l’altro ragazzo viene verso di me e lo bacio sulle guance.
Disse lui “No! non è giusto pure io ho bisogno di un bacio vero come Andrea e Carla” che continuavano a baciarsi e a toccarsi.
Presami di coraggio baciai Antonio come avevo sempre desiderato di fare, nel frattempo Carla si trascino Andrea in cucina, disse per preparare il caffè, e ci lasciò in salotto a pomiciare augurandoci buon divertimento e figli maschi, con il chiaro invito di .

Ero eccitatissima, il cuore mi batteva fortissimo e le sue carezze mi bagnavano la fica sempre più.
Mi aveva sdraiata sul divano, con il suo cazzo continuava a strofinarsi in mezzo a le mie cosce aperte, scosto un po’ le mutande e lo infilò dentro scopandomi con tanta voglia e foga a dimostrazione di quanto mi desiderava.
Io non capivo più nulla gridavo e godevo. Ma poi godetti ancora di più al pensiero che stavo, finalmente, facendo le corna a mio marito, e se ci fosse stato lui sarebbe stato felicissimo, a vedermi fottere così.
Già mi pregustavo le scopate che ci dovevamo fare quando gli avrei raccontato tutto, con tutti i particolari che a lui non bastano mai, facendoseli raccontare mille volte a conferma della mia puttanaggine e dal suo desiderio di vedermi scopare con altri.

Rientra in salotto Carla, con il vassoio del caffè in mano, la camicia aperta con tette al vento, la minigonna alzata verso l’alto con l’aria da troia. Il suo amico a dorso nudo con la cerniera aperta dei pantaloni, prove che se l’era fatta li in cucina. Non resistette più e me ne Venne bagnando pure il divano.

Prendemmo il caffè, ormai quasi nudi senza vergognarci, poi ci trasferimmo sul letto di Carla e iniziammo a fare l’amore tutti insieme scambiandoci partner godendo dei corpi di tutti, fino allo squillo del telefono.
Era mio marito che voleva sapere come andava lo studio, io risposi ” Siii …. Amore bene, va tuttooo… benee…. Grazie ai due ragazzi del treno che sono venuti a darci una mano d’aiuto perché sia io che Carla non ce la facevamo più senza aiuto. Non sai come sono stati bravi, poi ti racconto tutto, ti farò morire, ma se vuoi puoi venire loro si trattengono ancora un po’, affamati come erano”.
Al quel punto il sangue di mio marito si era gelato per la gelosia, ma l’eccitazione e la curiosità di vedermi posseduta da altri gli feci dire” Si, si amore divertiti fai tanti ripassi che appena posso ti raggiungo e mi racconti tutto”.

Da quel giorno siamo una coppia allegra, felice e moderna, privi di falsi pregiudizi che opprimono il gusto di vivere, traendo tutti i piaceri della nostra breve e travagliata vita. FINE

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