Il giorno comincia come ogni altro, a parte il fatto che non riesco a concentrarmi. È stato un lungo e difficile cammino lo sviluppo di questo software e lo stress del lavoro straordinario ha preso il sopravvento su di me. Il tempo passa molto lentamente mentre il disegno prende forma, non ne posso più che arrivi l’ora di andarmene.
Mentre il giorno trascorre, apro continuamente il cassetto della scrivania e fisso la tua fotografia. L’immagine mostra uno dei tuoi diabolici sorrisi e rivela una parte di te innegabilmente fantastica. Nel cassetto c’è un biglietto per raggiungerti; il volo parte alle 4 e mezza, non riesco ad aspettare.
L’ora finalmente arriva ed il mio capo mi dice di divertirmi mentre mi metto la giacca di jeans e mi dirigo verso la porta. Sorrido radiosamente e dico “addio”, corro al parcheggio e salgo in macchina.
Il motore abbaia quando giro la chiave e rapidamente abbandono l’edificio mentre i pneumatici emettono il familiare stridio, sto andando all’aeroporto. La velocità su questa strada è 90 all’ora ma oggi vorrei andare ad 800 all’ora.
Raggiungo senza intoppo le partenze e cerco una rivista da leggere in viaggio, prendo una copia di Playboy e mi porto al cancello; l’aereo è in ritardo e così mi siedo e guardo attraverso la finestra la zona taxi.
Comincio a sognare ad occhi aperti. Ricordo le notti che abbiamo passato nel tuo appartamento con fragole e panna montata; i ricordi sono così vividi che posso sentire il profumo delle fragole fresche. Sì, posso sicuramente dire di non essere mai stato così ossessionato per una donna prima d’ora; e per una buona ragione.
Mi sveglio con una donna molto grassa che sta bevendo un grosso frappè alla fragola e mi guarda perplessa. Riguadagno la calma e con nonchalance aggiusto la sensazione che spinge nei miei shorts. Lentamente, e senza dire niente, scivolo via. Dall’altoparlante perviene l’ultima chiamata per il mio volo, mi affretto e salgo a bordo.
La sensazione che mi dà l’aeroplano e quella di essere una sardina in una grande scatola di alluminio. Fortunatamente i sedili nella mia fila non sono occupati. L’aereo rolla sulla pista e con grande sforzo s’innalza verso il cielo. Dopo il permesso di slacciare le cinture di sicurezza, alzo i braccioli, sollevo i piedi e mi rilasso mentre apro la rivista che ho comprato. L’hostess porta della coca cola mentre guardo quello che alcuni vorrebbero proibire.
Comincio a girare le pagine e vedo donne estremamente plastiche, come quelle che si vedono accompagnare gli yuppi; penso che niente è meglio di quello che avrò fra alcune ore, la cosa vera è meglio di qualsiasi carta patinata. Sì, mi hai acchiappato; fai l’amore come nessuna altra donna abbia mai provato.
L’aereo comincia a scendere, agito in bocca l’ultimo cubetto di ghiaccio. Guardo fuori e vedo la città, la mia città; l’aereo si ferma davanti al cancello e faccio appena in tempo a prendere una lattina.
L’aeroporto ha lo stesso aspetto di quando ero ragazzo. Un nuovo modello di Ferrari è sistemato alla fine della passerella ed invita i passeggeri a fermarsi per guardare; guardo l’orologio, una sosta di cinquanta minuti, ma solo 3 ore mi separano dal più grande piacere della vita. Mi siedo e guardo la gente che passa.
La mia vivida immaginazione è la parte migliore di me ed una spia mi si accende nella testa, la sola differenza è che spio te. Sbircio attraverso la veneziana per vederti indossare il dono meraviglioso che ti ho portato, accentua perfettamente la fermezza dei tuoi seni e la forma meravigliosa del tuo sedere splendido. Penso alle tue belle gambe che si avvolgono intorno alle mie anche.
Scuoto i sogni dalla mia testa e guardo l’orologio, è ora di salire sull’aereo; questa volta l’aereo è completo e mi trovo impacchettato.
L’aeroplano atterra e bisogna aspettare perché venga fissato il tunnel; l’attesa mi fa impazzire. Afferro la giacca e passo la porta non appena si apre. Rapidamente corro all’ingresso e lo raggiungo prima della folla.
Ti vedo e tu mi stai cercando; con calma corro fino a te e ti afferro da dietro. Ti giri e, per la prima volta dopo quella che è sembrata un’eternità, ci baciamo. Il tuo corpo contro il mio è morbido e bello come lo ricordavo. Celo la mia eccitazione a chi ci circonda tenendo la giacca di fronte a me.
Mano nella mano camminiamo sino alla tua macchina. La sensazione della tua mano è quasi elettrica ed il calore è meraviglioso. Una volta dentro la macchina ci baciamo e metto la mia lingua nella tua gola, non ne posso più di metterla in altri posti.
Allegramente ci dirigiamo al tuo appartamento, apro la porta e ti stringo fra le mie braccia, tu sei speciale per me. Rapidamente ci togliamo i vestiti e balziamo sul nuovo letto ad acqua. Il calore mi scioglie la schiena dopo il lungo volo.
Lentamente comincio a far scorrere le dita su tutto il tuo corpo, quando raggiungono i tuoi capezzoli li fanno. Carezzo l’interno delle tue cosce e posso sentire il calore della passione che ti prende. Mi sento duro come la roccia e più grande di quanto mi sia mai sentito.
Piuttosto lentamente sostituisco le mie mani con la mia lingua, la faccio correre lungo la tua schiena e poi attraverso lo stomaco. Rapidamente mi tuffo all’oggetto del mio desiderio mentre delicatamente la punta di un dito corre sul tuo torace. Affondo la lingua nel pertugio che mi fa impazzire per te. Dapprima ti lamenti, poi cominci a gridare piano per l’eccitazione. Continuo finché tu non puoi più resistere.
Mi implori di entrare dentro di te. Mi metto a cavalcioni sul letto e tocco quello che ho desiderato per tanto tempo. Mentre ti penetro lentamente, sento la tua speciale abilità nello stringere i punti dove far aumentare il piacere.
Ci muoviamo da una parte all’altra del letto cambiando posizione dopo che uno di noi ha finito. Mi sento come non avrei mai pensato di sentirmi e tu continui a farmi sentire sempre di più. Ancora una volta mi sento appagato e felice di dormire tenendoti tra le braccia. FINE