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Scrivere che Passione

Personaggi:
Anna: Bionda, capelli lunghi, statura media, formosa
Marco: Bruno, capelli corti, statura media, normodotato

“… Scrivere che passione! … ”
Anna depose la sua penna sul tavolino accanto a sè ed osservò con intensità Marco che, grondante acqua, stava uscendo dalla piscina in giardino.
Quel pomeriggio Anna era preda del cruccio di tutti gli scrittori: l’ispirazione! …

“Schifo! ” Esclamò tra se e sè scagliando lontano un foglio di carta appallottolata. Mancavano due giorni alla consegna del pezzo e non aveva prodotto nulla di buono. Si sentiva insoddisfatta e pressochè infelice.
Frustrata si lasciò andare sulla sdraio e si tolse lo slip ma tenendo il reggiseno, cominciò a toccarsi, sfiorandosi delicatamente sulle labbra della vagina con la punta delle dita, così, con poco impegno, senza penetrare. Masturbarsi delicatamente l’aiutava a calmarsi nei momenti di tensione, e spesso la calma fantasia correndo sulle ali di Eros aveva aperto la porta alla musa ispiratrice.

Si sistemò meglio sulla sdraio, aprì completamente le gambe, ed alzò un poco il bacino per esporre meglio la vulva, poi chiudendo gli occhi si lasciò andare al lento lavorio delle dita, abili conoscitrici della vagina di Anna e di numerose amiche, ed alla carezza della brezza estiva.

Mentre il respiro diventava sempre più profondo Marco si fermò di fronte a lei, guardando con desiderio la fica leggermente aperta e mettendo in bella mostra il pacco sotto il costume! Alla carezza di lui che liberò le mammelle dal reggiseno ormai sciolto, lei aprì gli occhi!

“Marco? … “, “Dimmi! … “, “Mi serve uno stimolo! ”

La mano di Anna si allungò verso il pacchetto accarezzandolo, le dita di Anna, sensibilissime, registrarono la pressione del pene in erezione e cominciarono ad esplorarlo lungamente. Solleticato dalle agili dita, Marco si sentiva sempre più eccitato dai polpastrelli di Anna che, vellutati, scorrevano seguendo la curva del pene trattenuto dallo slip ormai teso.

Presa da un’idea improvvisa la mano destra di Anna sfilò lo slip, la sinistra, abilissima, cominciò a stantuffare in sù e giù.
Il membro era duro, eppure … Anna ricordò durezze maggiori che presto sarebbero arrivate. Sedutasi di fronte al suo uomo, iniziò a succhiarlo vigorosamente. Si scoprì ad aver sete! Voleva dissetarsi!

“Hai fame cara? ”

“Molta! ” Biascicò lei con la bocca piena.

Lasciandola succhiare tranquillamente Marco raccolse un vasetto di crema di cioccolato dimenticata sul tavolino. Lo aprì! Intinse il dito nel vasetto e raccolse la crema, soffice e leggera. Poi gentilmente sfilò il membro dalla bocca di Anna che lo trattenne con due dite in modo da non farlo sfuggire.
Marco pose una generosa dose di cioccolato sulla cappella e sull’asta!

“è ora di fare merenda, amore! ”

Di buon grado Anna cominciò a leccare la crema, provocando brividi di piacere a Marco ogni qualvolta la sua lingua accarezzava la punta.

Con una lieve pressione della mano Marco spinse la testa di Anna che, riluttante, si allontanò.

“Ho fame anch’io amore! ”

Disse porgendogli il barattolo.
Anna si stese sull’erba, aprì la fica e con un cucchiaino porsole da lui si riempì le labbra della vagina di cioccolato. Poi si stese attendendo che Marco, sovrastandola, portasse il membro all’altezza del suo volto dopo averlo
nuovamente spalmato di crema. Le anche di lui si abbassarono e lei di nuovo
lo accolse umido e guarnito al cioccolato dentro alla sua bocca.

Marco cominciò a pulire la fica con la lingua. Prima lavandola attorno alla fessa, poi penetrando sempre più lentamente al suo interno e bevendo l’eccitazione di Anna, che condiva coi suoi succhi la crema ancora nascosta nella fica. Ogni tanto un tremito l’attraversava facendo sfuggire a Marco il suo bene prezioso. Ma tosto lui rituffava la testa tra le gambe di lei e la lingua nel suo forellino. Ed Anna veniva, veniva, veniva … una, due, tre volte …

Per un po’ Anna lasciò che Marco si muovesse nella sua bocca con potenti colpi d’anca che lo spingevano sempre più in fondo. Con le mani tratteneva le natiche e guidava il colpo di reni del suo stallone in modo da mandarlo dritto verso la meta. Con le labbra e con la bocca imitava le contrazioni della vagina per eccitare l’uomo e farlo venire. Silenziosa, dentro di sè continuava a implorare: “Vieni! Vieni! … ”

Poi venne la meraviglia… sfilatosi il pene per respirare, Anna vide che parte della crema era entrata nel forellino dello sperma. Sagace la fanciulla afferrò il prepuzio e lo strizzò un poco e poi, con la punta della lingua umida, penetrò all’interno dolcemente per suggere quel nettare. Marco era estasiato e cominciò a mugolare mentre Anna, ripresolo in bocca, ricominciò ad avvolgerlo con la lingua per pulirlo ben bene.

Ma non era finita … Marco si sfilò di nuovo e stavolta, lo intinse direttamente nel barattolo, appoggiato sull’erba, poi lo porse ad Anna che, ingolosita, ricominciò a nutrirsi dal suo membro.

Leccandole la fica, Marco si abbandonò al lavoro di Anna, piccoli colpi di lingua lungo l’asta, sulla punta, di nuovo il calore avvolgente della bocca che lo prendeva tutto dentro di sè ed infine lo scorrere delle labbra.

“Ancora! ”

Mugolò Anna mentre leccava dalla punta l’ultima briciola di crema.
Docilmente Marco si reintinse nel barattolo, raccolse un’altra porzione di cioccolato e tornò in Anna che, volentieri, lo prese nella sua bocca.
Anna gustava il sapore del cioccolato condito con l’aroma del maschio eccitato.

Ora cominciò a pompare piu svelta, ascoltando il respiro accelerato di Marco ed il pulsare del membro dentro di lei. Ad un tratto una lieve contrazione…
Anna percepì un nuovo sapore.

Metodico Marco si tolse dalla bocca di Anna, era quasi venuto, ma con uno sforzo notevole aveva evitato di eiaculare nella bocca di lei. Un leggero filo di sperma brillava al Sole stendendosi dalla punta della cappella alle labbra di Anna che con la lingua lo raccolse velocemente. Marco prelevò il contenuto del barattolo ed Anna riebbe la bocca piena del suo membro.

Continuarono così lungamente, ogni tanto cambiando posizione: a volte Anna era in ginocchio davanti a Marco, altre volte lei stava sopra di lui, ma solo per pochi attimi Anna accettava di rinunciare a tenere il membro nella sua bocca, e solo per permettere a Marco di insaporirsi penetrando qualche attimo nella sua vagina, solo qualche colpo vigoroso, prima di prelevare la crema.

… Fino a quando non rimase che un barattolo vuoto sul tavolo …

Allora Marco, rizzandosi in piedi, prese con forza la testa di Anna, premendo sulle guance le fece aprire di nuovo le labbra ed entrò con tutto …

Nel sole del pomeriggio Anna aveva sete e si diede allegramente da fare.
La sua bocca correva veloce lungo il membro, lui la guidava tenendole la testa fra le mani, ogni tanto … un breve colpo d’anca per penetrare più profondamente nella bocca della sua donna. Ogni tanto lui ansava di piacere quando lei, che con un abile colpo di lingua, gli esplorava la cappella.

L’aroma del membro eccitato risvegliava sempre più gli appetiti di Anna, che già sentiva Marco pronto a venire. Continuando a succhiare, Anna guardò in alto gli occhi di Marco. Sorrise… Voleva dire …

“Dissetami”! .

Con un mugolio d’intenso piacere Marco si liberò nella bocca di Anna, contrasse le mani per impedire che anche una sola goccia potesse sfuggire alla sua bocca.

Anna era al culmine della gioia, mai e poi mai Marco era stato così abbondante e … dolce. Gustando lo sperma bevve avidamente.

Stettero così … sospesi qualche minuto … godendosi l’un l’altro … mentre Anna attendeva che il flusso cessasse, aspirando e contraendo lentamente la bocca per favorire l’uscita dello sperma. Poi si staccò inghiottendo.

Il pene davanti a lei era pulito. Nulla lasciava intendere il recente orgasmo ed Anna si compiacque per la sua abilità nel rapporto orale. Il membro era ancora lì, duro, di fronte a lei… le idee cominciarono a scorrere, pronte per essere scritte …

“Sai… ” disse a Marco alzandosi ed aprendosi il culo,
“… ho un’altra ispirazione! … ” FINE

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Luce bassa, notte fonda, qualche rumore in strada, sono davanti al pc pronto a scrivere il mio racconto erotico. L'immaginazione parte e così anche le dita sulla tastiera. Digita, digita e così viene fuori il racconto, erotico, sexy e colorato dalla tua mente.

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