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Replay con Lorenzo

Ieri sera, mercoledì 10 aprile, sarei dovuta uscire con la mia amica Paola, ma all’ultimo momento ha avuto un contrattempo e non possiamo vederci. Mio marito è a Sondrio per lavoro e rientrerà venerdì sera. Però non ho proprio voglia di starmene solo a casa, quindi devo escogitare qualcosa per passare la serata, possibilmente qualcosa di piccante, visto che con Paola c’era il programma di andare da sole in qualche privè. Penso subito a Lorenzo, il ragazzo conosciuto a Pasquetta nel privè, ed a Patrick, il ragazzo camerunense incontrato sabato mattina a P. zza di Spagna. Se non dovessi rintracciarli, ho sempre Daniele, il mio amante ufficiale, oppure Gianni, Giuseppe, insomma, qualche cazzone da cui farmi sbattere lo troverò no? ? ? !!!
Così, chiamo Lorenzo, ed ecco che il telefono suona. “Pronto? “, “Ciao Lorenzo! “. “Finalmente ti sei fatta sentire! Sono dieci giorni che mi faccio seghe pensando a te! Ma dimmi, a cosa devo questa chiamata? ” Il solo pensare a lui che si smanetta l’uccello pensando a me, mi fa bagnare la fichetta! “Beh, ti avevo detto che ti avrei chiamato, ed eccomi qui! Mi chiedevo se stasera avevi da fare. ” “No, non ho nulla da fare. Se vuoi ci vediamo. Sei sola o con tuo marito? ” “Sola soletta! Mio marito è a Sondrio per lavoro! ” Mini gonna inguinale nera, autoreggenti nere, tanga, camicia in lycra nera trasparente con due cuori di raso sulle tette, senza reggiseno, tacchi a spillo neri di vernice da 15 cm chiuse avanti e dietro, soprabito: la zoccola è pronta! Così ci incontriamo non molto distante da dove abito. Parcheggio la mia macchina e salgo sulla sua. Sono un po’ emozionata nel vederlo, a Pasquetta devo dire che Lorenzo mi ha scopata come pochi altri, escluso ovviamente mio marito, sanno fare. Un bacio sulla bocca per salutarci, poi rimaniamo un pochino in macchina a parlare e decidere sul da fare, optando per farci un giro per Roma, senza una meta fissa! Un gelato mangiato in macchina, una marea di carezze e baci arrapanti, a lingue intrecciate, e poi in giro ancora un po’ fino a quando Lorenzo mi chiede:
“Allora cosa facciamo? ” e io, ricordandomi sempre del giorno di Pasquetta, gli rispondo: “Facciamo quello che non vediamo l’ora di rifare! In fondo ci siamo visti per questo no? ” “Dove vuoi andare? ” mi chiede lui. Al motel no, è troppo squallido. Lorenzo decide quindi di portarmi a casa sua. Durante il tragitto per andare da lui, comincia a toccarmi tra le cosce, infila la mano sotto alla mia minigonna, sposta il tanga ed inizia a masturbarmi. Io comincio a bagnarmi, il respiro mi diventa affannoso, sono in preda all’estasi di un ditalino, quasi all’orgasmo, ma lui decide di tenermi sul filo del rasoio e si stacca dalla mia fica ormai grondante. Io, per tutta risposta, gli apro la cerniera dei pantaloni e tiro fuori il suo poderoso cazzo, ormai durissimo, ed inizio a massaggiarlo per un po’, smettendo però dopo 5 minuti quando ormai siamo in prossimità di casa sua. Entriamo in casa: Lorenzo vive con i suoi, che questa settimana sono in vacanza alle Maldive. è una bella casa, un appartamento in zona Eur, accogliente, in ordine e pulita nonostante la mancanza dei genitori da cinque giorni. Beviamo qualcosa, poi mi fa vedere il resto della casa. Arrivato nella sua camera, si sdraia sul letto, mentre io rimango a guardarlo in piedi, appoggiata allo stipite della porta. Mi fissa un po’, poi mi dice: “Io sono qui che ti aspetto! ” Mi avvicino al letto ed iniziamo a baciarci appassionatamente, lui mi tira leggermente a se, mi apre la camicetta e comincia ad accarezzarmi le tette, me prende in bocca un capezzolo e nel frattempo mi toglie la mini gonna; mi sdraio sul letto e riprendiamo a baciarci, Lorenzo scivola tra le mie cosce e vedo il suo cazzo in piena eccitazione, mi bacia l’inguine e con le dita gioca con la mia passerina. L’eccitazione ha già preso il sopravvento su di me, quindi allargo di più le cosce e con le dita apro le grandi labbra per facilitare il suo lavoro! Lorenzo inizia a leccarmela tutta, con grandi lappate veloci e intense, io mi contorco sotto i colpi della sua lingua e lui mi infila due dita nella fichetta che ormai zuppa di saliva e dei miei umori. Lorenzo continua a leccarmi mentre le sue dita vanno avanti e indietro dentro di me, io impazzisco dal piacere, i miei gemiti diventano sempre più forti, non mi trattengo e mi ci vuole un attimo a raggiungere il primo orgasmo. Lui, non pago di avermi fatto godere, continua a leccarmela e in breve tempo vengo una seconda volta, copiosamente questa volta, bagnandogli il mento con i miei umori! Lorenzo quindi mi guarda e mi dice di mettermi su un fianco, poi mi allarga le chiappe ed inizia a leccarmi anche il buco del culetto, stuzzicandomelo con un dito e bagnandomelo con la sua lingua. Come si accorge che il mio buchetto è ben lubrificato e ben aperto, ci appoggia la cappella e comincia a spingere piano: sento il suo grande cazzo che preme e che centimetro dopo centimetro entra nel mio ano, poi un solo colpo di reni gli permette di infilarmelo tutto con facilità, come se stesse tagliando un pezzo di burro con una lama bollente! Sento il suo cazzo tutto dentro, fino all’intestino ed io vorrei che non la smettesse più di incularmi! Dallo specchio dell’armadio vedo le sue smorfie di godimento e dopo pochi colpi mi innaffia le chiappe sborra calda, la sento colarmi sulle gambe, sento il calore del suo godimento sulla mia pelle e ne sono appagata! Rimaniamo un attimo così, poi andiamo in bagno a ripulirci e ci ributtiamo sul letto! La carica erotica è tanta, e questa volta sono io a prendermi cura del suo cazzo, che ora non è più in tiro; mi avvicino e comincio a stuzzicargli la cappella con la lingua, glielo scappello con la mano e continuo a succhiarglielo, lo sento che cresce nella mia bocca, sento la sua eccitazione che sale e i suoi mugolii mi fanno capire che non disdegna affatto la pompa che gli sto facendo! Gli lecco l’asta in tutta la sua lunghezza, mi soffermo sull’enorme cappella e gli solletico il filetto del prepuzio con la punta della mia lingua. Vorrei che mi sborrasse in gola per bere tutto il suo succo, ne ho una gran voglia, ma lui mi toglie, mi fa rimettere a gambe larghe e si rituffa nuovamente tra le mie cosce, ricominciando a leccarmela, di nuovo! Muovo il bacino al ritmo della sua lingua, e non ho mai goduto così tanto facendomela leccare! Un altro orgasmo mi scuote il cervello, ma lui, imperterrito, seguita a leccarmela! I brividi di piacere diventano più intensi e più violenti, mi incita a godere ancora e in men che non si dica gli vengo di nuovo in bocca e lui prontamente beve tutto il mio nettare.
Sono stravolta, sconvolta, non ho nemmeno la forza di reagire, ma dentro di me la voglia di farmi scopare è ancora tanta. Non faccio nemmeno in tempo ad aprire gli occhi dopo il quarto, sconvolgente orgasmo, che mi apre le gambe, me le appoggia alle sue spalle e mi trapana col suo cazzo! Lo sento tutto dentro, mi sembra quasi che sbatta sulle pareti dell’utero, mi scopa con una foga incredibile che ci mette un attimo a farmi venire ancora! Poi mi guarda negli occhi, mi dice di girarmi, facendomi mettere alla pecorina e incomincia a chiavarmi così. Le sue palle sbattono sulla mia fica e mi provocano il doppio dell’eccitazione, mi stringe le chiappe ed i suoi colpi sono ora decisi e veloci, ora piano e dolci. Mi piace guardarmi nello specchio mentre mi scopa, fremo quando vengo per la sesta volta e fortunatamente ho un cuscino appoggiato sul viso sul quale posso scaricare l’incontrollabile urlo di piacere prima di cadere esausta in avanti e poco prima di sentire il suo interminabile “vengoooooooo!! ” accompagnato da una lunga e intensa sborrata sulla mia schiena. Ora sono veramente allo stremo, ho giusto il tempo di riprendermi un attimo mentre con della carta igienica mi ripulisce la schiena. Dopo esserci lavati, Lorenzo prepara dei gin tonic, e mentre sto bevendo, lui ricomincia a stuzzicarmi nuovamente! La mia fica è in fiamme, ho i muscoli sono rigidi e se mi toccasse con un dito potrei anche urlare dal dolore. Ci guardiamo, ci accarezziamo e ci baciamo, ma l’incredibile è che neanche 5 minuti dopo, ha di nuovo il cazzo in tiro! Mi fissa negli occhi e poi mi dice:
“Come sta la tua fichetta? ” e io gli rispondo:
“Morta! Distrutta! ” ma lui scivola di nuovo giù, me la lecca ancora e mi allarga nuovamente le gambe! Lo sto quasi per supplicare che non ne la faccio più, ma non riesco nemmeno a finire la frase che lui si ributta a bocca aperta sulla mia fichetta ormai esausta! Ma la troia (della mia fichetta! ), riesce nuovamente a lasciarsi andare. Capisco ben presto che l’intenzione di Lorenzo non è quella di farmi venire ancora nella sua bocca; a lui piace molto scoparmi a 90 gradi e in men che non si dica mi rigira e riprende a pomparmi da dietro alla pecorina. Le mie mani stringono le lenzuola a causa del piacere misto al lieve dolore che sento, lui in tutta risposta appoggia la sua mano destra sulla mia spalla e mi spinge verso di lui. Mi sembra quasi che il suo cazzo sia dentro di me tutto quanto, palle comprese, lo sento ansimare, sento i nostri respiri affannosi, nell’aria c’è un odore forte di sesso, le sue mani mi spingono a lui sempre più intensamente e non avrei mai creduto che l’ennesimo mio orgasmo fosse così violento e intenso!
Nonostante il cuscino che soffoca le mie urla di piacere, sicuramente i vicini di casa staranno sentendo le mie urla! Cado sul letto, veramente spossata e non riesco nemmeno a muovermi. Lorenzo si avvicina a me, mi accarezza dolcemente, mi da piccoli bacini sulla schiena, poi va a ripulirsi in bagno.
Passa circa un quarto d’ora, durante il quale cerco di riprendermi il più possibile, ci rivestiamo e usciamo di casa. Mi accompagna fino a dove ho lasciato la mia macchina, scendendo ci salutiamo, promettendoci che la prossima scopata sarà di gruppo! Uhmm! Ho già l’acquolina in bocca solo ad immaginare la prossima volta! FINE

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