– Se c’è una cosa di mia moglie che non tollero, sono le lunghe ore che passa tutti i giorni al telefono. Elena si occupa della casa, dei figli e dopo aver impiegato parte del suo tempo residuo al telefono, si occupa di quel che resta anche del marito. L’argomento telefono ricorre spesso nelle nostre disquisizioni in quanto Elena si lamenta sempre di non aver tempo da dedicarsi a se stessa, alla cura del suo corpo, alle amiche. Io normalmente mi incazzo e la faccio incazzare, in quanto ho tentato di dirgli centinaia di volte che se non perdesse tutto quel tempo al telefono riuscirebbe ad organizzare meglio la sua vita e ad essere più rilassata e carina con me la sera quando rientro dal lavoro. Si perché, capita spesso che a letto la sera quando la mia mano scivola tra le cosce di Elena per sondare la sua voglia di cazzo, Lei o è stanca o è troppo tardi oppure sta già dormendo. Purtroppo mia moglie è una di quelle donne che quando è orizzontale a letto ………… prende sonno. Per questo motivo scopiamo sul divano, alla pecora, sulla poltrona del mio studio o nei posti meno usuali.
Alla fine di questo mio discorso, mia moglie si incazzò con me minacciandomi di non darmela per un mese. Gli altri due amici seduti allo stesso tavolo cercarono di sedare il principio di litigio tra me ed Elena additandomi per il solito esagerato.
è chiaro che avevo esagerato, ma non troppo. Volevo sondare un argomento con gli amici per verificare se anche gli altri avessero gli stessi problemi. D’altronde eravamo due coppie con figli, tutti avevamo dai trentacinque ai quarant’anni.
Carlo e Chiara stanno assieme da un paio d’anni, entrambi separati, entrambi con un figlio avuto con il precedente coniuge. Entrambi i matrimoni sono finiti a causa del fatto che sia Carlo che Chiara scopavano abitualmente con altri patner e dopo un periodo in cui l’hanno fatta franca, sono stati beccati e liquidati dal rispettivo coniuge; su Chiara circolavano voci di una sua esagerata necessità di cazzo, ma tutti ne parlavano e non ho mai ricevuto conferme da qualcuno che l’ha provata. Ora stanno assieme giurandosi massima fedeltà in tutti i sensi, tanto da farli sembrare un esempio per noi regolarmente sposati. Chiara è una donna molto bella con lunghi capelli rossi ed in carne. Alta circa 170 cm. , per circa 75 Kg di peso, la quarta di tette ed un culo imponente. Premetto che mi piacciono le donne con forme, ma le grasse non mi attirano più di tanto. Chiara però ha un viso splendido e due perle azzurro verde al posto degli occhi. Sono gli occhi particolarmente espressivi e luminosi che mi hanno sempre interessato e mi hanno fatto sognare tutte le porcherie di questo mondo. Chiara è una persona nata per godere, mangiando, divertendosi in compagnia e presumo anche scopando, il tutto come una maiala. Chiara usa sempre profumi femminili molto intensi che si mischiano con l’odore che emana la sua pelle, inebriando l’aria che le stà attorno. Riguardo questo odore, mia moglie asserisce che Chiara si lavi poco, ma io che modestamente di odori e profumi mi intendo, ritengo invece che Chiara si lavi normalmente tutto il corpo ma gli piaccia avere la passera che “profumi” sempre di usato ovvero di vissuto; il profumo serve a confondere un po’ le idee ma è sempre ben conscia che il maschio che ha di fronte sia al corrente dello stato della sua passera. Che sia la reincarnazione di Giuseppina Bonaparte nell’attesa di essere scopata da Napoleone?
Il modo di fare di Chiara che esternamente sembrava casto e puro, celava di fatto una sessualità esplosiva che opportunamente sollecitata avrebbe dato grandi soddisfazioni a qualsiasi maschio.
Riprendendo il discorso sul telefono, Chiara disse ad Elena:
– ma quanto tempo passi di media a parlare al telefono?
– Boh …… 1, 2 ore al giorno, ma dipende da quello che mi trovo a fare, spesso stò al telefono mentre sbrigo le faccende domestiche,
Poi la discussione continuò con il coinvolgimento di tutti i partecipanti a seguito della quale venne elevata sentenza: Elena doveva diminuire il tempo al telefono e dedicarsi maggiormente al marito!
A casa dopo la cena Elena mi portava il muso in quanto non aveva gradito l’argomento della serata, ed a letto al mio tentativo di avvicinamento, mi girò la schiena. Feci finta di nulla e mi misi a dormire.
Il giorno dopo al lavoro, ricevetti una telefonata:
– sono Chiara ….
– ciao Chiara a cosa devo questa telefonata?
– Sono rimasta in panne con la macchina vicino al tuo studio, e volevo chiederti un passaggio fino a casa, se non ti disturba,
– Beh veramente è un po’ presto, sono le 17, 15 e attendo un cliente per le 18, 00, ma …… ok faccio spostare l’appuntamento di un quarto d’ora,
– Meglio mezz’ora – replicò Chiara – sai a quest’ora ……… c’è traffico.
Ma che strano, Chiara che mi chiama, pensai. Ma non indugiai, dissi alla segretaria di spostare l’appuntamento e che ci saremmo rivisti alle 18, 30, scesi, salii in macchina e dopo poco vidi Chiara chi mi aspettava.
– Ciao, scusa se ho approfittato, ma le persone che conosco sono fuori città, compreso Carlo che rientrerà in tarda serata.
– Non preoccuparti, per me è un piacere dare un passaggio agli occhi più belli che abbia mai visto,
– Grazie, ma … a te mi pare non piacciano le donne in carne o sbaglio,
– Tu sei speciale Chiara, il tuo sguardo, il tuo profumo, i tuoi vestiti …. , secondo me sei una donna molto interessante,
Chiara mi fece un sorriso che metteva in risalto i suoi denti bianchissimi e il mio sguardo scese sulla scollatura che metteva in evidenza due grosse tette molto sode.
– Sono arrivata, sali a prendere un drink ?
– Ma veramente ..
– Faccio strada, tu parcheggia e ci vediamo di sopra.
Uno + uno + uno! Vuoi vedere che Chiara aveva architettato tutto con estrema precisione? Carlo fuori città fino a tarda serata, la scusa dell’auto in panne, il drink …… ma che avesse in testa di scopare? Certo non mi sarei tirato indietro ma non me l’aspettavo.
– Sono io Chiara, mi apri?
– Entra, il drink è sul tavolo, serviti – e con lo sguardo mi inquadrò il cazzo – mentre io faccio una telefonata.
Mi stavo eccitando anche perché Chiara nel frattempo era rimasta con una maglietta molto trasparente anche se ancora indossava una gonna lunga fino alle caviglie.
– pronto … ciao Elena, come stai?
Chiara iniziò a fissarmi ed intuii quello che stava per accadere; Chiara si girò verso di me ed iniziò a fissarmi prima negli occhi e poi sotto la cintola lanciandomi un chiaro invito. Poi appoggiandosi con i gomiti alla tavola assunse una chiara posizione alla pecora mettendo in mostra il grosso culo. Mi avvicinai al suo culo e Chiara iniziò a muoverlo lentamente. Avesse avuto la coda avrebbe iniziato a scodinzolare.
– sai Elena pensavo a ieri sera, forse siamo stati troppo severi con te, non te lo meritavi, e poi con tuo marito com’è andata?
A questo punto Chiara attiva il viva voce del telefono in maniera che anch’io possa ascoltare la risposta di mia moglie.
– Bianca che più bianca non si può. Si è avvicinato quando eravamo a letto, ed io mi sono girata a dormire; considerando che mio marito ha bisogno di scaricare praticamente tutti i giorni penso che si sia arrabbiato a sufficienza.
– Scopate tutti i giorni? – chiese Chiara ?
– Praticamente si,
– Ma senti Elena, tuo marito com’è?
– Com’è come? – rispose Elena.
– A letto è un bravo amante?
– Penso di si, sai ha un arnese che ti riempie tutta e lo senti aderente alle pareti; io vengo sempre dopo poche pompate.
Ero molto imbarazzato e nello stesso tempo molto arrapato; l’uccello era diventato subito duro ed enorme pensando alla figa di Chiara. Mentre discorreva con Elena delle nostre prestazioni sessuali, Chiara sempre in posizione alla pecora, si alzò la gonna fin sulle spalle mostrando il suo culone e la figa prive di mutandine. Subito con una mano le accarrezzai le parti in mostra, mi inginocchiai, allargai le chiappe e spuntarono i due fori ben depilati in bella mostra. Notai subito che la figa non era fresca di bidè in quanto emanava l’odore tipico di Elena confuso con il Poison che si era messa addosso.
– Elena, posso chiederti come ti piace farlo di solito?
– Con lui sopra a gambe aperte o strette, normalmente direi, e a te come piace?
– A me piace prenderlo alla pecora – disse Elena.
Era un chiaro invito. Estrassi il mio cazzo lo puntai sulla figa di Elena ed iniziai a pomparla lentamente.
– Alla pecora mi piace essere maltrattata con colpi poderosi e secchi che mi provocano brividi al cervello.
Aumentai il ritmo e la potenza ed Elena riusciva a stento a mantenere un tono di voce lineare, diedi quattro colpi ben assestati andando a sbattere violentemente sulle chiappe ed insieme venimmo. Dopo pochi secondi ricompostasi, Elena riprese la parola:
– Tu e tuo marito li fate i giochini? Sai di quali giochini parlo vero?
– Sono pudica Chiara, mi vergogno.
– Vuoi dire che non gli hai mai chiesto di incularti?
– Veramente a lui piacerebbe, mai io non sono pronta …….
Lo sguardo di Chiara incontrò il mio e capii la sua richiesta. Il mio cazzo che dopo l’eiaculazione aveva perso smalto, si era nuovamente ripreso. Chiara mise entrambe le mani sulle chiappe allargando bene l’ano per farmi entrare più facilmente. Finalmente potevo inculare una donna! Il sogno di ogni uomo era esaudito.
Penetrai con una certa facilità Chiara anche se dalle smorfie capii che stava provando dolore, ma dopo alcuni secondi di adattamento del mio cazzo al suo canale anale lei inizio a muoversi pompandomi di culo. Che differenza! La figa di Chiara era abbastanza larga, ma il suo buco di culo era talmente stretto che vuoi per l’eccitazione, vuoi per lo sfregolamento dopo 7 – 8 pompate le sborrai nell’intestino. Chiara lasciò andare le chiappe ma continuò a pompare per alcuni minuti di seguito, venendo almeno tre volte.
– Sai Elena agli uomini il culo piace anche più della figa, e poi se vieni di culo piacerà sicuramente anche a te perché è un’emozione molto intensa,
– Ma tu lo fai regolarmente?
– Prima davanti e poi dietro; questa è la mia regola.
– A questo punto non mi resta che provare, vero?
– Se permetti Elena, …… metti da parte un po’ il telefono ed allenati con qualche giocattolo, vedrai che ti piacerà; è un investimento, se impari ad usare il buchino, il giochino è fatto.
– Grazie Chiara ti saprò dire.
– Ciao Elena.
Elena si alzò in piedi e con il viso completamente stravolto dagli orgasmi susseguitisi mi chiese:
– Come si scopa con una grassa?
– Grassa non direi …. Comunque sei molto brava …… e troia.
– Ci metteranno alcuni giorni a ripararmi l’auto, e avrò bisogno di un passaggio la sera per alcuni giorni.
– E vaiiiiiiiiiii . FINE