Premetto che i fatti raccontati avvenivano quando non c’era ancora l’AIDS.
Mi chiamo Nella e mio marito Dino, entrambi 32enni, verso la fine di dicembre, ci trovavamo a pernottare a Civitavecchia, in attesa di imbarcarci il giorno dopo per la Sardegna, dove avremmo passato una settimana nella nostra casa in multiproprietà.
Dopo cena, uscimmo dall’albergo e passeggiando guardavamo le vetrine dei negozi, addobbati per il Natale, giunti davanti ad un cinema mio marito volle entrarci.
Era l’ultimo spettacolo, c’era poca gente e per stare più caldi ci sedemmo nell’ultima fila di poltrone.
Si spensero le luci e il film iniziò, non era un gran che, ormai eravamo rassegnati a sorbirci quel film, quando nella poltrona alla mia destra si sedette un uomo sulla quarantina molto distinto.
“Strano” pensai tra me, con tante poltrone libere si viene a sedere proprio qui. !!!
Dopo un po’ sentii il gomito dello sconosciuto che premeva contro il mio, non sapevo cosa fare.
Mio marito, era già da un po’ di tempo, che da essere geloso all’inverosimile, mi faceva discorsi strani, specialmente quando facevamo l’amore, mi diceva:
“ti piacerebbe fare l’amore con due uomini”? ,
“c’e qualcuno che ti piace con cui lo faresti”? ed altre cose.
Io, ovviamente, conoscendo la sua gelosia, pensando che volesse mettermi alla prova, ogni volta gli rispondevo sdegnosa: “ma sei pazzo, cosa dici”. !!!
Ma dentro di me, quelle frasi, cosa inspiegabilmente assurda, avevano un’effetto strano, che mai avrei potuto minimamente immaginare o sospettare, mi stimolavano la fantasia e mi eccitavano.
Ora mi trovavo fra due soluzioni o dire a Dino dell’uomo, rischiando una scenata di gelosia in pubblico o aspettare gli eventi.
Optai, per il momento
sulla seconda, per l’agitazione incomincia a sentire caldo, mi sfilai il giubbotto mettendolo sulle gambe.
Dopo un po’ sentii una mano posarsi sulla gonna, e tirarla verso l’alto, mi girai verso l’uomo che mi sorrise, allora avvicinando la testa a mio marito gli bisbigliai nell’orecchio:
“questo mi sta toccando”!! .
E lui calmo: “lascialo fare, vediamo dove vuole arrivare”!!! .
Stizzita, tra me pensai:
“è così che la pensi, allora ora ti faccio vedere io dove lo faccio arrivare”.
Sollevai il bacino, agevolando l’uomo a sollevarmi la gonna in vita, aprii le gambe e lui incominciò prima a toccarmi le coscie e poi il pube, ma i collant gli impedivano di andare oltre.
Avevo la fica umida, la situazione incominciava ad eccitarmi, lui mi prese la mano e la tirò a sè verso l’inguine, toccai il suo cazzo e lo presi in mano, era già duro e più grosso e più lungo di quello di marito, incominciai a masturbarlo.
Mio marito mi disse:
“torno subito, vado in bagno”.
L’uomo si avvicinò a me e toccandomi il seno mi bisbigliò all’orecchio: “togliti i collant”!!! .
Allora alzando il bacino oltre ai collant mi tolsi anche le mutandine, che misi in borsa.
Appena il tempo di riassettarmi un po’, che finì il primo tempo, si riaccesero le luci, mio marito tornò dal bagno, lo guardai negl’occhi e lui mi sorrise compiaciuto, questo mi tranquilizzò ulteriormente,
poi sollevò il bracciolo che divideva la mia poltrona da quella dell’uomo.
Non appena iniziò il secondo tempo, nuovamente la mano dell’uomo riprese a toccarmi le cosce ed io aprii le gambe più che potevo mentre incominciò a lavorarmi il clitoride, un lavoro da manuale, iniziai a sbrodolare continuamente e un sibilo usciva dalle mie labbra socchiuse, istintivamente sollevavo il bacino ritmicamente.
Mio marito mi sussurò: “ti piace”. ?
Io gli risposi: ” siii, da impazzire “!!!! .
L’uomo mi toccò la mano ed io intuii immediatamente, cosa voleva, subito gli ripresi il cazzo in mano e ripresi a masturbarlo, poi prese la mia testa e me la spinse sul suo cazzo.
Quando le mie labbra, toccarono il suo cazzo, senza pensare ormai a niente, automaticamente, lo presi tutto in bocca fino ai coglioni.
Incominciai a fargli il bocchino, ero completamente partita, avidamente ogni volta che lo uscivo dalla bocca poi lo riprendevo e cercavo di farmelo entrare sempre di più, fino in gola.
Lui intanto con la mano mi stava toccando il buco del culo e piano piano mi aveva messo un dito in culo,
sentii il suo cazzo pulsare ed era tanta la mia libidine che neppure per un attimo pensai di farlo venire fuori della mia bocca, iniziò ad eruttare a più riprese, getti di sperma copiosi direttamente nella mia gola, che io deglutivo ingordamente ad ogni uscita, non sapevo che un uomo potesse eiaculare tanto sperma insieme, forse una tazzina da caffè colma fin’orlo.
Con mio marito mi ero sempre rifiutata di farlo venire nella mia bocca, anche se al confronto di quell’uomo, Dino eiaculava pochissimo.
Ci ricomponemmo e insieme a quell’uomo uscimmo prima del termine del film, mio marito ci presentò, l’uomo si chiamava Mario ed era un rappresentante e come noi era diretto in Sardegna, ci avviammo verso l’albergo e mio marito spiegò che aveva organizzato tutto lui, contattandolo tramite un’annuncio.
Arrivati in albergo Mario, ci propose di passare la notte insieme, ma mio marito, non volle, anche se io intimamente lo volevo.
Lo salutammo e andammo nella nostra camera, qui io e Dino iniziammo a fottere come dei forsennati, rievocando la serata appena passata e mi rimproverò del bocchino con l’ingoio, cosa che a lui non avevo mai permesso.
Dissi:
“da questa sera sono cambiata, grazie a te”!! .
Lui allora disse:
“ci stai a far l’amore in tre. ?
E io risposi:
“si, anche adesso”!!! .
Ma ormai si era fatto molto tardi e rimandammo tutto. FINE