E ‘primavera, il sole è caldo, scotta, sono in camera e dalla finestra aperta, una leggera brezza entra e mi accarezza il corpo seminudo sdraiato sul letto.
L’aria è fresca ed i capezzoli si inturgidiscono svelandosi sotto la canotta celeste di seta che indosso.
Massimo sta entrando ora nella stanza, è appena uscito dalla doccia e il vapore ha lasciato
il suo corpo umido, lucido evidenziandone bene i muscoli abbronzati.
Beve una bibita fredda.
Lo guardo mentre dai piedi del letto scivola sul mio corpo.
Ha voglia di sesso.
Non raggiunge le mie labbra per baciarle, si ferma più in giù, mi sfila le culotte di seta celeste e mi bacia i peli poi tra le cosce, affonda la sua fresca lingua tra il fuoco che divampa in mezzo alle mie gambe, dentro… fuori… dentro, ora utilizza le dita, sono bagnata e anche il mio corpo oramai è pervaso da un’irresistibile voglia di scopare.
Sento la sua mano enorme che affonda nella mia profondità, con impeto sembra vogli aprirmi in due… mi piace… quanto mi piace sentire la sua forza nel mio corpo !
Si avvicina con le labbra ai miei seni, fa scorrere la mano in mezzo, la mia schiena si inarca per il piacere, i miei capelli scendono dietro la schiena e allietano ancor di più questa sensazione di piacere così intensa.
Non vorrei smettesse mai di toccarmi in questo modo.
Succhia il mio capezzolo come un bambino vorace di latte, con la lingua mi lecca tutta, fino al collo e poi la affonda nella mia bocca arida.
Ho sete, bevo un po’ di quella bibita fresca, la sua lingua ritorna nella mia bocca poi, mi faccio più vicina, lo giro con la schiena sul letto, lascio scivolare i miei rossi e lunghi capelli setosi sul suo torace, per un attimo mi metto dritta, indosso ancora la canotta di seta da cui
spuntano i capezzoli duri, le mie tette sono belle ritte sull’attenti, gli piace guardarmi così… mi stringe i fianchi, è bellissimo, forse crede che gli stia per montare a cavallo per finire quel piacere in un orgasmo lussurioso e soddisfacente, invece oggi non mi và, voglio sentire il suo cazzone molle diventare duro nella mia bocca, così bevo ancora un po’ di quella bibita e, prendendolo in mano, cerco di metterne il più possibile in bocca, ma è troppo lungo, lo lecco fino alle palle, poi sulla punta, gli faccio sentire la mia lingua fresca che si scalda con il movimento.
Dentro e fuori, dentro e fuori, la lingua che cerca di avvolgere il suo uccello per trattenerlo con bramosia.
Ormai è bello duro, Massimo freme, sento che mi afferra la testa aiutandomi in quel su e giù paradisiaco.
Sì, gli piace, eccome se gli piace !
Sta per venire, io non vedo l’ora di sentire il calore dello sperma che mi invade la bocca, proprio non vedo l’ora.
Sì… sentire quel ben di Dio inaffiare la mia cavità !
Sì! …
è venuto, non bevo tutto subito, sarebbe troppo, ne schizza un po’ sui miei seni che comincia a leccare con ingordigia stringendomi forte e poi baciandomi, c’è sperma ovunque sui nostri corpi, ma è stato troppo bello dissetarsi insieme!
Ed ora? … un’altra doccia.. ! . insieme! FINE