Stefano giovane studente, aveva appena compiuto 18 anni e viveva con la matrigna Lina che da quando aveva compiuto i dieci anni lo maltrattava e lo puniva per ogni più piccola scorrettezza o ribellione, lo considerava il suo servetto ma mai era arrivata a punirlo con oggetti appositi. Ma quella sera Lina era già nervosa per questioni di lavoro e Stefano tardò a rientrare a casa, quando arrivò erano ormai le due di notte, Lina lo attendeva seduta sulla vecchia poltrona in salotto, indossava un bustino in pelle rosso fuoco ed un tanga mozzafiato ed aveva in mano una frusta anzi uno scudiscio di cuoio nero. Stefano entra in casa i due si guardano e senza neanche parlarsi il giovane si inginocchia e inizia a chiedere “pietà, pietà” la matrigna si alza, ordina al giovane di spogliarsi e assesta un colpo di media potenza sul culo del suo schiavetto, a cui ne seguono altri cinque intervallati dai gemiti sordi di Stefano.
L “schiavo vieni qui e leccami i piedi”
Il ragazzo rispettava e temeva la matrigna e per questo obbedì senza farselo dire due volte.
S “si Padrona”
Dopo un quarto d’ora che è sembrato eterno Lina scansa il giovane e gli impone di sdraiarsi a terra
L “sdraiati stronzetto che mi sento la vescica piena”
S “si Padrona mi riempia la bocca con la sua acqua dorata per me sacra come il nettare degli dei”
L “zitto cane e apri quel cesso”
Stefano inghiotte tutto il piscio e ringrazia la sua padrona.
L “Ei pensi di aver finito rimettiti subito sotto, fammi il bidè alla fica e non provare a staccarti finche non vengo”
S “si Padrona”
Finite le pratiche la Mistress improvvisata da gli ultimi ordini al suo schiavo e si ritira nei suoi appartamenti chiudendo il verme nello sgabuzzino.
L “verme d’ora in poi tu non sarai considerato al di sopra di un animale anzi anche il cane potrà pisciarti in faccia se ne avrà voglia, domani ti presterò alla mia amica nonché Mistress professionista Maya che ti addestrerà e farà di dite uno schiavo obbediente e remissivo.
Il giorno dopo alle 7: 30 si apre la porta dello sgabuzzino Stefano sta ancora dormendo, quando inizia a ricevere decine di calci nello stomaco
L “alzati cane”
S “si Padrona mi perdoni non l’ho sentita entrare”
Lina gli applica il guinzaglio con il collare e completamente nudo lo trascina in macchina seguita dallo sguardo sconvolto del portiere di notte.
Arrivati alla casa di Maya non serve molto per stabilire i ruoli Maya e Lina sono le sue uniche padrone e Alex il compagno di Maya avrebbe potuto usufruire di lui se ne avesse voglia.
Lina se ne va e per Stefano inizia l’addestramento
M “in ginocchio insulso schiavo, e inizia a leccarmi i piedi”
S “si Padrona”
Dopo pochi minuti Maya lo allontana con un calcio ben assestato sui genitali e gli ordina:
M “ora leccami la passera fin che non ti riempio la bocca”
Stefano obbedisce ed intanto il suo pene diventa una verga rovente Maya non ci mette molto ad accorgersene
M “Sei proprio un porco schifoso, il dolore e la sottomissione ti eccitano è, allora beccati questo”
E parte un altro calcio sui coglioni. Maya fa mettere Stefano alla pecorina prende un vibratore enorme e dopo averlo lubrificato lo infila senza pietà nel culo del ragazzo che senza muoversi lancia un urlo disperato.
Maya continua la penetrazione per cinque minuti e quando lo toglie dall’ano del ragazzo esce un ruscello di sangue e merda.
M “sdraiati per terra cane e offri il tuo cazzetto alla tua Padrona”
S “si Padrona la mia verga le appartiene ne tragga tutto il piacere che vuole”
Maya inizia a galoppare la bestia lei dopo dieci minuti viene ma lo schiavo no la Padrona lo vuole umiliare ancora,
M “alzati bastardo e inizia a masturbarti qui davanti a me”
Dopo poco lo schiavo sborra sul pavimento della sala ma sentendosi in imbarazzo non guarda la sua padrona che non esita a impartirgli l’ordine che Stefano attendeva
M “schifoso ora lecca tutta lo sperma e tira a lucido il pavimento”
Lo schiavo pulisce tutto e poi si inginocchia ai piedi della sua padrona in attesa di un nuovo ordine.
M “Ora sono stanca domani alle otto voglio trovare sul tavolo una squisita colazione, ed ora vai a dormire nella cuccia come un bravo cane”.
La mattina dopo lo schiavo si alza alle sette e mezza prepara la colazione e va in camera della sua padrona e con cautela inizia a leccargli i piedi.
Maya si sveglia, mangia e poi dà da mangiare al suo schiavo che non mangiava da 24 ore solo pochi ma energetici biscotti per cani accompagnati da una dose di piscio che lo schiavo ingoia senza fiatare ai piedi della sua Padrona ed ora ricomincia l’addestramento.
Proprio in quel momento arriva Alex che si è appena svegliato va in salotto e vede lo schiavo intento a baciare i piedi a Maya, ma ora è il suo momento:
A “Stronzo vieni qui e inizia a farmi un pompino”
Non passa molto prima che il nuovo Master dia un nuovo ordine:
A “adesso giù alla pecorina che devo allenare il mio MUSCOLO e sarà cosi tutte le mattine”
S “Si Padrone”
Senza neanche lubrificare il cazzo Alex inizia a spingere contro il buco del culo di Stefano ancora vergine che dopo numerosi tentativi si dilata e lascia passare il pene di Alex che stantuffa per un tempo che allo schiavo sembra infinito. Ed alla fine estrae il cazzo dal culo e obbliga la bestia ad inghiottirlo venendo poi nella sua bocca. Poi Alex se ne va legando lo schiavo ad un calorifero. Quando Maya rientra è ora di pranzo cucina un pranzo abbondante, mangia e quando a finito butta gli avanzi nella ciotola del cane arricchendolo con qualche sputo e Stefano inizia a mangiare. Ormai lo schiavo è pronto per la prova la sera stessa ci sarebbe stato un banchetto per pochi prescelti: Lina, Maya, Alex e alcuni amici.
Tutto era pronto e gli ospiti erano arrivati mancava solo Maya che arriverà dopo cinque minuti con al guinzaglio lo schiavo ormai sottomesso e remissivo il primo che si avvicina è Carlo con la moglie Valery.
C “schiavo spompinami….. SUBITO!!! ”
S “subito Padrone”
Stefano si avvicina e inizia a succhiare la grossa verga di Carlo fino a farlo venire nella sua bocca,
C “Ed ora lecca la fica di mia moglie”
Stefano senza farselo dire due volte ingoia lo sperma di Carlo ed inizia a leccare Valery che si bagna in un attimo e Stefano ingoia tutti i suoi umori.
Ma Carlo non è certo stanco, in un attimo il suo muscolo è ancora in tiro e inizia a spingere contro il buco del culo dello schiavo che si dilata non senza fatica permettendo il passaggio di quel siluro che fa riaprire la ferita che aveva procurato Alex la mattina stessa. Dopo Carlo anche Alex inizia a farsi spazio nel culo della bestia e i due padroni vengono contemporaneamente in un becher, quei bicchieri graduati usati nei laboratori chimici. Ma per Stefano la prova non è finita ora mentre i due si siedono comodi a bere una vodka lo schiavo passa nelle mani della sua originaria padrona Lina e delle due amiche Maya e Valery.
Stefano viene legato e frustato dalle tre amiche poi viene ulteriormente umiliato obbligandolo a bere il piscio di tutte e tre le donne infine dopo avere usufruito per più di un ora del grosso pene del ragazzo per il loro piacere. Il cane sborra nel becher e gli viene riversato in bocca tutto lo sperma raccolto che Stefano ingoia senza nessuna resistenza anzi….
S “Grazie padroni il vostro sperma e il miglior cibo che io possa ricevere”
E ora come conclusione del rito vi è il marchio a fuoco di Lina con la scritta “Linàs Slave”.
Lo schiavo viene bendato e Valery inizia a trafiggerlo con aghi bollenti intanto Lina scalda il ferro e gli urletti provocati dalle siringhe vengono interrotti per alcuni secondi da un silenzio irreale seguito da un urlo impressionante ed infine Stefano sviene.
Ora lo schiavo è marchiato e ogni persona che conosca il significato del marchio può usufruire di lui come vuole per sempre.
Gli amici salutano e se ne vanno e lo schiavo torna a casa con Lina a cui sarà per sempre sottomesso.
Il giorno dopo alle 7: 30 lo schiavo si sveglia prepara la colazione e va a svegliare la sua padrona e l’addestramento ricomincia…………….. FINE
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